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San Fedele
Albenga
Albenga - Imperia
chiesa
parrocchiale
Santi Simone e Giuda
Parrocchia di Santi Simone e Giuda
Pianta; Preesistenze; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Facciata; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile
altare - aggiunta arredo (1976)
XII secolo - XIII(costruzione intero bene); 1404 - 1404(ampliamento e consolidamento della chiesa intero bene); 1779 - 1779(realizzazione della volta a botte intonacata della interni); 1837 - 1837(costruzione della sacrestia interni); 1963 - 1963(restauro interni); 2010 - 2010(restauro facciata)
Chiesa dei Santi Simone e Giuda
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Simone e Giuda <San Fedele, Albenga>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XII secolo - XIII (costruzione intero bene)

Costruzione della Chiesa del Santi Simone e Giuda

1404  (ampliamento e consolidamento della chiesa intero bene)

Interventi di restauro e consolidamento della struttura

1779  (realizzazione della volta a botte intonacata della interni)

Costruzione e intonacatura della volta a botte che sormonta la navata centrale

1837  (costruzione della sacrestia interni)

Costruzione della sacrestia sul lato orientale della chiesa

1963  (restauro interni)

Distruzione volta a botte intonacata della navata centrale e ricomposizione della volta a capriate

2010  (restauro facciata)

Restauro della facciata e del campanile
Descrizione

L’interno della chiesa mostra tre navate precedute da un atrio corrispondente al perimetro del campanile, collocato al centro della facciata, tuttavia l’interno non risulta perpendicolare alla facciata. Le tre navate sono suddivise da sei pilastri in cotto a base ottagonale che sorreggono archi a sesto acuto terminanti nell’arco trionfale delimitante il presbiterio. Le murature e le parti di alcune colonne sono intonacate, a suggerire l’aspetto dell’interno dell’edificio prima dei restauri del D’Andrade, avvenuti nel primo quarto del Novecento. La navata centrale è coperta da una volta a capriate lignee, quelle laterali mantengono probabilmente le volte a crociera originali, risalenti al XVI secolo. L’interno è concluso da un presbiterio composto da tre absidi quadrate coperte da volte a vela e caratterizzate da una finestra tonda in ciascuna di esse. L’altare maggiore è basilicale. Il registro superiore della zona affrescata della navata destra contiene quattro episodi relativi alla vita di San Giovanni Battista. La facciata è dominata dalla presenza del campanile, caratterizzato da tre ordini di archetti pensili decrescenti nei primi tre piani, da due monofore al secondo livello, da una trifora su colonnine al terzo. Al di sopra è stato collocato un grande orologio, il cui lato superiore è collocato a filo con i davanzali di due grandi monofore affiancate contenenti la cella campanaria; il campanile mostra altre due finestre poste al di sotto del cornicione aggettante, decorato da quattro fiamme agli angoli e culmina in una cuspide ottagonale, restaurata a inizio Novecento. Nella parte inferiore della facciata si aprono tre portali (quello di destra è ora murato). Attualmente solo i due laterali sono decorati da architravi in pietra nera: quello di destra presenta solo il Chrismon al centro, mentre quello di sinistra ha ai lati del monogramma di Cristo la raffigurazione dell’Annunciazione con Dio Padre in alto a sinistra, opera databile al XVI secolo. Il portale maggiore in origine era - come i laterali - in pietra nera e presentava le effigi dei santi titolari e quella del Dio Padre. Datato secondo il Giardinello al 19 febbraio del 1512, è andato perduto nel corso dei secoli: non ne resta che un piccolo frammento con Dio Padre conservato in canonica. Il Sacro e Vago Giardinello riporta la notizia di un annesso cimitero di cui nei secoli si sono perse le tracce.
Pianta
Schema planimetrico a tre navate, caratterizzato dall’annessione dell’Oratorio sul lato sinistro della struttura. Sacrestia posizionata sul lato orientale.
Preesistenze
’attuale chiesa dovrebbe essere sorta su un nucleo longobardo preesistente, risalente al VI secolo. Nei secoli dovrebbe anche essere cambiata la titolatura: la prima dedicazione dovrebbe essere stata proprio a San Fedele, prima di riferirla ai Santi Simone e Giuda
Impianto strutturale
Muratura portante in pietrame intonacato, tinteggiato. Lacerti di affreschi presenti sulle pareti.
Elementi decorativi
L’estremità della navata destra attigua al presbiterio presenta lacerti di affreschi, scoperti in due fasi, la prima traccia nel 1939 e le restanti nella campagna di restauro del 1955-56. L’insieme, che doveva circoscrivere una cappella, probabilmente dedicata a san Giovanni Battista, si presenta di difficile lettura a causa delle lacune. In particolare la parte centrale è stata ampiamente depauperata dalla successiva apertura di una nicchia. Gli affreschi sono attribuibili a due diversi momenti: un brano con due figure di santi, in basso a destra, è databile alla fine del XV secolo, mentre la restante decorazione viene data ai primi anni del XVI secolo. Le raffigurazioni sono divise in due registri: quello superiore, contenente quattro episodi delle Storie del Battista, e quello inferiore, diviso da un decoro a drappo, che si presenta di difficile lettura a causa delle lacune. Da sinistra verso destra, i riquadri del primo registro contengono le seguenti scene: La Visitazione; La nascita di Giovanni, l’imposizione del nome e la danza di Salomé, Il martirio di Giovanni. All’interno del secondo sono visibili due sfondi cittadini e sulla sinistra un disciplinante inginocchiato con in mano una croce astile recante un vessillo con un’invocazione mariana. La decorazione termina in alto con la raffigurazione dell’Arma Christi entro uno stemma.
Elementi decorativi
In capo alla navata sinistra, in prossimità della porta della sacrestia si trova un tabernacolo in ardesia a muro lavorato a bassorilievo eseguito da un artista locale molto probabilmente nel XVI secolo. L’opera riprende la forma di un arco trionfale le cui lesene con capitelli mistilinei recano due angeli oranti, mentre la nicchia al di sopra della semplice porticina in legno ha la raffigurazione dello Spirito Santo. L’architrave è decorato dalla scritta “+ XRI CORPUS AVE” mentre la cimasa mostra Cristo risorto che emerge dal sepolcro. L’insieme è sorretto da una mensola a cherubino.
Facciata
Facciata caratterizzata dalla singolare posizione centrale del campanile, che attualmente vi risulta inglobato. Questo assetto non è quello originario, ma è il frutto di un avanzamento della facciata, nel secolo XVI, che ha reso il campanile, fino ad allora isolato, parte integrante della struttura odierna.
Coperture
Copertura a capanna, manto in tegole marsigliesi e abbadini in ardesia.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in marmo
Campanile
La facciata è dominata dalla presenza del campanile, caratterizzato da tre ordini di archetti pensili decrescenti nei primi tre piani, da due monofore al secondo livello, da una trifora su colonnine al terzo. Al di sopra è stato collocato un grande orologio, il cui lato superiore è collocato a filo con i davanzali di due grandi monofore affiancate contenenti la cella campanaria; il campanile termina con altre due grandi finestre affiancate poste al di sotto del cornicione aggettante, decorato da quattro fiamme agli angoli e culminante in una cuspide ottagonale restaurata a inizio Novecento. Nel lato verso la chiesa il campanile presenta una trifora come in facciata.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1976)
Posizionamento di mensa in pietra
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