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Ubaghetta
Borghetto d'Arroscia
Albenga - Imperia
oratorio
sussidiario
Santa Caterina
Parrocchia di Santi Antonio Abate Lorenzo e Giovanni Battista
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
XVI sec - XVII sec(costruzione intero bene); 1743 - 1743(contabilità intero bene); XX sec - XX sec(manutenzione intero bene)
Oratorio di Santa Caterina
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di Santa Caterina <Ubaghetta, Borghetto d'Arroscia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XVI sec - XVII sec (costruzione intero bene)

La chiesa potrebbe essere stata costruita, presumibilmente, tra la fine del '500 e il corso del '600. Rimane il dubbio se l'oratorio possa corrispondere a uno dei due oratori confraternali di Ubaghetta citati a fine '500 nella visita apostolica Mascardi.

1743  (contabilità intero bene)

Nell'archivio parrocchiale si conserva un unico registro contabile relativo alla chiesa, nel quale le scarne annotazioni cominciano nel 1743.

XX sec  (manutenzione intero bene)

Nel corso del '900 la chiesa viene sottoposta a interventi non documentabili di manutenzione ordinaria dell'interno e delle coperture. Sempre in un'epoca non precisata, tra '800 e '900, per consolidare l'edificio vengono poste in opera due chiavi metalliche.
Descrizione

L'oratorio dedicato a Santa Caterina sorge a Ubaghetta, frazione del Comune di Borghetto d'Arroscia (IM). L'edificio è situato in borgata Menegù, il piccolissimo nucleo posto più a settentrione tra le borgate della frazione. L'oratorio è edificato a fianco della chiesa succursale di San Lorenzo, e ha come sagrato un vasto piazzale a prato, dove si conclude la strada comunale che porta alla chiesa. E' composto da un tozzo corpo di fabbrica, con le murature esterne mantenute al grezzo. La chiesa possiede due accessi: oltre a quello nella facciata originaria, si apre un altro ingresso a metà del fianco orientale; nello stesso lato lungo si notano le uniche due finestre, una rettangolare e l'altra con arco a tutto sesto. All'interno si riscontra un presbiterio semiesagonale analogo a quello dell'oratorio di Sant'Antonio Abate. Nell'abside si nota una finestra quadrilobata tamponata. La chiesa è utilizzata come magazzino da parte della locale confraternita.
Pianta
La pianta esterna quadrangolare contiene un'allungata aula rettangolare e un presbiterio semiesagonale, coperti da una volta a botte lunettata con tetto a capanna sopra l'aula e a tre falde sopra l'abisde.
Elementi decorativi
Un semplice cornicione percorre senza soluzione di continuità tutta l'aula, raccordando anche i capitelli tuscanici delle lesene che inquadrano le campate create dalle lunette della volta. L'altare maggiore, in stucco e materia, conserva la pala d'altare incorniciata nella parete di fondo. La tela, settecentesca, rappresenta alcuni santi in adorazione della Vergine, ma, stranamente, tra di essi non figura la Santa titolare, rappresentata, invece, in una tela seicentesca conservata nel poco distante oratorio di Sant'Antonio Abate.
Facciata
La chiesa presenta due ingressi. Quella che doveva essere la facciata originaria, rivolta a settentrione, presenta il solo ingresso, attraverso un fianco dell'edificio mantenuto al grezzo e privo di decorazioni e altre bucature. Il secondo accesso si apre a metà del fianco orientale, anch'esso al grezzo, contraddistinto da due bucature di epoca diversa: una finestra rettangolare si apre in una lunetta della volta a botte, l'altra, con arco a tutto sesto, sembrerebbe essere riferita a una fase differente.
Campanile
La chiesa è priva di campanile.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre di pietra.
Coperture
La copertura del tetto a falde ha il manto in tegole portoghesi.
Adeguamento liturgico

nessuno
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