chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Andora Albenga - Imperia chiesa parrocchiale San Pietro Parrocchia di San Pietro Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture altare - aggiunta arredo (1980) 1498 - 1498(legato intero bene); XVI sec - XVI sec(costruzione intero bene); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1592 - 1592(manutenzione intero bene); 1725 - 1725(elevazione parrocchia); 1794 - 1794(recinzione fonte battesimale); 1834 - 1834(rifacimento campanile); 1880 - 1880(restauro intero bene); 1947 - 1947(ristrutturazione intero bene); 1973 - 1973(danneggiamento intero bene); 1985 - 1985(rifacimento copertura); 1995 - 2006(restauro intero bene)
Chiesa di San Pietro
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Pietro <Andora>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1498 (legato intero bene)
Il legato più antico di cui si ha notizia, relativo a dei ceri da accendersi davanti all’altare della Beata Vergine Maria.
XVI sec (costruzione intero bene)
La chiesa è stata costruita probabilmente nel corso del '400; assume la pianta attuale a fine '500 nella prima metà del '600 viene già descritta a tre navate, separate da colonne in materia.
1585 - 1586 (citazione intero bene)
Il visitatore apostolico elenca una lunga serie di prescrizioni: "Se possibile, venga la chiesa ampliata sotto la guida di un architetto. Si dipinga l’immagine di S. Pietro sopra la porta. Essendo la sacristia troppo angusta, umida ed oscura, si ordina venga ampliata ovviando anche agli altri difetti, entro un anno sotto pena di scudi 50 da versarsi in caso di inadempienza dagli uomini della comunità a beneficio della chiesa. Il parroco emetta quanto prima la professione di fede nelle mani del rev.mo Vescovo Ordinario".
1592 (manutenzione intero bene)
20 ottobre 1592 La data, riportata da Paneri nel "Sacro e Vago Giardinello", era inscritta sopra l’ingresso principale, al di sotto della raffigurazione di San Pietro. Potrebbe rappresentare la data conclusiva dei lavori prescritti da Mascardi.
1725 (elevazione parrocchia)
L'8 febbraio 1725 la chiesa di San Pietro viene elevata a chiesa parrocchiale.
1794 (recinzione fonte battesimale)
Il vescovo Maggiolo in visita prescrive di chiudere l'area del fonte battesimale con una cancellata.
1834 (rifacimento campanile)
Viene rifatto il campanile.
1880 (restauro intero bene)
La data apposta in facciata sembra celebrare un intervento di restauro non documentato.
1947 (ristrutturazione intero bene)
Il Genio Civile cura la riparazione dei danni di guerra subiti dalla chiesa, gestendo il rifacimento di quattro finestre e la copertura della sacrestia.
1973 (danneggiamento intero bene)
I movimenti sismici del 1972 infliggono alla chiesa danni importanti: crepe nella sacrestia e nella torre campanaria, distacco degli intonaci interni della chiesa e dissesto della copertura. Nel corso del 1973 si provvede al rifacimento copertura, alla ripresa dell'intonaco esterno della torre campanaria e al restauro delle cornici della torre e sulla facciata.
1985 (rifacimento copertura)
La parrocchia provvede al rifacimento del tetto con sostituzione delle orditure e posa del manto in tegole olandesi sopra la navata sinistra.
1995 - 2006 (restauro intero bene)
Viene redatto un progetto di restauro conservativo del campanile, che comporta la demolizione totale della copertura, il restauro della sommità della cupola con basamento, sfera, croce e bandiera, e il rifacimento di intonaci e della tinteggiatura. Il progetto riceve l'autorizzazione della Soprintendenza il 3 gennaio del 1996. I lotti di interventi arrivano alla conclusione nel 2006.
Descrizione
La chiesa di San Pietro sorge in una zona rurale nel territorio comunale di Andora (SV). La parrocchiale è situata nel fondovalle del Merula, sulla sponda sinistra del torrente, a breve distanza dal corso d'acqua. Il paesaggio agricolo è stato mutato profondamente dalla costruzione dell'autostrada e delle costruzioni della zona artigianale nelle vicinanze, ma è ancora leggibile attorno alla chiesa la trama dei possedimenti terrieri e della viabilità storica a valle della borgata Metta. L'edificio è composto da un corpo rettangolare che contiene le tre navate dell'aula, dal quale a oriente fuoriesce l'abside semicircolare; posteriormente, a sinistra, è addossata la sacrestia. Le murature esterne si presentano intonacate e tinteggiate. L'ingresso è preceduto da un ampio sagrato con acciottolato datato 1751. All'interno le navate sono separate da pilastri, uniti fra loro longitudinalmente da arcate a tutto sesto. Nelle pareti laterali si aprono quattro cappelle. Sopra l'ingresso è allestita la tribuna dell'organo, sulla sinistra è collocato un pulpito cinquecentesco. Nelle unghiature della volta si aprono tre lunette per fianco; tre bucature trilobate erano state ricavate anche attraverso il perimetro curvo dell'abside. Il presbiterio è separato dall'aula da due scalini e da una balaustra.
Pianta
L’edificio ha impianto basilicale a tre navate, concluso da un presbiterio quadrangolare con abside semicircolare. Il presbiterio è coperto da una volta a vela, mentre la navata centrale ha una volta a botte lunettata e le navate laterali sono divise in campate con volte a crociera.
Elementi decorativi
La navata maggiore è unita al presbiterio da una trabeazione risvoltata anche in controfacciata e impostata su lesene composite nel presbiterio e ioniche nell’aula. L’interno è riccamente ornato con pitture, raffiguranti nella volta della navata principale la gloria di S. Pietro. Il pulpito ottagonale del 1613 è in pietra nera bordata d’oro, tre delle lastre rettangolari che formano la balconata sono decorate a bassorilievo, vi sono raffigurati: la Madonna della Misericordia, San Pietro e San Michele Arcangelo.
Facciata
La facciata presenta due ordini di lesene, corinzie nella parte inferiore, ioniche in quella superiore, separate da una trabeazione decorata da cherubini a bassorilievo. L’ordine superiore si sviluppa solamente nella parte centrale della facciata, incorniciando la finestra a mezzaluna e il medaglione con i simboli di San Pietro. Tre statue in stucco ornano il fastigio mistilineo centrale e le ali tronche: al centro vi è San Pietro, ai lati San Paolo e San Luca. L’ordine inferiore al centro ha un cartiglio con la data 1880 e la scritta “Dom. tu es Petrus”, relativa probabilmente ad un restauro. Sopra il semplice ingresso principale, profilato in marmo bianco come i due laterali, vi è un’incisione che riporta la data dell'utlimo restauro (2006).
Campanile
L'alto campanile, in posizione posteriore a destra rispetto alla chiesa, è caratterizzato da due stili differenti. Una base più massiccia, a pianta quadrata, intonacata e priva di decorazioni, emerge con due piani dal livello delle coperture della chiesa. La parte superiore del fusto è un articolato rifacimento in stile neobarocco, decorato con lesene agli angoli e diviso in sue settori da una cornice marcapiano. Alla sommità un tamburo a pianta circolare con volute angolari regge un cupolotto a cipolla.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula ha un pavimento in lastre di marmo quadrate bianche e scure, mentre nel presbiterio si conserva un pavimento "alla genovese" con ottagoni di ardesia e tozzetti di marmo bianco.
Coperture
I tetti hanno il manto coperto di tegole olandesi.