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Salea
Albenga
Albenga - Imperia
oratorio
sussidiario
Santi Filippo e Giacomo
Parrocchia di San Giacomo Maggiore
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
XV sec - XV sec(costruzione intero bene); 1624 - 1635(citazione intero bene); 1811 - 1811(gestione intero bene); 1914 - 1914(manutenzione copertura); 1934 - 1935(manutenzione copertura); 1978 - 1978(ristrutturazione intero bene); 1980 - 1980(danneggiamento intero bene); 2004 - 2004(indagine affreschi); 2023 - 2023(restauro affreschi)
Oratorio dei Santi Filippo e Giacomo
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio dei Santi Filippo e Giacomo <Albenga, Salea>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XV sec  (costruzione intero bene)

Le caratteristiche stilistiche di parte degli affreschi rivelano che almeno parte dell'edificio risale alla fine del Medioevo. Probabilmente la costruzione corrispondeva alla pianta della prima campata attuale.

1624 - 1635 (citazione intero bene)

L'oratorio dedicato a San Giacomo e San Filippo è citato, nel corso della prima metà del '600, nelle descrizioni del "Sacro e Vago Giardinello".

1811  (gestione intero bene)

Nell'archivio parrocchiale sono conservate alcune unità archivistiche di Età contemporanea relative alla gestione della confraternita. La documentazione contabile inizia a partire dal 1811.

1914  (manutenzione copertura)

E' documentato un intervento di riparazione del tetto.

1934 - 1935 (manutenzione copertura)

Si susseguono riparazioni ai tetti dell'oratorio e della sacrestia.

1978  (ristrutturazione intero bene)

L'oratorio subisce lavori di ristrutturazione.

1980  (danneggiamento intero bene)

Ad agosto un violento temporale fa crollare il muro esterno dell'oratorio, che viene riparato a settembre.

2004  (indagine affreschi)

La Soprintendenza autorizza (16 febbraio 2004) l'apertura di alcuni tasselli stratigrafici su cicli pittorici inediti occultati da stratificazioni di scialbo.

2023  (restauro affreschi)

La Soprintendenza cura un intervento di descialbatura della parete di destra, che riporta alla luce un grande affresco cinquecentesco.
Descrizione

L'oratorio dedicato ai Santi Giacomo e Filippo sorge in località Murta, nei pressi della frazione di Salea nel Comune di Albenga (SV). La costruzione, sfiorata lungo il prospetto settentrionale dalla strada comunale che si conclude alla chiesa parrocchiale e al soprastante cimitero, è situata su un versante collinare coperto di oliveti su terrazzamenti a secco, a monte dell'abitato. Le murature esterne si presentano finite al grezzo, ad eccezione della facciata intonacata e tinteggiata. L'edificio è composto, all'interno, da una profonda aula unica, con due bassi scalini che la separano dall'area presbiteriale ugualmente larga e alta. Vi si accede salendo quattro gradini da un ridottissimo sagrato al bordo della strada. Al prospetto meridionale è affiancata la sacrestia. La chiesa è illuminata, oltreché dalle aperture della facciata, dalle finestre che si aprono nelle lunette della volta a botte. La presenza degli scanni lignei contrapposti alle pareti ricorda la funzione di sede confraternale dell'edificio.
Pianta
La chiesa è composta da un’aula rettangolare, con l’area presbiteriale di uguale larghezza. La volta è a botte lunettata.
Elementi decorativi
Paraste doriche ritmano i fianchi dell'aula, seguendo la lunettatura della volta. Sorreggono due segmenti di trabeazione modanata, che percorre solo le ultime campate dell'aula e non risvolta in controfacciata e nell'abside. Uno squadrato altare marmoreo, con due brevi gradini portacandelieri, è sormontato da una possente macchina d'altare in stucchi in stile barocchetto, con coppie di colonne tortili che sorreggono un frontone curvilineo spezzato, decorato da figurine di angeli musicanti ad altorilievo che attorniano una statuetta della Vergine col Bambino. Nella prima campata dell'aula, sulle pareti laterali e in controfacciata, sono emersi affreschi realizzati tra '400 e '500. Tra i soggetti per ora leggibili, una Madonna con Santi in controfacciata e una "cavalcata dei vizi" sulla parete sinistra. L'analisi e la successiva descialbatura della parete di destra, effettuate nel 2023 dalla Soprintendenza, hanno permesso di riportare alla luce una grande scena della crocifissione databile agli inizi del Cinquecento, di scuola ligure.
Facciata
La facciata, liscia, intonacata e tinteggiata in rosa, non presenta decorazioni architettoniche e ha due sole bucature, l'ingresso e, in alto e in asse col portale, una semilunetta. Unica eccezione alla linearità del disegno della facciata, una piccola edicola con copertura a capanna inserita a metà altezza sulla destra dell'ingresso, che protegge un affresco raffigurante la Madonna con Bambino e Santi.
Campanile
Uno stilizzato campaniletto a vela di recente ricostruzione conclude il disegno del prospetto principale esterno. Sorge in linea con la facciata, sopra lo spiovente sinistro.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è composto da piastrelle quadrate bicolori.
Coperture
Il manto della copertura è in tegole marsigliesi e abbadini di ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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