chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Casanova Lerrone
Albenga - Imperia
chiesa
parrocchiale
Sant'Antonino
Parrocchia di Sant'Antonino
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
altare - aggiunta arredo (1980)
XV sec - XV sec(costruzione intero bene); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1618 - 1618(ampliamento intero bene); 1638 - 1638(realizzazione tabernacolo); 1762 - 1762(restauro campanile); 1763 - 1763(restauro intero bene); 1771 - 1771(decorazione altari); 1772 - 1772(rifacimento pavimento); 1776 - 1776(sistemazione altare); 1779 - 1779(restauro campanile); 1787 - 1787(installazione cartelami); 1862 - 1862(rinnovo altare); 1911 - 1911(realizzazione altari); 1912 - 1912(realizzazione nicchia); 1917 - 1917(revisione copertura ); 1929 - 1929(restauro intero bene); 1934 - 1934(installazione orologio); 1945 - 1945(restauro navate laterali); 1951 - 1951(riparazione copertura); 1955 - 1955(restauro intero bene); 1998 - 2003(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonino <Casanova Lerrone>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XV sec  (costruzione intero bene)

L'edificio potrebbe avere origini tardomedievali.

1585 - 1586 (citazione intero bene)

In occasione della visita apostolica Mascardi vengono imposte prescrizioni molto dettagliate: "Questa chiesa venga ampliata sotto la guida di un architetto. Si intonachino le pareti e si imbianchino. Entro il periodo di due mesi si rifaccia il pavimento sotto pena di interdetto. Si fabbrichi quanto prima la casa canonica".

1618  (ampliamento intero bene)

Il coro viene ricostruito ex novo; probabilmente nello stesso perido la chiesa viene ampliata a tre navate.

1638  (realizzazione tabernacolo)

Il maestro Gio. Batta Filiberto di Borello esegue il tabernacolo dell'altar maggiore.

1762  (restauro campanile)

Viene contabilizzata una spesa di 700 lire per il "restauramento ed alzata" del campanile.

1763  (restauro intero bene)

Il cantiere prosegue con il rifacimento delle coperture del coro e "della metà della navata superiore della chiesa"; l'interno della chiesa, inoltre, viene imbiancato all'interno.

1771  (decorazione altari)

Bernardo Busca stucca gli altari della Nunziata e del Rosario; vengono acquistati i "marmi della balaustrata".

1772  (rifacimento pavimento)

Viene rifatto il "lastrico" della chiesa, con "ottangoli e marmori" per il pavimento alla genovese; contemporaneamente viene effettuato un non precisato "travaglio" nel campanile.

1776  (sistemazione altare)

Vengono rendicontati l'acquisto di un controaltare e della sua cornice, delle spalliere per l'altare e della scaletta per l'altar maggiore.

1779  (restauro campanile)

Un fulmine danneggia gravemente il campanile, che viene ristrutturato e consolidato con l'installazione di chiavi di ferro.

1787  (installazione cartelami)

Un anonimo "pitore" è all'opera per realizzare il "sepolcro", coadiuvato da un "bancalaro" di Alassio che monta i sostegni per i cartelami.

1862  (rinnovo altare)

L'intagliatore Luigi Agnese lavora al rinnovo dell'apparato dell'altare maggiore.

1911  (realizzazione altari)

Il marmista Angelo Bossi consegna e allestisce due nuovi altari in marmo per la chiesa.

1912  (realizzazione nicchia)

Viene aperta la nicchia per ospitare la statua della Madonna del Rosario.

1917  (revisione copertura )

Il 13 dicembre 1917 una "tempesta di vento" danneggia il tetto della chiesa, che viene prontamente revisionato.

1929  (restauro intero bene)

La fabbriceria delibera di chiedere la concessione di un prestito per saldare le spese in corso per "restauri e pitture" della chiesa.

1934  (installazione orologio)

Viene installato sulla torre campanaria un nuovo orologio della ditta Bergallo e Figli di Bardino Nuovo.

