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Pedara
Catania
chiesa
parrocchiale
S. CATERINA Alessandrina V. e M.
Parrocchia di Santa Caterina Vergine e Martire
Planimetria; Interni; Prospetti; Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (anni '80 del XX secolo)
1547 - 1693(preesistenze carattere generale); 1693 - 1705(costruzione intero bene); 1926 - 1996(erezione canonica carattere generale)
Basilica di Santa Caterina Alessandrina Vergine e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Basilica di Santa Caterina Alessandrina Vergine e Martire <Pedara>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Caterina Alessandrina
Chiesa di Santa Caterina vergine e martire
S. CATERINA Alessandrina V. e M.
Autore (ruolo)
Lo Coco, Giovanni, Sordo di Aci (autore degli affreschi interni)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

1547 - 1693 (preesistenze carattere generale)

Un primo edificio risulta completato nel 1547, ma nel 1682 venne demolita al fine di realizzarne un cospicuo ampliamento che fu terminato nel 1691. Il terremoto del 1693, però, danneggiò gravemente anche la fabbrica appena terminata.

1693 - 1705 (costruzione intero bene)

L'attuale edificio fu costruito negli anni immediatamente posteriori al sisma del 1693 e terminato nel 1705.

1926 - 1996 (erezione canonica carattere generale)

La chiesa è stata eretta in parrocchia il 21.06.1926 ed elevata a Basilica Pontificia Minore da S.S. Giovanni Paolo II il 16.04.1996
Descrizione

Facciata quadripartita ad un ordine, con torre campanaria sopra il partito laterale sinistro. Spazio interno a prevalente sviluppo longitudinale, con planimetria basilicale a tre navate senza transetto. Volumetria prismatica a pianta rettangolare.
Planimetria
L'edificio si svolge secondo una planimetria basilicale a tre navate senza transetto, con cappelle absidate nelle navate laterali e coro absidato e leggeremente rialzato dal piano dell'aula nella navata maggiore. Annessi al lato sinistro del complesso si trovano la sagrestia e i locali parrocchiali.
Interni
Le navate sono definite da pilastri quadrangolari in stile tuscanico che suddividono lo spazio in sei campate oltre il coro. Sia i pilastri che tutte le altre superficie della chiesa risultano decorate ad affresco dal pittore acese Giovanni Lo Coco (1667-1721) con l'aiuto di una cerchia di allievi. Particolarmente interessanti le scene di vita di S. Giovanni Battista che decorano la volta della navata maggiore e le scene della vita di S. Caterina d'Alessandria nelle pareti del coro e dell'abside. Notevole pure l'altare maggiore tridentino rivestito da motivi decorativi realizzati con marmi mischi.
Prospetti
La monumentale facciata si erge su un ampio basamento gradonato ed è suddivisa in quattro partiti da un ordine di paraste di stile tuscanico realizzate in pietra lavica. Sopra il partito laterale sinistro - di ampiezza minore rispetto agli altri tre - si innalzano gli ulteriori due ordini del campanille che è concluso da una guglia rivestita da tessere ceramiche policrome. Gli altri tre partiti sono conclusi, invece, da una balconata atticale in calcarenite e pietra lavica. Di particolare interesse i portali in pietra lavica scolpita.
Impianto strutturale
Muratura portante in pietra lavica e malta, con manto di copertura in coppi di laterizio su struttura portante lignea.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (anni '80 del XX secolo)
L'altare e l'ambone sono costituiti da strutture lignee. In particolare l'altare è formato da una struttura lignea che nel lato frontale accoglie un antico paliotto.
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