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restauro
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Borgo d'Oneglia
Imperia
Albenga - Imperia
chiesa
parrocchiale
San Michele
Parrocchia di San Michele
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
1663 - 1663(citazione intero bene); 1727 - 1727(ricostruzione intero bene); 1922 - 1922(rifacimento copertura); 1925 - 1925(restauro stucchi); 1928 - 1928(rifacimento pavimento); 1930 - 1930(costruzione corpo aggiunto); 1993 - 1993(restauro campanile); 2003 - 2005(restauro intero bene); 2008 - 2008(restauro intero bene); 2016 - 2016(restauro medaglione)
Chiesa di San Michele
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele <Borgo d'Oneglia, Imperia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1663  (citazione intero bene)

Nei registri dell'archivio storico della parrocchia, le registrazioni dei matrimoni cominciano dal 1663, quelle dei defunti dal 1675, mentre sono stati conservati gli elenchi dei battesimi solo dal 1731.

1727  (ricostruzione intero bene)

La data “1727” scolpita nel pavimento dell'atrio sembra celebrare la ricostruzione della chiesa in stile barocco, su progetto attribuito a Giacomo Filippo Marvaldi, ad esempio per le analogie con la parrocchiale di Aurigo.

1922  (rifacimento copertura)

Nel registro della fabbriceria è annotato un rifacimento del tetto.

1925  (restauro stucchi)

Vengono restaurati e rinnovati gli stucchi dell’apparato decorativo, da parte degli stuccatori F. Ventimiglia e R. Agnese.

1928  (rifacimento pavimento)

Sul “libro dei conti” figurano le spese per il rifacimento del pavimento della chiesa.

1930  (costruzione corpo aggiunto)

Viene costruito in aderenza alla chiesa un nuovo corpo di fabbrica, contente un'aula rettangolare che viene utilizzata prima come magazzino e poi come sala parrocchiale; la sala verrà ristrutturata nel 2007.

1993  (restauro campanile)

Si compie un urgente restauro conservativo del campanile, colpito da un fulmine.

2003 - 2005 (restauro intero bene)

La chiesa subisce il restauro del tetto e delle facciate laterali, con rifacimento delle coperture, posa in opera del manto di tegole marsigliesi e di abbaini di ardesia sopra il tetto absidale (aut. Sopr. 23.02.2003).

2008  (restauro intero bene)

Proseguono lavori di restauro conservativo: vengono portati a termine il rifacimento della scalinata esterna, la tinteggiatura dei prospetti, la posa di un nuovo pavimento in ardesia, il restauro di alcuni dipinti e degli stucchi e la pavimentazione in scalini di ardesia della scalinata (aut. Sopr. 26.11.2008).

2016  (restauro medaglione)

Viene restaurato (aut. Sopr. 22.06.2016) il medaglione in stucco sulla facciata (prima metà XVIII secolo).
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo sorge a monte delle case di Borgo Piccolo, uno dei due nuclei che forma la frazione di Borgo d'Oneglia nel Comune di Imperia. La chiesa rappresenta un significativo esempio di edificio barocco. Nel corso dei primi anni del Settecento, infatti, l'edificio viene ricostruito probabilmente su progetto di Giacomo Filippo Marvaldi. La struttura di base del massiccio campanile, invece, è ancora quella medievale, come dimostrano i conci lasciati a vista. Il risultato del rifacimento è una chiesa ad aula unica, con un grande presbiterio, un’abside semicircolare e quattro cappelle laterali. Si raggiunge la chiesa da un'ampia scalinata composta da dodici gradini, delimitata dalla canonica e dal terrapieno che sostiene il piccolo sagrato; il dislivello sottolinea ulteriormente il forte sviluppo verticale della facciata. Dal sagrato, a sinistra, un'ulteriore scalinata conduce al passaggio che corre lungo il fianco sinistro dell'edificio, e porta alla base del campanile.
Pianta
La pianta è composta un’unica aula rettangolare, con presbiterio profondo e abside semicircolare; possiede quattro cappelle laterali, due per lato, simmetriche tra loro, raccordate all'atrio e al presbiterio da linee curvilinee. Sul fianco destro è addossato un locale rettangolare, nato come magazzino.
Elementi decorativi
L’interno è articolato da paraste binate, che ripartiscono il ricco apparato decorativo policromo e sostengono l’ampio cornicione, risvoltato nel presbiterio. Un intervento tardo ottocentesco di gusto ecclettico ha comportato la copertura di tutto l'interno con decorazioni pittoriche, che si sono sovrapposte al già abbondante apparato barocco. La tendenza al preziosismo è esemplificata dal massiccio uso delle dorature nei capitelli delle paraste. La chiesa ospita quattro altari laterali dedicati a San Antonio da Padova, alle Madonna del Rosario, alle Anime e alla Visitazione; conservano tre pale, aventi a soggetto la Visitazione (XVIII sec.), la Pietà (XVII sec.) e la Natività (XVII sec.). L'altare maggiore spicca per il massiccio doppio tabernacolo a tempietto. La chiesa espone un polittico, datato 1551, rappresentante la Madonna con Bambino, San Pietro, San Giovanni, l’Annunciazione e la Pietà, attribuito ad Agostino da Casanova, pittore attivo nel Ponente Ligure nel XVI secolo. La tela visibile a destra dell'altare maggiore, “Gesù che consegna le chiavi del Paradiso a San Pietro”, è stata donata nel 1989. La parrocchiale conserva anche due crocifissi lignei del sec. XV, restaurati nel 2013 e nel 2003. Alle pareti si notano 13 quadretti settecenteschi che raffigurano la Via Crucis, avvicinati alla scuola di Francesco Carrega. La statua di San Michele è, invece, ottocentesca ed è stata restaurata nel 2003.
Facciata
La facciata è ripartita nel senso dell’altezza in tre zone di diverso peso architettonico, per favorire gli effetti prospettici; i tre settori sono separati da due cornicioni risvoltati sui lati. La prima zona dal basso si compone di un ordine gigante di paraste con capitelli barocchi in stucco, notevolmente sviluppati, e di un fregio decorativo in rilievo. Nella specchiatura sopra il portale d’ingresso è ricavata una nicchia, in cui alloggia la statua del santo protettore. La seconda zona presenta un’analoga ripartizione, con altrettante paraste disposte sul prolungamento di quelle sottostanti, ma semplificate e di dimensioni più contenute, per proseguire il disegno geometrico della facciata. Nella specchiatura centrale si apre una grande finestra di forma ellittica con i bordi slabbrati. La parte più alta si profila come elemento di chiusura, di dimensioni proporzionalmente ancora più contenute, composta da un frontone con coronamento curvilineo ondulato e da due ali laterali di raccordo.
Campanile
Il campanile è l'unico elemento che presenta ancora elementi della fase tardo medievale, come denotano i grandi blocchi di pietra squadrati del basamento. E’ collocato sul lato sud della chiesa ed è a pianta quadrata; si compone di due corpi, distinti da due cornicioni sorretti da archetti pensili. Il primo volume, il più esteso in altezza, risulta molto compatto. Il secondo, che accoglie la cella campanaria, reca quattro bucature, una per lato, con profilatura concava, in corrispondenza con il bordo esterno, e arco a tutto sesto. Si conclude anch’esso con un coronamento ad archetti pensili. La cuspide è piramidale, a base ottagonale.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre di ardesia, lateralmente con tozzetti di marmo bianco.
Coperture
Il manto di copertura è in tegole marsigliesi e abbadini in ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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