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Borgio Verezzi
Albenga - Imperia
santuario
sussidiario
Santa Maria del Buon Consiglio
Parrocchia di San Pietro
Pianta; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
sec VII - sec VII(trasformazione intero bene); 1076 - 1076(edificazione campanile); 1485 - 1485(ampliamento intero bene); 1688 - 1690(trasformazione abside); 1688 - 1690(ampliamento intero); 1688 - 1690(edificazione pronao); 1937 - 1964(restauro intero bene); 2007 - 2009(restauro intero bene)
Santuario di Santa Maria del Buon Consiglio
Tipologia e qualificazione santuario sussidiario
Denominazione Santuario di Santa Maria del Buon Consiglio <Borgio Verezzi>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (intera costruzione)
Notizie Storiche

sec VII  (trasformazione intero bene)

Trasformazione da tempio pagano a chiesa cristiana

1076  (edificazione campanile)

Costruzione del campanile

1485  (ampliamento intero bene)

Erezione a rettoria e ampliamento

1688 - 1690 (trasformazione abside)

Trasformazione dell’abside da rettangolare a ottagonale

1688 - 1690 (ampliamento intero)

Ampliamento in altezza dell’edificio

1688 - 1690 (edificazione pronao)

Costruzione del pronao

1937 - 1964 (restauro intero bene)

Restauro e riordino artistico a seguito di numerose superfetazioni

2007 - 2009 (restauro intero bene)

Restauro degli affreschi, rifacimento del pavimento
Descrizione

L’edificio ha origini antichissime. Dedicata a San Pietro fino al 1808, poi dedicata a Santo Stefano, sede dell’omonima confraternita, oggi dedicata alla Madonna del Buon Consiglio con erezione a Santuario nel 1960. l’abside è ad Oriente, raro esempio di architettura romanico-gotica in Liguria. Edificio a tre navate, separate da colonne circolari con capitelli cubici, sui quali si impostano archi ogivali. La navata centrale è voltata a botte mentre quelle laterali sono voltate a crociera. Sulle pareti interne sono visibili numerosi frammenti di affreschi quattrocenteschi. L’Altare maggiore riccamente decorato ad intarsio marmoreo è opera di Pietro e Carlo Ripa, al centro della mensa ha il triregno papale e le chiavi di San Pietro. Il pulpito è del 1751, è sorretto da una colonna di granito rosato.
Pianta
Edificio ad impianto basilicale a tre navate separate da colonne in pietra nera con capitelli cubici unite da arcate a sesto, il presbiterio ha l’abside poligonale. Un cornicione modanato unifica la navata centrale con il presbiterio, mentre lesene, impostate sopra i capitelli delle colonne nella navata e a tutt’altezza nel presbiterio, scandiscono gli spazi. L’esterno è quasi tutto in pietra faccia a vista. La facciata è a capanna spezzata, con rosone nel frontone profilato in laterizio. Molto visibile l’elevazione dell’edificio eseguito tra il 1688 ed il 1690. Di epoca barocca è anche il pronao dal profilo curvilineo, poggiante su quattro pilastri, aperto sui tre lati con archi a tutto sesto e voltato a botte, addossato alla facciata. A destra una cappella cimiteriale costruita nel Novecento, decorata da archetti pensili. La sacrestia è addossata al prospetto laterale posto a nord. Sul lato opposto, interamente inglobato in una porzione privata del cimitero, in epoca barocca si apriva un portale poi chiuso, decorato al di sopra da un immagine affrescata di San Pietro in vesti papali, incorniciata da un profilo in stucco mistilineo decorato da volute e pellaccette.
Impianto strutturale
La muratura è in pietra, intonacata solo parzialmente
Elementi decorativi
Sulla facciata lato sud un affresco che rappresenta San Pietro in vesti papali . Segni di antiche decorazioni murali all’interno dell’edificio, interessante l’affresco di scuola bizantina sulla parete nord ovest
Coperture
La copertura è a due falde in ardesia
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in cotto
Adeguamento liturgico

nessuno
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