Citata nel Sacro e Vago Giardinello, succinto riepilogo delle raggioni delle Chiese e Diocesi di Albenga iniziato dal Vescovo Pier Francesco Costa nel 1624 e completato dal Canonico Paneri.
1842 (citazione sacrestia)
La cappella nasce senza sacrestia, si deduce dal resoconto della visita pastorale del 4 ottobre 1842 del Vescovo Biale Raffaele in cui viene prescritto che “la Cappella di San Pantaleone sia fornita di sacrestia”
1866 - 1888 (costruzione campanile)
Dai libri contabili si deduce che il campanile sia stato aggiunto e sistemato nella seconda metà dell’800; si riportano infatti le voci: “una giornata per forare il campanile” “per una scala nel campanile”
1888 - 1890 (restauro nicchia)
Lavori realizzati nella nicchia di San Pantaleone con indoratura e apposizione della vetrata
1911 (restauro croce)
Restauro della croce dell’altare
1967 (restauro intero bene)
Restauro consistente in rifacimento del tetto, degli intonaci interni e della tinteggiatura
1973 (restauro intero bene)
Lavori di restauro comprendenti: demolizione e rifacimento del tetto in tegole marsigliesi, posa id canali di gronda, restauro della facciata, costruzione di scala di accesso alla chiesa in marmo bianco e apposizione di portale, costruzione del muro di cinta al giardino intorno alla chiesa
1979 (restauro intero bene)
Sono stati eseguiti lavori di manutenzione consistenti in: revisione generale del tetto, canalizzazione delle acque piovane, realizzazione di muro di sostegno al terrapieno sul lato sud, realizzazione di battuto di cemento sul lato nord, sostituzione del portale e della scalinata esterna, rifacimento impianto elettrico per 10 candelieri.
1982 (restauro sacrestia)
Restauro della sacrestia mediante sottofondazione, rifacimento del pavimento in cotto e tinteggiatura dell’intero vano.
2004 (rifacimento impianto elettrico)
Rifacimento dell’impianto elettrico mediante posa di canaline esterne e faretti sulla navata e sul presbiterio
2005 (restauro intero bene)
Con Autorizzazione n. 13283 del 11/05/2005 della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio della Liguria sono stati assentiti i lavori di restauro, risanamento statico e conservativo. I lavori realizzati consistono in: risanamento delle lesioni della volta e stuccatura delle crepe, risanamento degli intonaci interni interessati da fenomeni di umidità, pulizia e consolidamento del pavimento, risanamento dei soppalchi del campanile, manutenzione dell’impianto elettrico mediante posizionamento sotto traccia delle canaline
Descrizione
L'edificio si presenta ad unica navata con abside poligonale e campanile sul lato anteriore destro. La copertura a botte con lunette è completata da cornici e capitelli corinzi. L'abside è affiancata sul lato sinistro dalla sacrestia, avente copertura con volta a padiglione. Sull'ingresso è posto il coro a guisa di soppalco accessibile dal campanile. I prospetti laterali presentano la parte inferiore in pietra a vista e la parte superiore intonacata lasciando intravvedere le chiavi a trattenimento della volta e le buche pontaie a vista; le pareti della sacrestia e del campanile presentano un motivo più complesso costituito da corni e riquadri. La facciata è intonacata.
Pianta
La cappella è composta da un’aula rettangolare coperta da volta a botte lunettata, conclusa da un’abside poligonale. La navata è divisa internamente in tre campate delimitate verticalmente da tre paraste corinzie per lato su cui si impostano gli arconi trasversali che dividono la volta a botte in tre parti uguali. Il presbiterio si innalza rispetto al resto dell’aula mediante due bassi gradini. Dall’abside si accede ad una piccola sacrestia con volta a padiglione.
Elementi decorativi
Le pareti sono ritmate da un ordine di lesene composite sormontate da una trabeazione con fregio decorato da fiori in stucco in corrispondenza delle lesene.
La pala d'altare rappresenta la Madonna col Bambino, S.Lucia e S.Pantaleone; a sinistra della pala troviamo la nicchia con la statua di S.Lucia, a destra S.Teresa del Bambin Gesù.
Arredi
L’altare maggiore settecentesco è in stucco, con tre gradini sormontati da due pilastrini che sostengono l’imponente frontone mistilineo con al centro l’immagine quasi a tutto tondo di Dio Padre benedicente e ai lati due angioletti seduti sulle volute di coronamento. Il coro, antico retaggio del precedente utilizzo ad oratorio, accoglie i seggi in legno non più originari.
Facciata
La facciata intonacata è ornata da due semplici costolonature laterali che proseguono sotto il cornicione che segue il profilo del tetto a due falde. Il portale non risulta perfettamente in asse e presenta piedritti ed architrave in marmo ed una semplice porta in legno; ai lati si trovano due piccole bucature quadrate con grate in ferro. In prossimità del cornicione, al centro del prospetto, si apre una bucatura con la parte superiore a serliana.
Campanile
Il piccolo campaniletto a base quadrata è stato integrato nella chiesa, restringendone così l’aula all’ingresso sul lato destro; la cella campanaria è aperta sui quattro lati da monofore ed il cupolino ha il manto in scandole di ardesia. All’interno sono presenti piccoli soppalchi in legno collegati da scale a pioli che permettono di raggiungere la cella campanaria.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre ottagonali di ardesia e tozzetti di marmo bianco; il sagrato è in acciottolato e luserna realizzato negli anni ‘90
Coperture
La copertura è a due falde con struttura portante in legno e manto in tegole marsigliesi.