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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Onzo
Albenga - Imperia
chiesa
parrocchiale
San Martino
Parrocchia di San Martino
Pianta; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; Campanile; Coperture
altare - intervento strutturale (1977)
1616 - 1619(edificazione intero bene); sec XVIII - sec XIX(aggiornamento intero bene); 1974 - 1974(consolidamento fondazioni); 1976 - 1977(restauro intero bene); 1978 - 1978(restauro intero bene); 1979 - 1979(rifacimento copertura); 1980 - 1980(riparazione campane); 1982 - 1982(restauro facciata); 1988 - 1992(restauro torre campanaria); 1998 - 1998(installazione impianto antifurto); 2004 - 2004(realizzazione sagrato); 2018 - 2018(restauro intero bene)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <Onzo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1616 - 1619 (edificazione intero bene)

Il 25 aprile 1616 fu posta la prima pietra da parte del reverendo Pier Francesco Richa sul sedime della precedente ed ebbero inizio i lavori terminati nel 1619. La prima messa fu celebrata nella festività di San Giovanni Battista nel 1618. Nel 1619 fu ultimata la chiesa a tre navate separate da colonne bianche, con S. Martino raffigurato in volta come si riporta nel Sacro e Vago Giardinello: “datavi l'ultima mano, in una nave e due ali, sopra materiali, e bianche colonne, in volta, di moderna, e nobil architettura, al dorico, e corinthio, in mediocre vaso; con figura del santo Titolare in mezzo la volta ch'invita li fedeli alla vera Patria del Cielo... e poco discoste sono le Case Canonicali, havend'il Choro a levante, e facciata a ponente, sopra cui è dipinta l'immagine del Santo Titolare”

sec XVIII - sec XIX (aggiornamento intero bene)

Edificio aggiornato tra Settecento e Ottocento.

1974  (consolidamento fondazioni)

Consolidamento delle fondazioni con sottomurazione in calcestruzzo; creazione di canale perimetrale per drenaggio e raccolta acque piovane onde eliminare infiltrazioni di acqua nelle fondazioni; apertura di finestrelle nel sottochiesa per creare circolazione d’aria nelle colombaie cimiteriali di un tempo al fine di eliminare il fenomeno di trasudazione e di umidità all’interno della chiesa; creazione di solaio di copertura del canale perimetrale; lavori connessi di ripristino delle scalinate di accesso alla chiesa.

1976 - 1977 (restauro intero bene)

Lavori di restauro consistenti in: revisione parziale del tetto per eliminare infiltrazioni di acqua, rifacimento parziale di intonaco interno nei settori danneggiati dall’umidità, riparazione degli stucchi e cornici degli altari laterali, rifacimento dell’impianto di illuminazione sottotraccia, zoccolatura per tutto il perimetro interno in pietra nera di Garessio; demolizione di infrastrutture contrastanti con lo stile originale della chiesa addossate agli altari laterali e alle pareti di fondo; rimozione e collocazione del fonte battesimale in luogo idoneo rispondente alle nuove prescrizioni liturgiche; chiusura di passaggio, sulla parete tra la navata laterale e la navata centrale che era stato ricavato sul muro perimetrale del campanile al fine di consolidare la statica dello stesso; riparazione del ciclo pittorico ottocentesco che adornava il presbiterio e la volta centrale; rasatura degli intonaci nuovo e decorazione delle navate laterali. Una lastra in marmo di Carrara posta all

1978  (restauro intero bene)

Riparazione della pavimentazione interna in marmo con successiva levigatura e lucidatura, restauro dell’affresco di facciata raffigurante il Santo titolare della Chiesa.

1979  (rifacimento copertura)

Rifacimento della copertura mediante sostituzione parziale della grande e piccola orditura, rifacimento del manto in tegole olandesi e abbadini in ardesia.

1980  (riparazione campane)

A seguito del danneggiamento dovuto ad una scarica elettrica atmosferica è stato riparato l’impianto delle campane.