1945  (restauro navate laterali)

La fabbriceria delibera "di procedere a lavori di restauro delle due navate laterali della chiesa", con la demolizione dei quattro altari laterali e del pulpito, "perché male costruito e troppo ingombrante".

1951  (riparazione copertura)

Viene deliberato di procedere "a riparare il tetto della chiesa, la scala prospiciente la piazza e che dà adito alla porta della chiesa posta nella navata sinistra".

1955  (restauro intero bene)

Vengono restaurati dal Genio Civile e dall'Amministrazione comunale il campanile e l'esterno della chiesa, con il rifacimento degli intonaci.

1998 - 2003 (restauro intero bene)

La Soprintendenza, in data 25 gennaio 1998, autorizza un progetto di restauro della chiesa. I lavori si svolgono a lotti e vengono riautorizzati nel 2003. Comportano intonacatura e tinteggiatura del campanile, con il rifacimento delle coperture e l'intonacatura dei prospetti esterni.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Sant'Antonino sorge a Borgo, abitato capoluogo del Comune di Casanova Lerrone (SV). L'edificio è situato alla sommità delle case della borgata, in un ampio piazzale su un crinale collinare, oggi tagliato dalla strada provinciale 6. La chiesa, con prospetti esterni intonacati e tinteggiati, ha impianto basilicale a tre navate, separate all'interno da pilastri che fasciano le originarie colonne in pietra. A capo delle navate minori vi sono due cappelle, una dedicata all’Annunziata e l’altra alla Madonna del Rosario. Sul fianco sinistro del presbiterio quadrangolare è affiancata la sacrestia, formata da due vani comunicanti. Sul prospetto orientale vi è un ingresso a cui si accede tramite una scala a due rampe; al fianco opposto è addossato il campanile.
Pianta
La chiesa ha impianto a tre navate; la navata centrale si conclude con un presbiterio quadrangolare. Le volte sono a botte sulla navata centrale e sul presbiterio, e a crociera sulle navate minori.
Elementi decorativi
Una sottile trabeazione, decorata da foglie d’acanto nella sottocornice e da un motivo a palmette nella cornice, unisce la zona presbiteriale con la navata maggiore. Una articolata decorazione pittorica novecentesca copre ogni parete e la volta. L’altare maggiore barocco, con tre gradini portacandelieri, è in marmo bianco e mischi rosso, giallo e grigio. Le mense originali degli altari laterali sono tutte state sostituite con strutture moderne. Nella prima cappella della navata destra è stato collocato il fonte battesimale; è conservata, però, ancora la struttura dorsale, in stucco. Gli altari ai lati dell’ingresso sono caratterizzati da colonne tortili nere con timpano spezzato a volute e angioletti a tutto tondo seduti al di sopra. Gli altari a capo delle navate minori sono sormontati da nicchie contenenti le statue e hanno uno il fastigio curvo ornato da angioletti, l’altro il fastigio con timpano mistilineo composto da volute e ornato da pellaccette, fiori, angioletti e cherubini.
Facciata
La facciata a salienti è preceduta da una scalinata a pianta poligonale composta da sette scalini. Un finestrone a mezzaluna si apre nel frontone, mentre in corrispondenza delle navate minori si aprono due finestroni quadrangolari uguali a quelli che si aprono sui prospetti laterali (in parte chiusi).
Campanile
L'alto campanile ha base quadrata e si appoggia a metà del fianco sinistro della chiesa. Fino alla cella campanaria il fusto si presenta liscio, con alcune monofore tamponate. Il livello più alto si restringe, ha un elegante profilo a linee curve ed è decorato da coppie di lesene che, su ogni prospetto, circondano le aperture della cella. Un tamburo a base poligonale sostiene una cupoletta a cipolla coperta di scaglie di ardesia.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre quadrate di marmo bianche e nere.
Coperture
Il tetto presenta il manto in tegole marsigliesi.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
Aggiunta di mensa in marmo
Contatta la diocesi