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Boissano
Albenga - Imperia
chiesa
parrocchiale
Santa Maria Maddalena
Parrocchia di Santa Maria Maddalena
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
altare - aggiunta arredo (1980)
1510 - 1510(preesistenza intero bene); 1574 - 1574(citazione intero bene); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1592 - 1592(separazione intero bene); 1595 - 1595(consacrazione altare); 1647 - 1669(costruzione coro); 1660 - 1680(costruzione cimitero); 1710 - 1711(restauro intero bene); 1722 - 1724(costruzione campanile); 1750 - 1750(costruzione sacrestia); 1768 - 1768(acquisto altare maggiore); 1771 - 1771(ristrutturazione presbiterio e coro); 1830 - 1830(acquisto orologio); 1841 - 1841(posizionamento tabernacolo); 1844 - 1844(rifacimento pavimento); 1873 - 1874(decorazione interno); 1899 - 1899(ricostruzione copertura); 1902 - 1902(installazione organo); 1905 - 1905(rifacimento copertura); 1923 - 1924(realizzazione impianto elettrico); 1924 - 1924(rifacimento copertura); 1943 - 1943(pitturazione interno); 1968 - 1968(restauro decorazione pittorica); 2008 - 2008(restauro facciata)
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Maddalena <Boissano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1510  (preesistenza intero bene)

Prima citazione di una “cappella” dedicata a Santa Maria Maddalena, in un testamento a favore della chiesa. Non si tratta dell'edificio dell'attuale parrocchiale, ma di una piccola chiesa limitrofa oggi scomparsa.

1574  (citazione intero bene)

La cappella viene nominata in una decisione del vescovo Grimaldi durante una visita pastorale.

1585 - 1586 (citazione intero bene)

La cappella scomparsa viene citata come “oratorio” nella visita pastorale Mascardi; vi celebra un carmelitano.

1592  (separazione intero bene)

L'11 novembre 1592 la nuova chiesa della Maddalena viene separata dalla parrocchia di San Martino di Toirano ed eretta a parrocchia autonoma dal vescovo Fieschi.

1595  (consacrazione altare)

Il 21 settembre1595 viene consacrato l’altare della chiesa appena edificata, alla presenza del vescovo Fieschi. Successivamente alla sua visita pastorale verrà costruita la sacrestia.

1647 - 1669 (costruzione coro)

Nel 1647 viene posta la prima pietra per la costruzione del nuovo coro, che nel 1669 risulta terminato ma senza vetrate.

1660 - 1680 (costruzione cimitero)

Nell'arco di questo ventennio si provvede alla costruzione del cimitero, a monte del lato settentrionale della chiesa.

1710 - 1711 (restauro intero bene)

Si svolgono lavori di restauro alla chiesa nuova.

1722 - 1724 (costruzione campanile)

Viene costruito il nuovo campanile.

1750  (costruzione sacrestia)

Nella seconda metà del ‘700 viene aggiunto il corpo di fabbrica della nuova sacrestia, mentre la vecchia cappella finisce in abbandono.

1768  (acquisto altare maggiore)

Viene acquistato un nuovo altare maggiore in marmo, opera di Felice Solari.

1771  (ristrutturazione presbiterio e coro)

Lavori all'interno della chiesa comportano, tra le altre cose, l'installazione di nuove balaustre in marmo e il rifacimento del pavimento del coro.

1830  (acquisto orologio)

E' documentato l'acquisto dell’orologio per il campanile.

1841  (posizionamento tabernacolo)

Viene murato nella parete sinistra dell’abside il tabernacolo marmoreo cinquecentesco proveniente dall’asta dei beni della soppressa Certosa di Toirano.

1844  (rifacimento pavimento)

Il loanese “mastro G.B. Valerga” allestisce il nuovo pavimento della chiesa, in lastre ottagonali di ardesia e quadrotti di marmo bianco.

1873 - 1874 (decorazione interno)

La decorazione pittorica dell’interno della parrocchiale viene affidata al genovese Luigi Sacco.

1899  (ricostruzione copertura)

: Sono in corso lavori “per ricostruire la metà del tetto della Chiesa verso mezzogiorno”, con acquisto di abbaini e chiappe.

1902  (installazione organo)

La fabbriceria provvede ad organizzare l'installazione dell'organo

1905  (rifacimento copertura)

I lavori sulle coperture si spostano alla falda settentrionale del tetto.

1923 - 1924 (realizzazione impianto elettrico)

La chiesa viene dotata di impianto elettrico.

1924  (rifacimento copertura)

Anche grazie a una colletta organizzata dai boissanesi emigrati a Buenos Aires, vengono effettuati lavori definiti “urgenti” per rifare il tetto a rischio di crollo, ridurre gli effetti delle infiltrazioni d'acqua e della risalita dell'umidità, e ripavimentare l'edificio.