1982  (restauro facciata)

Restauro conservativo della facciata mediante: restauro del cornicione e delle lesene, ripresa degli intonaci, tinteggiatura e restauro del voltino soprastante il portale, ampliamento della finestra centrale di facciata per riportarla alle dimensioni originarie, sostituzione della copertura in ardesia del pronao aggettante sul portone di ingresso.

1988 - 1992 (restauro torre campanaria)

Riparazione della torre campanaria mediante: riparazione della copertura della cuspide in squame di ardesia, sostituzione delle gronde di copertura del cornicione di coronamento, riparazione delle cornici, ripresa dell’intonaco e tinteggiatura

1998  (installazione impianto antifurto)

Installazione di impianto antifurto a capacità positiva, a memoria di evento, antimanomissione, auto protetto, a riserva di energia, visivo e sonoro con cavi schermati.

2004  (realizzazione sagrato)

Realizzazione del sagrato in acciottolato.

2018  (restauro intero bene)

Con autorizzazione 27071 del 05/12/2018 della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona è stato autorizzato il progetto di restauro della facciata e della copertura a firma dell’arch. M. Arnaldi riguardo ai seguenti lavori: restauro dei cornicioni, delle paraste, delle volute e delle parti dello sfondato del timpano e delle campiture del primo e del secondo livello mediante la ricostruzione delle parti rotte o mancanti; per le parti decorate a stucco presenti nelle paraste e nelle volute si dovranno prima rimuovere le eventuali croste di cemento e quindi intervenire con un consolidamento preventivo, saranno rimosse le pellicole decoese e distaccate dell’attuale colore a base di quarzo mediante rimozione meccanica utilizzando (bisturi e spatole) o con l’ausilio di una idro pulitrice a pressione controllata; ciclo di pittura ai silicati di potassio mediante la stesura di una mano di fissativo s
Descrizione

