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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Gavenola
Borghetto d'Arroscia
Albenga - Imperia
santuario
sussidiario
Santi Cosma e Damiano
Parrocchia di San Colombano
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
1617 - 1617(benedizione intero bene); 1684 - 1684(ampliamento intero bene); XVIII sec - XVIII sec(ristrutturazione intero bene); 1850 - 1850(ampliamento intero bene); 1866 - 1866(restauro altare); 1872 - 1873(manutenzione intero bene); 1885 - 1885(manutenzione intero bene); 1887 - 1887(restauro intero bene); 1888 - 1888(manutenzione intero bene); 1900 - 1901(ristrutturazione intero bene); 1938 - 1938(decorazione abside); 1944 - 1944(danneggiamento intero bene); 1949 - 1949(ampliamento intero bene); 1958 - 1958(ampliamento intero bene); 1981 - 1981(decorazione volta); 2005 - 2007(restauro intero bene)
Santuario dei Santi Cosma e Damiano
Tipologia e qualificazione santuario sussidiario
Denominazione Santuario dei Santi Cosma e Damiano <Gavenola, Borghetto d'Arroscia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1617  (benedizione intero bene)

Il nuovo "oratorio campestre" sulla strada per Caprauna, forse risultato di una ricostruzione di uno precedente, viene benedetto

1684  (ampliamento intero bene)

La chiesa subisce un primo ampliamento. All'epoca è dedicata anche a San Martino.

XVIII sec  (ristrutturazione intero bene)

Nel corso del '700 la cappella viene ristrutturata più volte, con interventi importanti nel 1717 e nel 1757. In tale occasione viene modificato l’orientamento da nord-sud ad ovest-est.

1850  (ampliamento intero bene)

Viene prolungata la navata e viene addossato alla facciata un ampio pronao.

1866  (restauro altare)

SI svolge un restauro dell'altare, con l'allestimento di un nuovo controaltare.

1872 - 1873 (manutenzione intero bene)

Vengono registrate piccole manutenzioni al tetto e agli infissi.

1885  (manutenzione intero bene)

Sono in corso lavori nella cappella, per permettere l'allestimento di "nuovi quadri" provenienti da Ormea.

1887  (restauro intero bene)

La cappella viene intonacata e viene realizzato un nuovo tetto di "lose".

1888  (manutenzione intero bene)

Viene registrata una manutenzione delle logge e dell'edificio; vengono trasportate alla chiesa "statue nuove" comprate dai fratelli Bertarelli di Milano.

1900 - 1901 (ristrutturazione intero bene)

Viene ammodernata l’area presbiteriale e viene allargato il coro. Nel 1901 viene installato un nuovo altare di marmi policromi e viene restaurato l’affresco del martirio dei santi patroni.

1938  (decorazione abside)

Carlo Felice Delle Piane decora il catino absidale.

1944  (danneggiamento intero bene)

Tra l'estate e l'autunno del 1944 il santuario serve da rifugio a gruppi di partigiani e subisce alcuni danni durante i rastrellamenti tedeschi.

1949  (ampliamento intero bene)

Si registra la costruzione della navata destra.

1958  (ampliamento intero bene)

Su impulso dell'arciprete don Ghersi, viene rifatta la loggia e viene costruita la vicina "Casa del pellegrino". Viene aggiunta la navata sinistra.

1981  (decorazione volta)

Mariano Muratorio ridipinge la volta centrale, con la "Gloria dei SS. Cosma e Damiano", e il Sancta Sanctorum.

2005 - 2007 (restauro intero bene)

Si svolgono lavori di restauro delle facciate esterne, e vengono rifatti gli intonaci e recuperate le decorazioni interne (Aut. Sopr. del 07.11.2005). I lavori, con il rifacimento della copertura, si prolungano fino al 2007.
Descrizione

Il Santuario dei SS. Cosma e Damiano sorge in posizione isolata al Colle di San Cosimo, a quota 1069 m s.l.m., a monte della frazione di Gavenola, nel territorio comunale di Borghetto d'Arroscia (IM). L'edificio sorge tra prati e boschi, in una posizione estremamente panoramica, lungo la vecchia strada per Caprauna e la val Pennavaire. Nell'ampio spiazzo attorno alla chiesa è delimitato un sagrato pavimentato. La struttura è composta da un corpo a pianta rettangolare, anticipato da un portico aperto su tre lati davanti all'ingresso. Ai lati del presbiterio si trovano la sacrestia (a ovest) e un locale di servizio (a est). Le pareti laterali sono intonacate, così come le strutture del pronao. La chiesa è stata allargata su tre navate, che, all'interno, si presentano separate da pilastri in muratura con capitelli modanati. Anche l'area presbiteriale e il coro sono frutto di ampliamenti successivi.
Pianta
La pianta dell'interno è rettangolare, divisa in tre navate. Le navate laterali sono formate da tre campate con volta a crociera leggermente ribassate; la navata centrale ha una volta a botte nella prima parte e a cupola nell’area antistante il presbiterio. Il presbiterio presenta una volta a botte ribassata rispetto a quella dell’aula e un semicatino sull’abside semicircolare.
Elementi decorativi
Collarini in stucco modanato ornano i pilastri ed il medesimo disegno è ripreso dal cornicione che lungo tutto il perimetro dell’edificio alla base d’imposta delle volte. L’altare (1900 - 1901) è in marmi policromi ed ha la mensa a sarcofago sormontata da tre gradini, conclusi alle estremità da riccioli e volute stilizzate. Il paliotto è decorato in bassorilievo con la palma ed il giglio, simboli del martirio dei Santi Cosma e Damiano, raffigurati in due piccole statue di marmo collocate ai lati del tronetto marmoreo che conclude l’altare. L’interno presenta diverse scene affrescate: il medaglione al centro della piccola cupola reca un affresco settecentesco, che raffigura il martirio dei due santi, restaurato agli inizi del ‘900 da Giuseppe Bonfiglio di Vado Ligure ma risalente alla metà del XVIII secolo. Agli angoli di imposta della volta quattro bassorilievi in stucco raffigurano S. Michele Arcangelo, San Raffaele Arcangelo e due angeli, recanti uno la palma del martirio l’altro il giglio simbolo di purezza. Nella navata centrale sono, invece, effigiati S. Cosma e S. Damiano in gloria, attorniati da angeli festanti: è un'opera di Mariano Muratorio del 1981. Altre decorazioni pittoriche all'interno sono dovute a Carlo Felice Delle Piane (1932).
Facciata
La facciata è dominata dal pronao dal profilo a capanna come la chiesa e con volta a vela. Il semplice ingresso presenta ai lati due finestre quadrangolari, sotto alle quali vi sono due panche in muratura. Al di sopra del pronao si apre una finestra ovale.
Campanile
La chiesa possiede un basso campanile a base quadrata, sul fianco orientato a sud ovest; si presenta in pietra a vista, scandito da sottili cornici marcapiano, e con quattro piccole monofore alla cella campanaria.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelle a decori geometrici.
Coperture
Il manto di copertura del tetto è realizzato in lastre di pietra.
Adeguamento liturgico

nessuno
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