1943  (pitturazione interno)

Il muratore Lino Grillo di Loano imbianca e colora i “muri guasti in Chiesa”.

1968  (restauro decorazione pittorica)

Viene effettuato un restauro della decorazione pittorica degli interni.

2008  (restauro facciata)

Viene restaurata la facciata della chiesa (Aut. Sopr. Del 27.10.2008). Gli interventi comportano ricomposizione delle lacune dell'intonaco, recupero e consolidamento delle parti in gesso, pitturazione con colori a base di calce.
Descrizione

La chiesa sorge sulla spianata di un terrazzo marino che addolcisce il profilo della collina: qui è stata ricavata, a partire dal 1723, l'ampia piazza centrale del paese, in posizione panoramica sulla bassa valle del Varatella. La chiesa forma un complesso unitario con l'oratorio di San Pietro in Vincoli e la casa canonica, ed era affiancata a settentrione dal cimitero. La facciata è dirimpettaia dell'edificio della sede municipale, separato solo da un vicoletto. Nella prima metà del 600 appariva ad una sola navata, con coro a levante e facciata a ponente con portale di pietra nera con l’immagine di S. Maria Maddalena in Gloria. Chiesa a navata unica, paraste rudentate con capitelli compositi arricchiti da dorature ritmano le pareti interne, un’ampia trabeazione modanata risvoltata anche nel presbiterio da unità agli spazi. La volta del presbiterio è leggermente ribassata ed è unita a quella della navata dall’arco trionfale, alla base del quale sono raffigurate la Giustizia e la Carità, al centro è decorato da una semplice pellaccetta. L’arco poggia su paraste disposte a libro. Due altari laterali sono posti sulle pareti della navata, simmetricamente disposti fra loro, nelle riquadrature formate dalle paraste. L’abside quadrangolare è illuminata da due grandi finestre rettangolari che si aprono ai lati del dipinto con l’immagine della santa patrona. Le volte sono a botte lunettata, esternamente la copertura è a capanna con tegole marsigliesi e abbadini in ardesia.
Pianta
Pianta a navata unica con presbiterio quadrangolare leggermente più stretto a cui si accede salendo tre gradini. La copertura è a volta a botte lunettata, mentre il corpo di fabbrica della sacrestia, a destra della facciata, ha il tetto a padiglione.
Elementi decorativi
Gli affreschi sono eseguiti dal pittore genovese Luigi Sacco che ha raffigurato nella volta della navata S. Maria Maddalena in gloria e otto figure di profeti nei pennacchi. Nella volta del presbiterio la colomba dello Spirito Santo e nelle lunette i quattro Evangelisti. Sulle pareti della navata, negli spazi ad arco tra una parasta e l’altra sono invece raffigurati tre episodi della vita di Gesù: La nascita, la fuga in Egitto e la Resurrezione. Il quarto riquadro presenta invece un miracolo di San Nicola da Bari in memoria di Nicolò Polla fu Nicolò che pagò tutta la decorazione interna della chiesa. L’abside è invece decorata da quattro episodio della vita di Santa Maria Maddalena. L’altare di destra è collocato in una nicchia poco profonda il cui arco a tutto sesto è coronato da una cartouche. L’altare è in marmi policromi con due gradini, l’ultimo dei quali terminante con due cherubini che si ritrovano anche nella ricca decorazione a stucco del timpano mistilineo della nicchia, ornata nella strombatura da piccole lesene composite. Tra le opere d'arte contenute, la statua di Santa Maria Maddalena, l'altar maggiore di Felice Solari, il tabernacolo marmoreo proveniente dalla certosa di Toirano acquisito nel 1841, una tela raffigurante la Maddalena del XVII secolo.
Facciata
La facciata è in stile neoclassico ad è caratterizzata da un ordine gigante di lesene rudentate dipinte su cui corre una trabeazione modanata aggettante, con sottocornice a dentelli, che congiunge il prospetto della chiesa con quello dell’oratorio. Sopra il portale, in tre nicchie, sono collocate le statue raffiguranti Santa Maria Maddalena, San Pietro e San Paolo, opere di Antonio Brilla.
Campanile
In posizione posteriore, sul fianco sinistro, il campanile, intonacato, a base quadrata, culmina con una cupola.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelle esagonali bianche e nere disposte a strisce alternate.
Coperture
Il tetto a capanna ha il manto in tegole marsigliesi e abbadini in ardesia.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
La chiesa parrocchiale si è adeguata alle prescrizioni conciliari inserendo i nuovi altare e ambone versus popolum. Ambone e altare sono decorati con bassorilievi.
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