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Villa Viani
Pontedassio
Albenga - Imperia
oratorio
sussidiario
San Bartolomeo
Parrocchia di Nostra Signora Assunta
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
1624 - 1635(citazione intero bene); 1771 - 1771(ricostruzione intero bene); XIX sec - XIX sec(manutenzione intero bene); 2008 - 2008(restauro intero bene)
Oratorio di San Bartolomeo
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Bartolomeo <Villa Viani, Pontedassio>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1624 - 1635 (citazione intero bene)

Nel "Sacro e vago giardinello" la chiesa è citata come "oratorio campestre" della "Villa de Bernati".

1771  (ricostruzione intero bene)

Ricostruzione su un terreno più prossimo all'abitato.

XIX sec  (manutenzione intero bene)

Nel corso del secolo si devono essere succeduti interventi di manutenzione e restauro.

2008  (restauro intero bene)

La popolazione locale finanzia un restauro dell'edificio. In tale occasione è stata collocata anche la nuova campana, Trebino, benedetta il 24 agosto dello stesso anno.
Descrizione

L’edificio sacro posto sotto il titolo di San Bartolomeo è legato alla parentela dei Barnati. Si tratta di una cappella situata nel borgo detto appunto dei Barnati, presso un nodo della viabilità che collega abitato e percorsi verso le campagne. Il lato a monte è addossato alle case di abitazione, la facciata e il lato del campanile si aprono su uno slargo. Esisteva già nel Seicento, in un sito imprecisato ma sicuramente più distante dall’abitato. Viene ricostruito nella sede attuale tra 1771 e 1772 per volere di Bianca Maria Barnato fu Giacomo. Rinnovato nel corso del XIX secolo, è stato restaurato nel 2008. La caratteristica saliente dell'esterno è la muratura completamente a vista, con il campanile che si protende all'esterno del perimetro della costruzione all'angolo destro rispetto alla facciata. L'aula, stretta e lunga, intonacata e colorata, con sedili in pietra lungo le pareti, è illuminata da quattro finestre quadrilobate e dall'oculo nel prospetto anteriore. L'aula è ritmata da paraste che culminano in lineari capitelli e delimitano tre spazi nella volta.
Pianta
L'aula ha pianta interna rettangolare, l'abside - orientato – è semicircolare; la copertura è a botte lunettata.
Elementi decorativi
Conserva un’acquastantiera in pietra entro il vano della finestra di devozione di destra. Il dipinto all’altare risale al 1848 ed è stato dipinto da un pittore di Porto Maurizio che Luciano Livio Calzamiglia individua in Tommaso Oreggia (1813-1848). Nel 2018 è stata acquistata la statua in cartapesta del santo, opera di Marco Epiocochi da Lecce. Nella chiesa si conserva anche una statua ligna rappresentante San Bernardo, proveniente dalla borgata Poggio.
Facciata
La facciata in pietra a vista è priva di decorazioni e ha quattro aperture: il semplicissimo portale, le due finestre devozionali ai lati dell'ingresso e un oculo in posizione centrale. Il prospetto è chiuso sul lato destro, verso la piazza, dal rustico campanile, in posizione lievemente avanzata.
Campanile
Il campanile ha pianta quadrata e sorge all'angolo destro rispetto alla facciata, appena sopravanzato rispetto sia alla linea della facciata che al lato lungo della chiesa verso la piazza. Due aperture della cella campanaria si presentano tamponate, l'unica decorazione è una semplice cornice alla base della cella. Anche la muratura del campanile non è intonacata.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa è stata ripavimentata con piastrelle in graniglia scure.
Coperture
Il manto del tetto a capanna è in lastre di ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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