chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Leverone Borghetto d'Arroscia Albenga - Imperia chiesa parrocchiale San Bernardo Abate Parrocchia di San Bernardo Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture altare - aggiunta arredo (1980) 1619 - 1619(innalzamento a parrocchiale intero bene); 1750 - 1750(restauro campanile); 1905 - 1905(inagibilità intero bene); 1913 - 1915(rifacimento copertura); 1922 - 1922(tinteggiatura sacrestia); 1928 - 1929(restauro intero bene); 1938 - 1938(restauro facciata); 1946 - 1946(realizzazione orchestra); 1952 - 1952(restauro colonne); 1954 - 1958(ricostruzione campanile); 1970 - 1970(elettrificazione campane); 1986 - 1986(restauro facciata); 1994 - 1994(restauro intero bene); 2003 - 2005(restauro intero bene)
Chiesa di San Bernardo Abate
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Bernardo Abate <Leverone, Borghetto d'Arroscia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1619 (innalzamento a parrocchiale intero bene)
Il 20 dicembre 1619 la chiesa di Leverone viene innalzata in parrocchiale, separandola da Santa Reparata di Aquila d'Arroscia. Nella prima metà del '600 si presenta come una "Poca chiesola, d'una sola nave alla rustica et antica".
1750 (restauro campanile)
Il campanile, alto 27 metri, subisce un intervento di restauro.
1905 (inagibilità intero bene)
Ai primi del novecento la chiesa risulta inagibile e la parrocchia è priva di fondi; le messe vengono celebrate nell'oratorio di Santa Caterina. Con una colletta tra maggiorenti della zona viene raccolto il denaro per rifare il pavimento.
1913 - 1915 (rifacimento copertura)
Si procede ad un rifacimento del tetto, con copertura in "chiappe" di ardesia.
1922 (tinteggiatura sacrestia)
Nei registri della parrocchia viene annotata una spesa "per calce per bianchire il nicchio e la sacrestia".
1928 - 1929 (restauro intero bene)
Il parroco don Guido Salvi, con il concorso volontario della popolazione, conduce lavori di ristrutturazione dell'edificio: un nuovo rifacimento del tetto e dei serramenti della chiesa, il restauro del coro e della facciata, la manutenzione del pavimento. I pittori Giacomo Farina e Fermo Grossi di Camogli lavorano alle decorazioni pittoriche e agli affreschi nella volta. Durante i lavori il coro si lesiona e viene ricostruito; si procede all'intonacatura della volta e alla costruzione della cappella del Carmine. Viene demolita una preesistente loggia di ingresso alla chiesa.
1938 (restauro facciata)
Viene eliminato il cornicione esterno sulla facciata della chiesa, ritenuto concausa delle infiltrazioni di umidità.
1946 (realizzazione orchestra)
Viene costruita l'orchestra per un nuovo organo.
1952 (restauro colonne)
Una donazione permette la foderatura delle colonne di stucco con lastre di marmo, e l'intonacatura dell'interno.
1954 - 1958 (ricostruzione campanile)
L'aggravarsi dei problemi di statica al campanile, sempre più pendente, costringe alla demolizione del vecchio e alla costruzione dell'attuale in stile contemporaneo.
1970 (elettrificazione campane)
Sul nuovo campanile viene rinnovata l'incastellatura della torre campanaria e vengono elettrificate le campane e l'orologio.
1986 (restauro facciata)
Si ricorre a un restauro urgente della facciata (aut. Sopr. 14.02.1986).
1994 (restauro intero bene)
Un altro restauro interessa la struttura e le decorazioni della cappella della Madonna del Carmelo.
2003 - 2005 (restauro intero bene)
Viene redatto un progetto di restauro complessivo dell'edificio, che prevede il risanamento della volta, con esecuzione di cuciture strutturali, il consolidamento dell'arco trionfale, il rifacimento degli intonaci col ripristino delle decorazioni pittoriche, la pulitura del cornicione e la manutenzione straordinaria delle coperture del tetto.
Descrizione
La chiesa parrocchiale di San Bernardo Abate in Leverone domina il poggio su cui si estende il piccolo villaggio della media valle Arroscia, frazione del Comune di Borghetto d'Arroscia (IM). L'edificio si eleva su un ampio piazzale, che un tempo era in parte occupato dal cimitero, costruito e recintato nel corso del '500 dove oggi si nota un locale di deposito. Sul fianco settentrionale della vecchia chiesa, più volte rimaneggiata, sorge la cappella di Nostra Signora del Rosario. Nei pressi è situato anche l'oratorio della confraternita, dedicato a Santa Caterina di Alessandria. La facciata colorata contrasta con gli altri prospetti, che si presentano con intonaco rustico e senza elementi decorativi. Lungo la muratura longitudinale sinistra sporgono due cappelle; sul lato opposto ve ne è una sola, e vi si apre una porta laterale verso l'esterno.
Pianta
La chiesa è composta da un'aula rettangolare, alla quale si addossano i volumi del presbiterio, delle cappelle laterali, delle sacrestie e del campanile. La volta è a botte lunettata.
Elementi decorativi
L'altare maggiore è in marmo bianco e intarsi in marmi policromi; è privo del paliotto originale, forse venduto per finanziare i restauri del 1929; conserva, invece, il settecentesco tronetto per l'esposizione eucaristica, sormontato da un crocifisso ligneo. Le balaustre di marmo che dividono l'aula dal presbiterio sono datate 1737. Lungo il perimetro dell'abside è posto un coro di noce. La cappella del Sacro Cuore contiene un piccolo altare marmoreo, quella del Rosario solo una grande tela. Le pareti interne e la volta presentano semplici decorazioni a pennello. Nel presbierio quattro lesene sono poste a sostegno del cornicione, che si si sviluppa lungo tutto il perimetro interno alla base della volta. Le lesene delle colonne delle cappelle sono state rifasciate con marmi a metà del '900. Sulla volta è affrescato il santo titolare, inginocchiato innanzi alla Madonna; sullo sfondo compare una realistica veduta di Leverone; l'opera è di Fermo Grossi (1929). In una nicchia a destra dell'ingresso è stata ricavata la "grotta di Lourdes". Sempre nel corso del '900 la chiesa è stata dotata di un battistero di legno di castagno e di una acquasantiera di marmo.
Facciata
La facciata è intonacata e tinteggiata. Una scalinata marmorea consente l'accesso all'interno tramite un semplice ingresso, sormontato da una lunetta con dipinta la figura del santo titolare. Il disegno della facciata si conclude con un alto timpano a doppia cornice, che reca al centro una finestra trilobata. La fascia basamentale è ricoperta con lastre di pietra.
Campanile
L'alto campanile è stato ricostruito in stile e materiali contemporanei nel 1954. il fusto, con murature in cemento e laterizi a vista, è diviso in sei piani da semplici mensole in cemento. Sulla mensola che copre l'aerea cella campanaria poggia una slanciata cuspide piramidale conclusiva.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelle cementine a decori geometrici tricolore.
Coperture
La copertura è a falde, con manto in tegole marsigliesi.