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Castelvecchio Santa Maria Maggiore
Imperia
Albenga - Imperia
cappella
sussidiaria
San Sebastiano
Parrocchia di Santa Maria Maggiore
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
XVI sec - XVI sec(costruzione intero bene); XVII sec - XVII sec(citazione intero bene); 1729 - 1729(ricostruzione intero bene); 1799 - 1799(riparazione altare)
Cappella di San Sebastiano
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Sebastiano <Castelvecchio Santa Maria Maggiore, Imperia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XVI sec  (costruzione intero bene)

L'oratorio esiste almeno dalla metà del '500. Il documento più antico per ora pubblicato che la cita risale al 1577.

XVII sec  (citazione intero bene)

La chiesa è nominata nel "Sacro e Vago Giardinello" e nelle visite pastorali del 1613, 1652 e 1670.

1729  (ricostruzione intero bene)

E' documentata una ricostruzione dell’edificio, con successiva riconsacrazione.

1799  (riparazione altare)

Un mastro stuccatore è all'opera per riparare l'altare.
Descrizione

La cappella dedicata a San Sebastiano è situata nel territorio comunale di Imperia, ed è sottoposto alla parrocchia di Santa Maria Maggiore di Castelvecchio. La chiesa sorge in località Molini, sulla sponda sinistra del torrente Impero, a circa 20 metri di quota; è inserita in un nucleo di case storiche, oggi circondato dalla viabilità contemporanea e scavalcato dai viadotti dell'Autostrada dei Fiori. L'edificio è composto da un solo corpo di fabbrica, che contiene aula unica e presbiterio, con abside semicircolare orientata a sud ovest. I prospetti esterni si presentano intonacati e tinteggiati; il fianco sinistro è a contatto con la casa vicina, un ex mulino costruito a metà dell'800. All'interno non vi è divisione tra auletta e presbiterio, e l'altare è isolato con il semplice rialzo di un gradino.
Pianta
L’edificio è composto da un'auletta a pianta ellittica, che si prolunga in un'abside semicircolare. La copertura è a vela, e a semicupola sull'abisde.
Elementi decorativi
Le pareti sono scandite da lesene doriche, a sostegno della trabeazione modanata che unifica gli spazi. L’altare è in stucco, con due gradini portacandelieri; sul paliotto un bassorilievo reca il monogramma bernardiniano inserito in una ghirlanda. Al di sopra, sulla parete absidale, una cornice in stucco mistilinea accoglie la pala d’altare. Il dipinto, che raffigura l'Immacolata che appare ai Santi Fabiano e Sebastiano, è stato eseguito da Tommaso Carrega nel 1798.
Facciata
La facciata è sviluppata su un profilo mistilineo, con la parte centrale avanzata rispetto al corpo e unita ad esso attraverso le due ali concave. È decorata da due lesene doriche. terminanti in un cornicione dentellato e modanato.
Campanile
In linea e in asse con la faccciata si eleva un campaniletto a vela pensile, decorato ai lati da due volute.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è "alla genovese", in ardesia e tozzetti in marmo.
Coperture
Il tetto ha la copertura in tegole marsigliesi e abbadini in ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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