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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Conio
Borgomaro
Albenga - Imperia
chiesa
parrocchiale
Natività di Maria Vergine
Parrocchia di Natività di Maria Vergine
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
XII sec - XIII sec(costruzione intero bene); XVI sec - XVI sec(ricostruzione intero bene); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1592 - 1592(fondazione cappellania); 1600 - 1600(fondazione cappella); 1701 - 1701(ricostruzione intero bene); 1887 - 1887(ristrutturazione intero bene); 1893 - 1893(manutenzione intero bene); 1903 - 1903(restauro intero bene); 1916 - 1916(danneggiamento copertura); 1938 - 1939(riparazione organo); 1940 - 1940(manutenzione copertura); 1942 - 1947(restauro intero bene); 1956 - 1956(rifacimento pavimento e decorazione); 1963 - 1969(restauro intero bene); 2000 - 2001(restauro intero bene)
Chiesa della Natività di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Natività di Maria Vergine <Conio, Borgomaro>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XII sec - XIII sec (costruzione intero bene)

La prima fondazione della chiesa risale molto probabilmente al periodo tra XII e XIII secolo.

XVI sec  (ricostruzione intero bene)

Nel corso del '500 la capella viene ricostruita "in una sol nave, nel mezzo del logo".

1585 - 1586 (citazione intero bene)

Nella visita apostolica Mascardi è descritta una chiesa con due altari, uno dei quali, di jus patronato dei conti di Ventimiglia- Lascaris, "indecentemente ornato".

1592  (fondazione cappellania)

Il testamento del R. P. Francesco Chiazzo prevede la fondazione di una cappellania sotto il titolo di San Raffaele.

1600  (fondazione cappella)

Il 5 aprile 1600 viene fondata la cappella dedicata a S. Giovanni Battista, con lascito da parte di Pietro Panero.

1701  (ricostruzione intero bene)

Inizia la ricostruzione dell’edificio nelle forme attuali, su progetto di Giacomo Filippo Marvaldi. La facciata non viene completata.

1887  (ristrutturazione intero bene)

Vengono riparati, con conclusione ad agosto, i principali danni causati dal terremoto di febbraio, a partire dal danneggiamento del tetto.

1893  (manutenzione intero bene)

La fabbriceria delibera il rifacimento del tetto e la ricostruzione del pavimento. I lavori si svolgono nell'estate del 1894; contemporaneamente vengono allestite la balaustra e i gradini dell'alzata dell'altare.

1903  (restauro intero bene)

Un’iscrizione in marmo sulla facciata del campanile riporta l’anno 1903: ricorda "riparazioni alla parte di tramontana della chiesa", con l'imbiancatura dell'interno. A luglio e agosto il restauro si estende al campanile.

1916  (danneggiamento copertura)

Il 13 dicembre un "uragano" danneggia il tetto della chiesa e si rendono necessarie riparazioni urgenti.

1938 - 1939 (riparazione organo)

Vengono contabilizzate riparazioni all'organo.

1940  (manutenzione copertura)

Si svolge un intervento di manutenzione del tetto.

1942 - 1947 (restauro intero bene)

Durante il periodo bellico la chiesa subisce diversi danneggiamenti: in particolare viene manomesso l'organo e vengono rovinate le coperture. Le riparazioni proseguono fino al 1947.

1956  (rifacimento pavimento e decorazione)

Il pavimento viene rifatto. E' attivo in chiesa il pittore Novaro è attivo in chiesa, che riceve 54.000 lire per la decorazione delle volte.

1963 - 1969 (restauro intero bene)

Viene acquistata a Genova la balaustra per il presbiterio. Un ciclo di lavori comporta, tra il 1967 e il 1969, la riparazione del campanile, la tinteggiatura della facciata e un altro intervento di affrescatura della volta centrale.

2000 - 2001 (restauro intero bene)

Un intervento di restauro complessivo coinvolge tetto, facciate e campanile. Vengono scialbate le decorazioni dipinte nel 1967 intorno al portale. Le murature del campanile vengono riportate in pietra a vista.
Descrizione

La chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine si trova nel territorio comunale di Borgomaro (IM). Sorge in posizione suggestiva, alla sommità di un rilievo sul crinale al'interno della frazione di Conio, a circa 630 metri di quota sul livello del mare. L'attuale chiesa barocca è stata costruita sul sito di un precedente piccolo edificio sacro: con una brillante intuizione, il progettista Giacomo Filippo Marvaldi ha inserito un edificio a pianta centrale al centro geometrico di un nucleo dell'abitato che cresce a festoni circolari attorno alla collina. L'edificio, orientato con l'abside rivolta a oriente, è preceduto da una piazzetta che si apre tra le case. Tutti i prospetti esterni si presentano intonacati, ad eccezione di parte del fusto del campanile, riportato in pietra a vista nel 2001. L’interno è composto da un’aula unica, a pianta centrale, che si raccorda con un ampio presbiterio di fronte all’ingresso. Sull’asse trasversale si aprono due cappelle a tutta altezza, ampie e profonde, mentre le quattro cappelle sugli assi diagonali sono più piccole e contenute in altezza dalla trabeazione. Annessa al presbiterio c’è una sacrestia.
Pianta
L'edificio è composto da un’aula ottagonale, affiancata da un ampio presbiterio rettangolare ad est. Entrambi i vani sono sormontati da volte a vele.
Elementi decorativi
L’interno è decorato da paraste, con massicci capitelli corinzi, che si dispiegano a libro in corrispondenza degli spigoli dell’ottagono. Elemento unificatore è la ricca trabeazione, con fregio dipinto, che percorre anche le cappelle più ampie e il presbiterio. Le volte e il presbiterio sono stati affrescati tra gli anni Cinquanta e Sessanta del '900 dal pittore Novero e altri. Alla fine degli anni Sessanta la base delle pareti interne è stata foderata con una zoccolatura in marmo nero. Sempre nel corso del '900 sono stati rifatti alcuni degli altari laterali; peculiare il caso dell'altare della cappella dedicata all'Assunta, traslato dalla chiesa di San Rocco di Sanremo. Nel 1921 era stato ricostruito l'altare delle Anime Purganti.
Facciata
La facciata è molto semplice, priva delle consuete decorazioni che caratterizzano i progetti dei Marvaldi: probabilmente non è stata finita per carenze di risorse finanziarie. Vi si apre una finestra lobata ed è conclusa, in alto, da un timpano arcuato. Nel 1913 è stato inserito in facciata un altorilievo in stucco, raffigurante una pergamena inscritta, dispiegata da un angelo e ornata da un tralcio di ulivo, con dedica alla Natività di Maria.
Campanile
A sinistra della facciata si trova il campanile, composto da tre livelli separati da cornici marcapiano. I primi due sono in pietra a vista; il terzo, intonacato e dipinto, presenta quattro aperture ad arco allungate, una per lato, dove si trova la cella campanaria. La guglia è formata da un elemento prismatico sottile, a base ottagonale, sormontato da una cupola a cipolla, a sua volta coronata da un’altra piccola calotta di eguale forma ma di minori dimensioni.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre di marmo bianche e bardiglio.
Coperture
Il tetto ha la copertura in lastre di ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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