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Poggialto
Aurigo
Albenga - Imperia
chiesa
sussidiaria
San Bernardo
Parrocchia di Natività di Maria Vergine e San Bernardo
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile; Coperture
nessuno
XV sec - XV sec(costruzione intero bene); 1778 - 1783(ricostruzione intero bene); 1837 - 1837(istituzione parrocchia); 1839 - 1887(manutenzione intero bene)
Chiesa di San Bernardo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Bernardo <Poggialto, Aurigo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XV sec  (costruzione intero bene)

Nessun documento è stato possibile rintracciare sul medievale oratorio di San Bernardo costruito di fronte alla torre di Poggialto nel punto in cui la strada oltrepassava il costone, ma è interessante rilevare come già il «Sacro e Vago Giardinello» nella prima metà del Seicento considerasse che “pare antichissimo” ricordando che in esso si trovava una “cappellania amovibile” della famiglia Trucchi e che l’edificio aveva subito restauri all’inizio del XV secolo “come dimostra un’inscrittione di restoratione, posta al corno dell’Evangelio dell’anno 1402”. Della chiesa antica rimane l’acquasantiera e la pala con la Vergine del Rosario, della fine del ‘500 parzialmente manomessa con la rimozione del pannello (o statua) centrale e della predella, ma ancor leggibile nelle linee essenziali delle slanciate colonne corinzie, del cornicione modiglionato, del timpano spezzato e inframmezzato con motivi a cornucopia.

1778 - 1783 (ricostruzione intero bene)

La ricostruzione barocca, assegnata a Filippo Marvaldi, condusse alla realizzazione di uno spazio ampio e luminoso avvicinabile al Santo Stefano di Lucinasco, ma assai più flessuoso ed arricchito, all’esterno, da una facciata marcatamente incurvata mossa da lesene e tagliata in alto da una cornice aggettante a profilo vagamente scampanato. La datazione al 1778, riportata sulla volta dell’edificio, va riferita pur ipoteticamente al termine della fabbrica se non addirittura all’intervento decorativo specifico e comunque non all’inizio dei lavori", il che pare confermato da tracce documentarie indirette risalenti all'ottavo decennio del secolo da cui risulterebbe che «travagli» erano ancora in corso. La chiesa era comunque terminata nel febbraio 1783 quando fu benedetto il nuovo crocifisso ligneo dell’altar maggiore scolpito da mastro Lorenzo Massabò di Porto Maurizio.

1837  (istituzione parrocchia)

Il 28 febbraio 1837 è stata istituita la parrocchia

1839 - 1887 (manutenzione intero bene)

Nuovi interventi ebbero luogo nel secolo successivo a partire dalla data di istituzione della parrocchia": dall’installazione d'una campana fusa nel 1839 da Gio Batta Guido di Ranzo, alla sistemazione del coro ligneo proveniente dalla parrocchiale d’Aurigo nel 1841; dalla benedizione della statua del patrono acquistata a Pieve nel 1844, al collaudo dell’organo di Giuseppe Tomatis ottenuto per trecento lire nel 1845 dal santuario delle Vigne di Caravonica; dall’allogazione della nuova statua della Madonna degli Angeli fatta scolpire nel 1848 da un ignoto artigiano pievese in segno di giubilo per la fine dell'epidemia di vaiolo, ai restauri effettuati alla chiesa in occasione del cinquantenario (ed a causa dei danni provocati dal terremoto) nel 1887.
Descrizione

Per via San Bernardo, a Poggialto – frazione di Aurigo - si raggiunge il sagrato della chiesa omonima barocca in aderenza al volume della canonica. Chiesa ad aula unica con copertura a cupola, conserva all'interno un'acquasantiera medioevale con pietra nera su colonna e la statua lignea della Vergine del Rosario contornata da un bellissimo dossale ligneo di anonimo stuccato e dipinto ad olio. Internamente un ampio cornicione modanato percorre il perimetro dell’aula proseguendo nel presbiterio entrambi scanditi da paraste composite. La facciata con profilo mistilineo è divisa verticalmente in due ordini da un architrave ed orizzontalmente è ritmata da lesene.
Pianta
La pianta è composta da un’aula rettangolare dagli angoli smussati, da un piccolo atrio semicircolare rivolto verso l’interno, da due cappelle semicircolari che si aprono sui lati dell’aula a tutt’altezza e da un profondo presbiterio quadrangolare con abside semicircolare schiacciata. Sul lato destro del presbiterio, a cui è collegato, vi è la sacrestia, composta da due vani voltati a crociera, forse traccia dell’antico edificio.
Elementi decorativi
Le pareti interne sono ritmate da un ordine gigante di paraste composite e controparaste, su cui corre una trabeazione caratterizzata da un alto cornicione modanato aggettante che unifica gli spazi risvoltando anche nel presbiterio. Sull’arco trionfale è affrescata la Gloria di San Bernardo. Sulla parete absidale, ad incorniciare la pala d’altare, vi sono due colonne in marmo nero Portoro con eleganti capitelli corinzi in marmo bianco su alti basamenti con due stemmi abrasi e un architrave con fregio sempre in marmo nero, elementi che facevano parte dell’altare dedicato alla Traslazione di San Verano, appartenente alla famiglia Cepolla e proveniente dalla Cattedrale di Albenga, dove è ancora collocato il paliotto, gli angeli che decoravano il fastigio si trovano invece sull’altare di S. Carlo a Ceriale. L’altare era stato eseguito nel 1622 da Battista ed Andrea Carlone, scultori di origine lombarda operanti a Genova. Scomparso l’antico altare maggiore di stucco, restano invece i due laterali (dedicati al Transito di San Giuseppe ed a Nostra Signora del Rosario) attribuibili con qualche dubbio a maestranze minori gravitanti attorno alla bottega lucinaschese Abbo-Acquarone, mentre per il gradevole corredo pittorico ecclesiale ci si rivolse ad alcune delle botteghe più in auge di Porto e d’Oneglia.
Facciata
La facciata dal profilo mistilineo è caratterizzata dalle ali diagonali rientranti ai lati, leggermente concave, mentre la parte centrale è rettilinea. Nel senso dell’altezza si distinguono due ordini: inferiormente sei lesene e contro lesene composite sorreggono l’architrave che separa i due livelli, al di sopra del quale lesene semplici, prive di capitello vanno a terminare nel cornicione curvilineo. Nelle specchiature ai lati del portale si aprono due nicchie sia nel livello inferiore che in quello superiore, dove al centro, in corrispondenza del portale, vi è una grande finestra ad arco.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in piastrelle cementine bianche e nere posate a scacchiera a 45 gradi.
Campanile
Il campanile a pianta quadrata è decorato lungo le cantonate da costolonature e concluso da una cuspide a bulbo allungato; è posto sul lato destro della chiesa.
Coperture
La copertura a due falde ha manto in tegole marsigliesi con gronde in ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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