La chiesa risulta esistente almeno dalla seconda metà del 600, con l'intitolazione alla Madonna del Carmine. Nella tradizione locale se ne fa risalire la costruzione al 1690.
XVIII sec (rinnovamento intero bene)
Nel corso del '700 la macchina d'altare viene rinnovata in stile tardobarocco; forse in questa occasione la chiesa viene ristrutturata e intitolata all'Angelo Custode.
1959 (restauro intero bene)
La chiesa viene restaurata, grazie alla donazione di Felice Gandolini per un ex voto. Vengono rifatti i pavimenti, i manti dei tetti, gli intonaci e le decorazioni interne.
Descrizione
La cappella dell'Angelo Custode, originariamente intitolata alla Madonna del Carmine, sorge nel territorio del Comune di Borghetto d'Arroscia (IM), su un poggio boscoso a nord di Leverone. La chiesa sorge al confine del territorio comunale e parrocchiale, lungo la mulattiera che valica verso la val Pennavaire. Il piccolo edificio è costituito da un unico corpo di fabbrica, preceduto da un portico chiuso, con sedili di pietra alle pareti laterali. Le murature esterne si presentano intonacate e imbiancate. All'interno, la navata è divisa da un grande presbiterio da un lieve restringimento della pianta. La sproporzione tra presbiterio e navata, e le volte differenti, potrebbero far pensare a due corpi eretti in epoche diverse. L'interno è caratterizzato da un delicato apparato pittorico novecentesco.
Pianta
La chiesa è composta da un'aula rettangolare preceduta da un portico chiuso, rettangolare anch'esso, come il presbiterio; la navata è coperta da una volta a botte, nel presbiterio la volta è lunettata.
Elementi decorativi
Un cornicione modanato percorre tutto l'interno alla base della volta, parzialmente interrotto solo dal dossale dell'altare. L'altare di marmo è un rifacimento novecentesco (preconciliare); originale settecentesca è la cornice di stucco sulla parete di fondo che conteneva la pala, ora sostituita da un piccolo quadro contemporaneo. La cornice del dossale è decorata a volute, che ai lati culminano in due testine di angeli, mentre sull'architrave è appoggiato un angioletto quasi a tutto tondo. Le pareti del presbiterio sono dipinte con un finto bugnato e uno zoccolo marmorizzato. La volta del presbiterio è tinta di azzurro, con un calice eucaristico affrescato nella lunetta dell'abside.
Facciata
La facciata a capanna, liscia e intonacata, priva di decorazioni, è stata parzialmente obliterata dall'aggiunta del portico. In facciata si aprono l'ingresso e le due finestrelle laterali "di devozione". Sopra l'architrave una lapide ricorda il restauro del 1959.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelle di graniglia marmorizzate; il pavimento del presbiterio è in lastre di marmo.
Coperture
La copertura delle falde del tetto è in lastre di ardesia.