La chiesa parrocchiale di S. Martino ha impianto basilicale a tre navate con abside semicircolare. Le navate sono separate da pilastri uniti da archi a tutto sesto. Lesene doriche ornano la navata maggiore, le navate laterali ed il presbiterio, unito alla navata maggiore da un cornicione. Le volte sono a cupola sul presbiterio, a semicatino costolonato sull’abside, a botte sulla navata centrale e a crociera su quelle laterali. Affreschi decorano gli spazi centrali, eseguiti probabilmente ad inizio Novecento. L’elegante facciata è decorata ai lati da due lesene composite di ordine gigante, arricchite nel fusto da motivi a cartouche in stucco, terminanti nel cornicione mistilineo di coronamento. Al di sopra sono posti cinque pinnacoli ad anfora. Il portale in legno intagliato è protetto da un protiro, al cui interno è raffigurato S. Martino che taglia il suo mantello per il povero. Al di sopra si apre un’ampia finestra mistilinea, coronata da fregi a volute vegetomorfe, fiori e due cherubini e sorretta da una mensola modanata unita al protiro da un bassorilievo che finge uno stendardo, arricchito da un motivo a volute e cartouche. Il campanile è a pianta quadrata, decorato da costolonature sugli spigoli e diviso in sezioni dalle cornici marcapiano. Un alto tamburo a pianta circolare arricchito da aperture quadrilobate è posto a sostegno della bassa cupolina di coronamento.
Pianta
La Chiesa ha pianta rettangolare formata da una navata centrale coperta da un’unica volta a botte in muratura con costoloni legati da catene metalliche, appoggiata a pilastri quadrati che sorreggono una serie di archi; ai lati le due più strette navate laterali fanno da controspinta a quella centrale. Le navatelle sono coperte da una serie di volte a crociera che scaricano sui pilastri e su lesene distribuite lungo il muro perimetrale che incorniciano una serie di altari distribuiti lungo il perimetro della chiesa; nella parte mediana rivolta verso la facciata e il lato sud verso valle si trova la torre campanaria appoggiata su due ampi setti murari ben riconoscibili all’interno dell’aula. La parte presbiteriale è formata da un unico abside semicircolare rivolto secondo la traduzione ad oriente e da due altari laterali posti al termine delle navate. Il presbiterio risulta sopraelevato rispetto all’aula di tre gradini e delimitato da una balaustra in marmo. Caratterizza l’abside un pregevole coro ligneo con scanni intarsiati.
Elementi decorativi
La volta centrale è riquadrata da cornici piuttosto ricche che evidenziano tre ampi medaglioni raffiguranti storie sacre dedicate al Santo di autori sconosciuto. Dal punto di vista plastico scultoreo la chiesa è caratterizzata da alcuni altari in muratura rifiniti in stucco inoltre sono presenti varie cornici aggettanti poste alla base degli archi e della volta a botte centrale. Gli elementi scultorei più significativi sono comunque le ricche cornici barocche che riquadrano le nicchie e le tele poste sopra gli altari. Ad eccezione dell’altare maggiore realizzato in marmo, tutti gli elementi decorativi sono realizzati in materia con calce e gesso.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelloni in marmo bianco di Carrara e bardiglio a scacchiera; in alcuni punti il disegno risulta essere interrotto da alcuni piastrelloni bianchi che probabilmente sono andati a sostituire gli elementi scuri danneggiati.
Facciata
L’esterno rivela forme più semplici rispetto alla ricchezza della parte interna, l’unico elemento di pregio risulta essere la facciata principale rivolta verso occidente. Il portone d’ingresso, a cui si accede percorrendo cinque gradini, si trova in posizione centrale e risulta essere sovrastato da un protiro sorretto da due mensole con una lunetta raffigurante la scena di San Martino a cavallo che taglia il mantello per donarlo ad un povero, in asse si trova una bucatura mistilinea che illumina la navata centrale. La facciata presenta forme decorative abbastanza essenziali due lesene laterali decorate con parti a rilievo riquadrano il fronte e si concludono con due capitelli decorati da cui si diparte una cornice aggettante curvilinea che vuole riprendere un arco trilobato. Il timpano risulta ornato da cinque pinnacoli che danno maggiore slancio al fronte principale. Tutti gli altri prospetti sono privi di elementi decorativi e si presentano con un semplice intonaco decorato di color ocra con alla base una zoccolatura grigia di intonaco strollato a base cementizia risalente ai lavori eseguiti dal “Genio Cicile” nel primo dopoguerra.
Campanile
L’alto campanile posto a filo del prospetto sud presenta tre ordini sovrapposti: il primo delimitato orizzontalmente da due cornici aggettanti presenta delle paraste d’angolo che incorniciano finestre cieche. Nel fronte ovest parallelo alla facciata è presente l’ampio quadrante di un orologio. Il secondo è formato dalla torre campanaria e presenta quattro bucature con altrettante campane. Infine il terzo ordine presenta una lanterna di forma circolare con due bucature quadrilobate, sormontato da una cupola semicircolare ricoperta da scandole in ardesia con un pinnacolo che sorregge la croce con la bandierina segnavento.
Coperture
Il tetto è formato da due falde principali che coprono sia la navata che il presbiterio e da altre falde minori poste a protezione dei volumi più bassi: gli spicchi del catino absidale e le falde sulla sacrestia e sugli altari che fuoriescono dal perimetro. Il manto di copertura è in tegole olandesi posate attorno agli anni sessanta, le gronde in ardesia che delimitano il perimetro della copertura scaricano le acque meteoriche su canali e discese in lamiera zincata.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1977)
L’adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II è stato effettuato mediante il distacco della mensa dall’altare, mantenendola nelle forme e nei materiali originali. La mensa è in marmo bianco intarsiato con marmi policromi, così come l’altare contenente il tabernacolo. Per tali opere non è stato rinvenuto documento di autorizzazione.
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