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Boissano
Albenga - Imperia
santuario
sussidiario
San Pietrino
Parrocchia di Santa Maria Maddalena
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
1808 - 1808(costruzione intero bene); 1829 - 1830(costruzione intero bene); XX sec - XX sec(affidamento intero bene)
Santuario di San Pietrino
Tipologia e qualificazione santuario sussidiario
Denominazione Santuario di San Pietrino <Boissano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1808  (costruzione intero bene)

Presunta data di costruzione della chiesa su un terreno di proprietà della famiglia Molle in regione Prato secondo il sacerdote don Luigi Agnese, arciprete di Boissano fino al 1959.

1829 - 1830 (costruzione intero bene)

Inizio reale dei lavori di costruzione della chiesa, su finanziamento degli emigrati boissanesi a Gibilterra, come risulta dall'archivio comunale di Boissano.

XX sec  (affidamento intero bene)

Dai primi del Novecento la cappella, come tutti gli edifici sacri “minori” della parrocchia, viene affidata alla responsabilità legale di un procuratore. Nel 1913 figura come procuratore Giacinto Gandolfo.
Descrizione

La cappella dei Santi Pietro e Paolo è detta di “San Pietrino” in contrapposizione alla chiesa “rivale” di San Pietro in Varatella. La costruzione risalta in posizione apertissima sulla collina a monte di Boissano; malgrado la crescita della vegetazione che sta coprendo i prati attorno alla costruzione, la chiesa è visibile da tutta la bassa Val Varatella e da un lungo tratto di costa tra Loano e Borghetto Santo Spirito. L'edificio, con facciata ad occidente, è composto da un’aula unica rettangolare con due altari laterali e da un presbiterio quadrangolare concluso da un’abside semicircolare. I muri sono di pietra a vista senza intonaco, con un alto portale affiancato da due finestre quadrate e un oculo quadrilobato sopra l'ingresso.
Pianta
La pianta dell'aula è rettangolare, coperta con volta a botte, mentre l'abside ha profilo curvo.
Elementi decorativi
Paraste doriche scandiscono le pareti e sostengono l’alta trabeazione modanata, risvoltata anche nell’abside, dove è rotta dalla cornice in stucco che contiene la raffigurazione dei Santi titolari. Nell’aula vi sono due altari laterali, entrambi con pala: simmetricamente disposti fra loro, sono dedicati ai Santi Cosma e Damiano (a sinistra) e a S. Lucia e S. Apollonia (a destra). Anche l'altare espone una piccola tela del titolare. La chiesa conserva alcuni interessanti esempi di ex voto, compresi elaborati modelli navali.
Facciata
L’edificio esternamente è in pietra a vista. La facciata è decorata da due lesene laterali e da una semplice trabeazione, su cui poggia una piccola pensilina composta da lastre di ardesia. Al di sopra si apre una finestra quadrilobata, il cui intonaco bianco spicca sul resto del paramento murario in pietra. Il portale è realizzato in una particolare roccia sedimentaria simile alla pietra di Finale; ai lati si aprono le due finestrelle quadrangolari dette “del perdono”.
Campanile
La chiesa è priva di campanile, sostituito con il semplice inserimento di una piccola campana sulla facciata.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in recenti piastrelle di cotto.
Coperture
La copertura è costituita da tetti a capanna, con manti di lastre di ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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