chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Vecersio Castelvecchio di Rocca Barbena Albenga - Imperia santuario sussidiario Sant'Antonio da Padova Parrocchia di Nostra Signora della Neve Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture nessuno 1648 - 1737(costruzione intero bene); 1737 - 1737(citazione intero bene); 1978 - 1978(restauro intero bene); 2005 - 2005(restauro intero bene)
Santuario di Sant'Antonio da Padova
Tipologia e qualificazione
santuario sussidiario
Denominazione
Santuario di Sant'Antonio da Padova <Vecersio, Castelvecchio di Rocca Barbena>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1648 - 1737 (costruzione intero bene)
Probabile datazione della Cappella
1737 (citazione intero bene)
La prima citazione risale ad una missiva di un tal Pietro Franco Moreno nella quale viene nominata la Cappella di sant’Antonio di Vecersio
1978 (restauro intero bene)
Sostituzione della piccola e grossa orditura in legno e del manto di copertura del tetto del Santuario, rifacimento parziale dell’intonaco dell’edificio, rifacimento dell’intonaco del campanile
2005 (restauro intero bene)
Restauro generale dell'intero bene
Descrizione
La Cappella di Sant’Antonio è sita in posizione periferica rispetto all’abitato della Frazione di Vecersio e risulta accostata al cimitero del paese: è circondata da una vegetazione boschiva ed è raggiungibile attraverso la strada provinciale Castelvecchio-Balestrino. L’edificio è un tipico esempio di cappella campestre della tradizione costruttiva rurale: il corpo della cappella è preceduto da una loggia rettangolare, aperta su tre lati, sorretta da pilastri in muratura e avente l’intradosso della copertura con struttura lignea a vista.
Pianta
L’edificio è a pianta rettangolare, coperta da volta, mentre la zona dell’abside è a pianta semicircolare con copertura semisferica con lunette.
Elementi decorativi
Internamente l’aula, coperta da volta, presenta un apparato decorativo molto sobrio, privo di decorazioni pittoriche, ad eccezione della zona absidale che risulta separata dall’aula da una balaustra in marmo e da alcuni gradini: sulla parete di fondo dell’abside si trova l’altare presumibilmente coevo alla costruzione della Cappella e stilisticamente riconducibile al gusto tardo barocco. Sopra l’altare una pala ritrae il Santo a cui è dedicato il Santuario. La zona absidale è caratterizzata da un cornicione sul perimetro e dalla presenza di un coro ligneo. Le pareti interne dell’edificio presentano lesene doriche e sono intonacate con colori chiari: un’edicola antistante l’abside contiene una statua dedicata a Sant’Antonio.
Facciata
Le pareti esterne del Santuario risultano interamente intonacate. La facciata principale è suddivisa dalla loggia in due ordini, il primo è caratterizzato da due finestre devozionali rettangolari collocate simmetricamente e lateralmente alla porta di ingresso; la parte superiore è caratterizzata da un timpano triangolare ed una finestra trilobata centrale.
Campanile
Il campanile a base quadrata si trova sul lato sinistro della cappella ed è posto all’interno del perimetro della cappella stessa: ha un’altezza di circa 15 m e risulta interamente intonacato con lesene sugli spigoli e cornici protette e definite da pietra serpentina. Al di sopra della cella campanaria, e della finestra monofora, un cornicione definisce la sommità del campanile al di sopra del quale si erge un cupolino intonacato.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento interno è in piastrelle bianche e nere posate a 45 gradi, mentre la pavimentazione esterna, in corrispondenza della loggia, è in battuto di cemento, ad eccezione delle pedate di accesso alla cappella che sono in marmo bianco.
Coperture
La copertura del Santuario, e dell’antistante portico, è a due falde, mentre la copertura dell’abside è un semicatino lunettato. Il manto di copertura è costituito da tegole marsigliesi e coppi.