chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Vesallo Castelbianco Albenga - Imperia oratorio sussidiario San Sebastiano Parrocchia di Nostra Signora Assunta Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture nessuno XVI sec - XVII sec(costruzione intero bene); 1879 - 1880(manutenzione intero bene); 1920 - 1920(citazione intero bene); XXI sec - XXI sec(ristrutturazione intero bene)
Oratorio di San Sebastiano
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio di San Sebastiano <Vesallo, Castelbianco>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
XVI sec - XVII sec (costruzione intero bene)
La chiesa di San Sebastiano è citata come "oratorio campestre" sia nella visita apostolica Mascardi (1585-1586) sia da Paneri nel "Sacro e Vago Giardinello" (a partire dal 1624), e ciò confermerebbe la sua origine quantomeno cinquecentesca.
1879 - 1880 (manutenzione intero bene)
I massari Luigi Scola e Antonio Maria Scola detto Bacicciollo si muniscono di colori e pennello per il ristoro di San Sebastiano.
1920 (citazione intero bene)
Nella relazione sullo stato della parrocchia del 1920, si annota che la chiesa non possiede beni, ed è "sostenuta dalle elemosine". Vi si celebravano il triduo e la festa in onore di San Sebastiano (20 gennaio). I massari usavano versare le elemosine alla chiesa parrocchiale e invitare l'arciprete a pranzo il giorno della festa.
XXI sec (ristrutturazione intero bene)
Tra la fine del '900 e l'inizio del secolo, la chiesa subisce artigianali interventi di ristrutturazione
Descrizione
La cappella dedicata a San Sebastiano sorge nella frazione di Vessallo, nel territorio comunale di Castelbianco (SV), sulla sponda sinistra del torrente Pennavaire. La chiesa si trova alcune centinaia di metri a est dell'abitato, al quale è collegata da una strada sterrata; occupa un sito in bella posizione, su un crinale dominante sul fondovalle, tra oliveti su terrazze e boschetti. La cappella, rimaneggiata in epoca recente, è composta da due corpi di fabbrica non ben armonizzati tra loro, a testimonianza di fasi di costruzione diverse. Le murature esterne si presentano in pietra a vista ad eccezione della facciata; nell'abside, rettilinea, si apriva una lunetta, ora tamponata. All'interno i due vani sono intonacati, uno lasciato col cemento a vista, l'altro tinteggiato in rosa. L’area presbiteriale è leggermente più stretta e coperta da una volta a capriate lignee; è separata dall'aula da una balaustra e due scalini. L’aula ha una volta a botte impostata molto in basso.
Pianta
L'edificio è composto da due ambienti a pianta rettangolare; l'aula ha volta a botte, il presbiterio a capriate.
Elementi decorativi
Un cornicione in stucco decora le pareti del presbiterio, terminando nella cornice della pala d’altare, conservata in loco. L’altare, di fattura settecentesca, è in stucco e materia. La chiesetta conserva una cassa processionale che rappresenta il santo titolare.
Facciata
La facciata, priva di decorazioni e intonacata in cemento a vista, ha le due caratteristiche finestrelle quadrate ai lati dell’ingresso, chiamate del “perdono”. Il portale di ingresso, preceduto da uno scalino, è stranamente asimmetrico rispetto al colmo del tetto a capanna a due falde, e non è equidistante dalle due finestrelle di devozione.
Campanile
Un esile campanile a vela, disintonacato e privo di decorazioni, è posto in prossimità del colmo del tetto, sul lato destro.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in cemento.
Coperture
La copertura delle falde dei tetti a capanna è in tegole marsigliesi e abbadini in ardesia