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beni culturali della Chiesa cattolica
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Civezza
Albenga - Imperia
oratorio
sussidiario
San Rocco
Parrocchia di San Marco
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
XVI sec - XVII sec(citazione intero bene); 1790 - 1790(demolizione intero bene); 1832 - 1832(ricostruzione intero bene); 1860 - 1860(costruzione campanile); 1916 - 1916(sistemazione altare); 1936 - 1953(riutilizzo intero bene); 1961 - 1962(ristrutturazione intero bene)
Oratorio di San Rocco
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Rocco <Civezza>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XVI sec - XVII sec (citazione intero bene)

La chiesa è già esistente nel '500; è citata nella visita pastorale Mascardi (1585 - 1586). Viene aggiornata ai dettami tridentini nella prima metà del Seicento.

1790  (demolizione intero bene)

La chiesa in disuso viene demolita; le pietre vengono riutilizzate per innalzare il nuovo campanile delle parrocchiale.

1832  (ricostruzione intero bene)

La popolazione promuove la ricostruzione dell'edificio, come ex voto nel periodo della diffusione del colera.

1860  (costruzione campanile)

Don Giuseppe Ricca promuove la costruzione del campanile a vela.

1916  (sistemazione altare)

Viene trasportato nella cappella l’altare neogotico, acquistato dalle suore della Madre di Dio di Porto Maurizio per la chiesa parrocchiale.

1936 - 1953 (riutilizzo intero bene)

L'edificio viene utilizzato come asilo infantile.

1961 - 1962 (ristrutturazione intero bene)

Una nuova ristrutturazione lo restituisce al culto; viene aggiunta la sacrestia.
Descrizione

La cappella dedicata a San Rocco sorge nel territorio comunale di Civezza (IM), su un crinale collinare che fronteggia l'abitato principale a nord-est. Frutto di più ricostruzioni e cambiamenti di uso, la chiesa sorgeva isolata tra gli uliveti; oggi il territorio circostante si presenta sottoposto a una marcata urbanizzazione. La chiesa è fronteggiata da un spiazzo al bordo di via Imperia e conserva il sagrato acciottolato. L'edificio, con i prospetti intonacati e la facciata decorata, spicca per lo sviluppo in altezza rispetto alla limitata estensione della pianta: l'ingresso tramite la salita di quattro gradini accentua questa percezione. L'interno ad aula unica, illuminato dalle sole aperture della facciata, con il presbiterio appena sopraelevato, è contraddistinto da una lineare sobrietà e dalla semplicità dell'apparato decorativo.
Pianta
La chiesa è a pianta centrale con abside semicircolare; la copertura è a cupola.
Elementi decorativi
Le pareti della chiesa, di gusto settecentesco, sono scandite da lesene doriche, sulle quali corre un cornicione modanato. L'altare neogotico proviene dalla Suore della Madre di Dio di Porto Maurizio, da dove era stato trasferito nella parrocchiale di Civezza. Una nicchia ricavata nella parete absidale sopra l'altare ospita una statua lignea ottocentesca del santo titolare.
Facciata
La facciata presenta un doppio ordine di costolonature, separate da una cornice modanata, che terminano in pinnacoli quadrati oltre il cornicione mistilineo di coronamento. Una finestra quadrilobata si apre nella parte superiore. Il portone d’ingresso ad arco è preceduto da una breve scalinata con balaustra, mentre ai lati si aprono le finestre quadrate dette di “devozione”.
Campanile
Un piccolo campaniletto a vela è posto sulla sommità della facciata.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento della chiesa è in piastrelle.
Coperture
La chiesa ha un tetto a capanna con il manto delle falde in tegole marsigliesi e abbadini in ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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