chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Aquila Di Arroscia Albenga - Imperia oratorio sussidiario Santa Caterina d'Alessandria Parrocchia di Santa Reparata Pianta; Elementi decorativi; Arredi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture nessuno 1503 - 1503(citazione intero bene); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1624 - 1653(citazione intero bene); 1985 - 1985(restauro intero bene)
Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria <Aquila d'Arroscia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1503 (citazione intero bene)
Esistenza dell’Oratorio comprovata nel Sacro e Vago Giardinello
1585 - 1586 (citazione intero bene)
Citazione nella visita apostolica di Nicolò Mascardi Vescovo di Mariana e Accia alla Diocesi di Albenga: è citata la Confraternita dei Disciplinati, confraternita legata al culto di Santa Caterina Vergine e Martire.
1624 - 1653 (citazione intero bene)
Nel Sacro e Vago Giardinello, succinto riepilogo delle raggioni delle Chiese e Diocesi di Albenga iniziato dal Vescovo Pier Francesco Costa nel 1624 e completato dal Canonico Paneri; quest’ultimo così descrive la chiesa detta dei Disciplinati: “L’Oratotrio de Disciplinanti sotto titolo di Santa Catarina Vergine, e Martire, è mantenuto d’elemosina et ha di capitale lire dieci (…). L’anno 1503 a 28 Dicembre il signor Bartolomeo Doleo Antonio, nel suo testamento (…) lasciò 30 lire alli Disciplinanti di Santa Catarina, con obbligo ogni settimana far celebrare una messa (…). L’anno 1572 a 15 Gennaro, il signor Andrea Doleo, lascio alli Disciplinanti lire 25 (…). L’anno 1631 a 2 Decembre, il signor Francesco Costa, per suo testamento, (…), lasciò un rubbo d’olio da usarsi nelle lampade della Chiesa e dell’Oratorio de Disciplinanti”
1985 (restauro intero bene)
Lavori di restauro comprendenti: il rifacimento totale del manto di copertura con sostituzione di piccola e grossa orditura lignea, la posa in opera di nuove gronde e pluviali, il rifacimento di intonaco interno e tinteggiatura, il ripristino di intonaco esterno: in occasione dei lavori l’Ufficio della Soprintendenza aveva suggerito di riutilizzare le “ciappe” di ardesia recuperate dallo smontaggio della copertura.
Descrizione
L’Oratorio di Santa Caterina, risalente al secolo XV-XVI, rappresenta un interessante esempio di edificio religioso del ponente ligure, particolarmente significativo anche dal punto di vista storico per la comunità del paese stesso. Si trova nella piazza della parrocchiale di Aquila d’Arroscia, e risulta essere stato edificato prima dell’attuale chiesa di Santa Reparata, realizzata nel 1625 in stile barocco. L’oratorio è costruito su un alto basamento ed è addossato ad un altro edificio (sede del vecchio municipio del paese) con cui condivide il tetto a capanna: la facciata è caratterizzata dall’alta scalinata mistilinea formata da 11 gradini.
Pianta
L’edificio è caratterizzato da una semplice pianta rettangolare ad unica navata che si conclude, nella parte adibita a presbiterio, in un’abside anch’essa rettangolare, seppur leggermente più stretta, marcata da un arco trionfale a soffitto e da un gradino a pavimento. La volta a botte s’imposta su un cornicione, che corre lungo l’intero perimetro della chiesa, ed è arricchita da vele, poste simmetricamente sull’asse longitudinale dell’aula, mentre solo sul lato destro si trovano le finestre che danno luce all’interno.
Elementi decorativi
L’interno è molto sobrio e privo di decorazioni a stucco a parte un cornicione dentellato che corre lungo l’imposta della volta: unica nota di colore il cornicione parzialmente tinteggiato di colore giallo e le lesene e di colore celeste.
Arredi
Sulla parete di fondo dell’abside è presente un altare in muratura decorato a stucco e marmorino sormontato da un quadro dedicato alla Santa Patrona ai piedi della Vergine Maria e del Bambino Gesù. In corrispondenza dell’altare, sopra al cornicione, vi è una bucatura trilobata tamponata che si contrappone a quella presente sulla facciata principale. Nella zona absidale, sopraelevata da un gradino rispetto al resto dell’aula, si trova il coro ligneo, mentre sulla parete interna opposta, in corrispondenza della facciata principale, si trovano alcuni scalmi lignei che affiancano il portone di ingresso.
Facciata
Esternamente la chiesa rispecchia l’interno, con un aspetto molto semplice e una facciata intonacata avente un portone d’ingresso privo di decorazioni ed un’alta bucatura centrale quadrilobata. Le pareti rivolte ad ovest e a nord sono addossate ad un’altra costruzione con cui l’Oratorio ha in comune la copertura a capanna: la parete est possiede un doppio ordine di bucature sovrapposte. Il basamento è lasciato grezzo mentre la parte superiore delle facciate è intonacata e tinteggiata con color ocra
Campanile
Un piccolo campanile a vela è posto al di sopra del tetto
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in stile genovese, realizzato con piastrelle ottagonali di ardesia e tozzetti di marmo bianco
Coperture
La copertura è condivisa con l’edificio addossato alla chiesa ed è realizzata con manto in abbadini di ardesia