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Imperia
Albenga - Imperia
oratorio
sussidiario
Nostra Signora di Loreto
Parrocchia di San Giovanni Battista
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
XV sec - XV sec(costruzione intero bene); 1556 - 1587(utilizzo intero bene); XVIII sec - XVIII sec(trasformazione campanile); 1802 - 1802(utilizzo intero bene); 1887 - 1887(danneggiamento intero bene); XX sec - XX sec(trasformazione copertura); 1992 - 1994(restauro campanile); 2011 - 2011(restauro intero bene)
Oratorio di Nostra Signora di Loreto
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di Nostra Signora di Loreto <Imperia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XV sec  (costruzione intero bene)

La chiesa fu eretta come oratorio della confraternita dell' Annunziata nella seconda metà del quattrocento, con il ruolo di corporazione dei marinai in età doriana.

1556 - 1587 (utilizzo intero bene)

Nella cappella risiedono i Frati Cappuccini, in attesa dell'ultimazione del loro convento di S.Pantaleo a Castelvecchio.

XVIII sec  (trasformazione campanile)

Nel tardo '700 la cuspide viene trasformata nella rotonda cupola a “bulbo", coperta con elementi di ardesia, visibile attualmente.

1802  (utilizzo intero bene)

La cappella diventa sede della confraternita di S.Martino che ebbe nel 1829 in dono dal cardinale Giorgio Doria Pamphili reliquie di S. Felice, conservate sotto uno degli altari della Chiesa.

1887  (danneggiamento intero bene)

Il terremoto danneggia l'edificio; in occasione delle riparazioni dei danni viene aggiunto il pronao, secondo il progetto dell'Ing. Domenico Oneglio.

XX sec  (trasformazione copertura)

Negli anni Sessanta del '900 l’unica falda del tetto viene trasformata in due spioventi non simmetrici.

1992 - 1994 (restauro campanile)

L’impresa Papone Bartolomeo, di San Lorenzo al Mare, restaura il campanile.

2011  (restauro intero bene)

Un progetto di restauro comporta un risanamento esterno dell’edificio ed ulteriori interventi di completamento del restauro interno alla chiesa. All'interno viene posato un nuovo pavimento in lastre di marmo bianco Carrara e bardiglio poste a scacchiera.
Descrizione

La cappella dedicata a Nostra Signora di Loreto sorge sul margine orientale di Oneglia, nella spianata di Borgo Peri, in prossimità del tracciato storico della linea ferroviaria Genova – Ventimiglia, nel territorio comunale di Imperia. L’edificio è composto da un’aula rettangolare voltata a botte, da un’abside semicircolare e di un pronao in facciata. il campanile, collocato a nord-est è inglobato tra l’abside e il fabbricato adiacente ad est. La canonica è affiancata sul prospetto nord. Internamente lo spazio è articolato da tre profonde cappelle voltate a botte sul lato sinistro, mentre il lato destro ha un analogo schema di aperture cieche, utile a scandire lo spazio. In passato probabilmente sul lato sinistro vi era una navata minore, schema tipico delle chiese costruite tra Quattrocento e Cinquecento, trasformata poi in cappelle. Le finestre trilobate della facciata laterale a Sud permettono l’ingresso della luce, in corrispondenza di apposite lunette nella volta all’interno.
Pianta
La pianta dell’edificio è composta da un’aula rettangolare voltata a botte e da un’abside semicircolare con semicupola.
Elementi decorativi
All'esterno, prevalgono i caratteri barocchi, riconoscibili nelle finestre trilobate della facciata laterale a Sud e, particolarmente, nel campanile: l'armonica composizione dei volumi, nel rapporto tra la cella campanaria e la guglia, e la raffinata articolazione degli stucchi e delle cromie, ai fini decorativi, ne fanno un elemento di notevole pregio architettonico, conferendogli anche un ruolo di caratterizzazione del sito di Borgo Peri. All'interno si possono vedere alcune opere di particolare valore, quali un crocifisso ligneo della scuola genovese del '700, il gruppo in legno della barca di S. Pietro (opera dello scultore onegliese Perasso) e un bassorilievo in marmo che raffigura la Beata Vergine col bambino, ritrovato – secondo la tradizione locale – da un gruppo di pescatori.
Facciata
La facciata presenta un timpano triangolare in alto, una finestra circolare nella parte centrale e il pronao rientrante, a filo di facciata, delimitato al piano terra, con tre aperture con archi a sesto acuto sul prospetto principale e una per ogni parte laterale.
Campanile
Il campanile, a pianta quadrata, emerge di circa sei metri oltre i tetti di copertura della chiesa e dei fabbricati limitrofi: si tratta di un corpo di fabbrica di forma parallelepipeda, con le cantonate dipinte a finto bugnato e quattro finestre ad arco, una per lato. Reca all'interno la cella campanaria ed è rifinito da un cornicione di coronamento sagomato e da altri elementi decorativi in stucco. Nella parte superiore, un corpo cilindrico di raccordo sorregge la cuspide sommitale a cipolla, affusolata, rivestita di squame di ardesia.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre di marmo bianco Carrara e bardiglio poste a scacchiera.
Coperture
La copertura è formata da un tetto a capanna per la parte inerente all’aula; tre falde più basse ricoprono parte del presbiterio, e sopra il catino absidale si trova una copertura semicircolare a spicchi. Il manto di copertura è realizzato in tegole marsigliesi e si conclude con delle gronde in ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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