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Aurigo
Albenga - Imperia
chiesa
sussidiaria
Sant'Andrea
Parrocchia di Natività di Maria Vergine e San Bernardo
Pianta; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; Campanile; Coperture
nessuno
XI sec - XII sec(costruzione intero bene); XI sec - XII sec(costruzione campanile); 1424 - 1424(distacco parrocchia); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1624 - 1635(citazione intero bene); 1664 - 1664(parrocchiale intero bene); 1708 - 1708(rifacimento copertura); 1787 - 1787(realizzazione stucchi); 1884 - 1884(manutenzione copertura); 1932 - 1932(restauro altare maggiore); 1952 - 1952(restauro campanile); 1973 - 1973(rifacimento copertura); 1985 - 1988(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Andrea
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Andrea <Aurigo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XI sec - XII sec (costruzione intero bene)

Chiesa costruita anteriormente all’arrivo dei Conti di Ventimiglia nel 1150

XI sec - XII sec (costruzione campanile)

Il campanile è stato costruito successivamente alla chiesetta, è caratterizzato dalla muratura a conci ben squadrati, tipici delle costruzioni del XI-XII secolo. La sua struttura porta ad ipotizzare che nasca come torre difensiva, non ha infatti nè bifore nè monofore, ma presenta feritoie ed una bifora a doppio archetto romanico sul fianco Ovest. 1242 Citata per la prima volta nel 1242

1424  (distacco parrocchia)

Distacco dalla matrice di S. Nazario e Celso del Maro

1585 - 1586 (citazione intero bene)

Citata nella visita apostolica di Nicolò Mascardi Vescovo di Mariana e Accia alla Diocesi di Albenga; visitata il 17 marzo 1585 la chiesa parrocchiale campestre di S. Andrea della quale è rettore prete Antonio Fontana della quale è ordinario nel settembre 1564. La chiesa ha il reddito di scudi 20 circa, Vi è bel fonte battesimale. La sacristia recentemente costruita a spese della comunità è bene imbiancata. L’aItare maggiore è molto bene ornato; gli altri altari sono conformi ai decreti generali. La chiesa è in ottime condizioni.

1624 - 1635 (citazione intero bene)

Il suo aspetto attorno al primo quarto del XVII secolo si presentava «d’honesta capacità in una sol nave alla rustica fabricata con choro a levante e faccia a ponente che dimostra esser molto antica, circondata dal cemeterio»". Tra i non numerosi altari laterali di cui si son perse le tracce, le fonti ricordano specificamente quello dedicato alla Beata Vergine che «ha di capitale fiorini cento... per reparatione del medemo». Ricostruita nella seconda metà del Seicento con orientamento radicalmente mutato e con ampio ricorso a pezzi di reimpiego, dell'impianto originale resta il solo campanile.

1664  (parrocchiale intero bene)

Non è più chiesa parrocchiale, la diventa la chiesa della Natività di Maria Vergine.

1708  (rifacimento copertura)

Rifacimento del manto di copertura ad opera di Gio Batta Marvaldi

1787  (realizzazione stucchi)

Vengono realizzati gli stucchi nella Cappella del Carmine ad opera di Lorenzo e Valentino Acquarone di Lucinasco.

1884  (manutenzione copertura)

Lavori al tetto di S. Andrea

1932  (restauro altare maggiore)

Realizzazione di nuovo intonaco e nuovi cornicioni al Sancta Sanctorum e restauro del coro in legno.

1952  (restauro campanile)

Restauro della cuspide del campanile e del tetto della sagrestia, crollate a seguito di un fulmine. Restauro a cura dell’Arch. Edoardo Mazzini e dott. Bruna Ugo.

1973  (rifacimento copertura)

Rifacimento della copertura mediante demolizione della struttura in legno e realizzazione di struttura in c.a. con copertura in pietra.

1985 - 1988 (restauro intero bene)

Intervento di restauro della copertura dell’abside con recupero della struttura in legno e realizzazione di manto in ardesia in sostituzione di quello in pietra; rifacimento degli intonaci interni ed esterni.
Descrizione

In posizione isolata rispetto al paese, è da considerarsi il centro del primitivo nucleo di Aurigo. Il campanile e l'attuale sacrestia dovevano svolgere in principio la funzione di avvistamento e controllo, insieme ad altre torri sparse nella valle, con cui si veniva a creare un complesso sistema difensivo. In epoca barocca, l'edificio religioso è stato ampliato ed adattato. La chiesa, circondata interamente da vigneti, si distingue per le sue esigue dimensioni e la presenza di tracce di affreschi nella zona absidale e sull'altare. L'edificio conserva originari l'arco in pietra del portale nel fianco sinistro e l'abside la cui base rivela i massicci conci squadrati medioevali, per il resto coperti dall'intonaco. Originario fino alla campana è anche il campanile in conci ben squadrati a regolari corsi orizzontali; sul lato di ponente è rimasto l'arco della porta sormontato da quello di una alta e stretta bifora, entrambi ora murati, mentre verso valle la feritoia rivela l'uso anche militare della struttura.
Pianta
Edificio composto da un’aula unica a pianta rettangolare con gli angoli smussati e un presbiterio rettangolare concluso da un’abside semicircolare, è coperta da volta a botte lunettata al centro dell’aula.
Elementi decorativi
Le pareti sono ritmate da un ordine di lesene sormontate da un’alta trabeazione con cornicione aggettante modanato. L’altare settecentesco è in stucco decorato a finto marmo.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in piastrelle ottagonali di ardesia e tozzetti di marmo bianco.
Facciata
La porta di accesso principale è inquadrata da un portale formato da due lesene a sostegno di un architrave policromo, in origine la policromia si estendeva anche alle lesene. Ai lati si aprono due finestrelle quadrate, mentre al di sopra del portale una piccola nicchia doveva in origine ospitare probabilmente la statua della Vergine, al di sopra si apre un’ampia finestra lobata. La facciata è conclusa in alto da un cornicione curvilineo che sembra riprendere il disegno della finestra.
Campanile
Il campanile è coronato da una cuspide piramidale a base quadrata.
Coperture
La copertura a due falde ha il manto in abbadini di ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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