10 agosto 1616: Si inizia la costruzione della nuova chiesa, sul sedime di un precedente oratorio.
1634 (benedizione intero bene)
Il 9 giugno 1634 viene benedetta la nuova costruzione, e l'11 giugno vi viene celebrata la prima Santa Messa.
1666 (erezione a parrocchia intero bene)
L'oratorio della Trinità diviene parrocchia, a seguito del distacco dalla matrice San Giovanni Battista.
1773 - 1777 (danneggiamenti intero bene)
Il maltempo fa crollare la cupola del campanile e distrugge le vetrate della chiesa. La comunità di Rollo non riesce a condurre immediati lavori di restauro. La chiesa è in pessime condizioni e, nel campanile scoperchiato, si rompe la “campana piccola”.
1777 - 1780 (restauro intero bene)
Sono in corso i lavori per rimettere in sesto l'edificio: il cantiere comporta il rifacimento del tetto “sopra il coro della chiesa” e la “ristorazione” del campanile; le attrezzature e i materiali non utilizzati vengono progressivamente rivenduti.
1783 (manutenzione copertura)
Viene svolta una manutenzione del tetto della chiesa “in abbadini”; i lavori proseguono all'interno, con la “ristorazione” di due altari laterali, e con la ridipintura delle ancone di San Giuseppe e della Concezione, sull'altare del Rosario.
1797 (manutenzione copertura)
Nel libro della fabbriceria viene annotata un'ulteriore manutenzione del tetto.
1798 (manutenzione intero bene)
Probabilmente a seguito degli eventi bellici e del passaggio di truppe, si rende necessario intonacare e imbiancare la chiesa e intervenire nuovamente sul tetto e sulla facciata.
1884 (manutenzione intero bene)
La chiesa è interessata da lavori vari, come il rifacimento del pavimento e la coloritura degli interni e degli esterni.
1885 (manutenzione campanile)
Viene reintonacato il “primo piano” del campanile.
1886 (danneggiamento copertura)
L'“alluvione di san Martino” abbatte i tetti della chiesa e dell'oratorio della Concezione.
2000 (restauro intero bene)
La Soprintendenza (Aut. del 15.02.2000) autorizza lavori di restauro delle facciate e del campanile della chiesa. I lavori giungono al collaudo nel 2005. I lavori hanno comportato: intirantura delle pareti e della cupola, consolidamento del cupolino, sostituzione del manto di copertura, rifacimento degli intonaci esterni, restauro delle modanature e delle cornici, restauro delle partiture decorate.
2009 (restauro intero bene)
Nuova autorizzazione della Soprintendenza (Aut. del 22.04.2009) per lavori di restauro all'interno (intonaci e stucco) e all'esterno (intonaci e serramenti). I lavori vengono conclusi nel 2011, e hanno comportato anche il restauro degli affreschi sugli altari laterali e la riparazione di alcune fessurazioni nella volta dell'abside.
Descrizione
Il borgo di Rollo è situato sul versante collinare della sponda orografica destra del torrente Merula, nel Comune di Andora. Insediamento a carattere tipicamente agricolo, è disposto secondo le curve di livello del pendio. Il nucleo dove si trovano chiesa e oratorio è quello più densamente abitato; due centri minori in parziale abbandono sono posti a quota più alta. La chiesa è posta sul crinale, immediatamente a valle del castello; dallo spiazzo alle spalle dell'abside si gode uno splendido panorama sulla linea costiera e sulla bassa valle di Andora. La facciata si apre su un sagrato rettangolare fronteggiato da un palazzotto di grande qualità architettonica. La chiesa ha mantenuto l’aspetto che già la caratterizzava nel Seicento, così come viene descritta nel “Sacro e Vago Giardinello”: “ad un vaso, capace di numerose anime, con il choro ottagonale, con facciata a ponente”. L’edificio è composto, infatti, da un’aula rettangolare conclusa da un presbiterio poligonale; nell’aula si aprono quattro cappelle laterali, due per parte. E' chiesa parrocchiale dal 1666, anno del distacco dalla chiesa matrice di S. Giovanni Battista di Andora.
Pianta
La chiesa si presenta con una navata singola, conclusa da un’abside a pianta poligonale. I vani sono entrambi coperti da volte a botte.
Elementi decorativi
L’interno è decorato da stucchi, le pareti sono ritmate da lesene rudentate corinzie che sorreggono la trabeazione decorata a dentelli, risvoltata anche nell’abside. Costolonature proseguono nel catino absidale il disegno delle sottostanti lesene, terminando in un medaglione centrale. Di particolar pregio è l’altare maggiore in marmi policromi intarsiati, con la mensa a sarcofago e tre gradini semicircolari sorretti da due telamoni a cherubino, due cherubini decorano anche l’estremità dell’ultimo gradino. Il tabernacolo, ornato ai lati da due piccole colonne tortili rosse, sorregge il tronetto, composto da un baldacchino di “velo” di marmo bianco tenuto aperto da due angioletti.
Facciata
La facciata ha un profilo a capanna, con una finestra a lunetta nella parte alta e un piccolissimo rosone sotto al colmo del tetto. L’ingresso è ornato solamente da un architrave in pietra nera recante al centro il monogramma di Cristo.
Campanile
Il campanile a pianta quadrata è suddiviso in quattro livelli, separati da cornici marcapiano e ornati sugli spigoli da costolonature, gli ultimi due presentano monofore con archi a tutto sesto. Al di sopra vi è un tamburo a base circolare, collegato da volute ai quattro pinnacoli angolari; una cuspide a cipolla chiude la composizione.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre di ardesia e tozzetti di marmo.
Coperture
La copertura a capanna ha il manto in lastre di ardesia.