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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Balestrino
Albenga - Imperia
oratorio
sussidiario
San Carlo
Parrocchia di Sant'Andrea
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
altare - aggiunta arredo (1979)
XVI sec - XVII sec(citazione intero bene); 1741 - 1741(costruzione intero bene); 1848 - 1867(funzione di parrocchiale intero bene); 1978 - 1979(restauro intero bene); 1993 - 1993(restauro interni); 2005 - 2005(restauro interni)
Oratorio di San Carlo
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Carlo <Balestrino>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XVI sec - XVII sec (citazione intero bene)

L'oratorio dei Disciplinanti di Balestrino, già intitolato all'Annunziata, è citato sia nelle visite "Mascardi" che nel "Sacro e Vago Giardinello": tali notizie dovrebbe essere riferite ad una precedente sede dell'oratorio, forse quella - oggi semidistrutta - alla "Casetta", nel vicino borgo abbandonato

1741  (costruzione intero bene)

La costruzione dell'edificio nel sito attuale si conclude attorno al 1741

1848 - 1867 (funzione di parrocchiale intero bene)

L'oratorio svolge provvisoriamente la funzione di chiesa parrocchiale

1978 - 1979 (restauro intero bene)

La parrocchia promuove la sostituzione del manto di copertura del tetto, il rifacimento degli intonaci interni ed esterni, il restauro altari. Si provvede all'adeguamento liturgico dell'edificio.

1993  (restauro interni)

Viene approvato dalla Soprintendenza (Aut. del 15.06.1993) un progetto di restauro degli interni;

2005  (restauro interni)

Vengono autorizzati ulteriori interventi sugli intonaci interni e un rifacimento della pavimentazione (Aut. Sopr. del 17.05.2005)
Descrizione

L'oratorio dedicato all'Annunziata sorge nel Borgo, nel territorio comunale di Balestrino (SV), a mezza costa sulla sponda sinistra del rio del Ponte. La chiesa è costruita su un terrapieno che copre il corso del rio Canà, ai piedi del castello dei marchesi Del Carretto. La piazza che lo circonda oggi è denominata piazza della Vittoria; il sagrato è compresso tra la facciata e una schiera di case contrapposte. I prospetti esterni si presentano intonacati e, in facciata, colorati. All'ingresso uno scalino discende in un piccolo atrio, che immette nell'aula, illuminata da tre finestre polilobate, (due sui lati, una in facciata). Altre due finestre si aprono nella volta del presbiterio. Due cappelle si aprono nelle pareti laterali dell’aula: una contiene un "nicchio" da cassa processionale, l'altro un altare. Dal presbiterio rialzato si accede anche alla sacrestia, aggiunta posteriormente sul fianco sinistro del corpo di fabbrica. Sopra l'ingresso è posta la tribuna dell'organo; dietro l'altare vi è un coro ligneo. L'oratorio è sede della confraternita di San Carlo Borromeo (Disciplinanti bianchi).
Pianta
L'edificio è composto da un’aula unica ottagonale, da un atrio rettangolare e da un presbiterio quadrangolare, concluso da un’abside semicircolare. La volta dell’aula è una cupola a vela, quella del presbiterio una volta a botte lunettata.
Elementi decorativi
L'interno è percorso per intero da un complesso cornicione, che si arresta solo ai lati del dossale dell'altare maggiore. E' composto da una cornice inferiore con modanature lisce, un largo fregio liscio senza decorazioni e una mensola superiore fortemente aggettante alla base delle volte. Lesene larghe e sottili ritmano l'ottagono dell'aula e "sostengono" l'arco trionfale. Sui sottarchi delle volte sono state riprese, di restauro, le decorazioni a marmorizzazioni; il catino absidale è tinteggiato in azzurro. L’altare maggiore, settecentesco, è in stucchi policromi; ha mensa a sarcofago e due gradini reggicandelabri, con angeli telamoni a sorreggere l’estremità dell’ultimo gradino. La pala d’altare è incorniciata da due semipilastri; sui capitelli sono appoggiati vasi fiammati. La composizione si chiude con un fastigio ricco di motivi vegetali a stucco e un timpano spezzato. L’altare laterale di destra è stato trasferito dalla cattedrale di Albenga: era l’altare sotto il patronato della famiglia Costa-Del Carretto; venne costruito tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento con marmi provenienti da Roma, rimodernato nel Settecento e modificato nel 1870 con il rifacimento del paliotto, dei due gradini reggicandelieri, del tabernacolo e degli zoccoli delle colonne. La cappella di sinistra vede due semicolonne di stucco e un timpano spezzato delimitare il "nicchio" per la cassa processionale ottocentesca dedicata all'Annunziata.
Facciata
La facciata, dal profilo curvo e mosso, è decorata da due ordini di lesene doriche, separate da una trabeazione con cornicione aggettante. La composizione è chiusa, in alto, da un timpano triangolare. Il portale e la soprastante finestra trilobata sono le uniche aperture.
Campanile
Il campanile a vela è posto sul fianco destro della costruzione; è intonacato, colorato, decorato con sottili coppie di lesene e termina con una piccola cuspide a base rettangolare.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre di marmo nere e bardiglio.
Coperture
Il manto della copertura è in tegole marsigliesi.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1979)
Aggiunta di mensa in legno
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