chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Alassio Albenga - Imperia chiesa sussidiaria Carità Parrocchia di Sant'Ambrogio Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture nessuno 1307 - 1310(edificazione intero bene); sec XV - sec XV(decorazione intero bene); sec XVI - sec XVI(realizzazione portale); sec XVII - sec XVII(realizzazione portale); sec XVIII - sec XVIII(realizzazione decorazione); sec XIX - sec XIX(separazione intero bene); sec XX - sec XX(decorazione intero bene); 2012 - 2014(restauro intero bene); 2014 - 2015(restauro intero bene)
Chiesa della Carità
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Carità <Alassio>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1307 - 1310 (edificazione intero bene)
Sorta all’interno delle mura cittadine ed attestata sull’originario percorso matrice del tessuto edilizio ed urbano – oggi comunemente chiamato “Budello” – la Chiesa fu costruita col titolo di S. Maria della Carità tra il 1307 ed il 1310 dagli armatori di Alassio. La chiesa venne realizzata accanto all’Ospizio dei pellegrini “Hospitium Peregrinorum” e fu voluta per la sosta dei tanti pellegrini diretti a Roma in occasione del primo Giubileo indetto da Papa Bonifacio VIII con bolla pontificia datata 22 febbraio 1300. Nel corso di questo secolo in questa chiesa sostò in preghiera San Rocco che dimorò nell’Ospizio durante il suo viaggio da Montpellier, sua città natale, a Roma.
sec XV (decorazione intero bene)
Nel XV secolo venne realizzato il portale centrale (bassorilievo di ardesia) con architrave raffigurante la “Madonna in trono col Bambino circondata dai santi”, e stipiti con figure di angeli alat; allo stesso periodo risale il crocifisso in legno, detto “Santo Cristo della Carità” di antica venerazione locale ed ubicato attualmente sull’altare sinistro.
sec XVI (realizzazione portale)
Nel corso della prima metà del XVI secolo venne realizzato il portale destro (bassorilievo di ardesia) recante ancora figure di Santi con la “Madonna in trono col Bambino” sovrastati dall’iscrizione AVB sull’architrave e stipiti raffiguranti Adelasia a sinistra e Aleramo a destra (fondatori secondo la leggenda della città di Alassio).
sec XVII (realizzazione portale)
Agli inizi del XVII secolo venne realizzato il portale sinistro (bassorilievo di erdesia) recante l’iscrizione misericordiae mater alaxenos tuos, il trigramma bernardino “IHS” e la data 1606. Allo stesso periodo risale la realizzazione e la collocazione dei quadri “Arcangelo Raffaele e Tobiolo” di scuola genovese e “Assunzione di Maria” di Giovanni Maria Ansaldi sulla parete sinistra.
sec XVIII (realizzazione decorazione)
Nel corso del XVIII secolo venne realizzata la statua lignea dell’Assunta opera della scuola di Anton Maria Maragliano posizionata attualmente sull’altare centrale.
sec XIX (separazione intero bene)
Alla fine del XIX secolo la “Fabbriceria della Chiesa del Carmine” vende il limitrofo ospizio, separando di fatto le sorti della chiesa da quelle dell’ospizio che divenne dapprima una colonia marina e successivamente una struttura alberghiera, che oggi in parte si sviluppa anche al di sopra della stessa chiesa.
sec XX (decorazione intero bene)
Nel corso della prima metà del XX secolo venne realizzata la decorazione pittorica delle volte in canniccio, ad opera dei pittori alassini Marco e Traverso.
2012 - 2014 (restauro intero bene)
Con autorizzazione della Soprintendenza il 05/10/2012 sono stati autorizzati i lavori di restauro delle volte in canniccio intonacate e decorate iniziati il 29/10/2012 e terminati il 15/05/2014, realizzati dalla ditta Formento di Finale Ligure. Il restauro è stato realizzato con un metodo comparabile a quello cosiddetto “stacco e strappo” col duplice risultato di bonificare il solaio in legno nascosto e allo stesso tempo conservare la volta in canniccio esistente. È seguito il restauro e l’integrazione pittorica delle decorazioni che prima dell’esecuzione degli Stacchi sono state rilevate e riportate su spolvero.
2014 - 2015 (restauro intero bene)
Con autorizzazione della Soprintendenza il 25/07/2014 e il 15/01/2015 sono stati autorizzati i lavori di restauro delle pareti e dei tre altari in marmo iniziati il 19/01/2015 e terminati il 01/05/2015, realizzati dalla ditta Formento di Finale Ligure. Il restauro ha interessato il consolidamento del supporto murario e dell’intonaco dipinto e le successive operazioni di stuccatura, reintegrazione e protezione superficiale della pellicola pittorica.
Descrizione
La chiesa presenta una pianta rettangolare suddivisa in tre piccole navate di larghezza pressoché uguale, divise da pilastri. Il soffitto è costituito da volte a crociera in canniccio intonacato e decorato ad affresco. Gli altari sono tre posti sulla parete di fondo dietro la quale si trova la sacrestia. La facciata principale su via Vittorio Veneto è rivolta a nord e non presenta alcun motivo decorativo stilistico o decorativo rilevante. Al di sopra della chiesa si trovano alcuni locali di altra proprietà frutto delle rifusioni edilizie avvenute nel corso del XX secolo.
Pianta
La chiesa è composta da un’aula rettangolare di lunghezza pari a ml 12.20 e larghezza di ml 14.80, ha un assetto longitudinale con la parete più lunga posta di fronte ai tre ingressi ed i tre altari collocati sul lato opposto; un’anomalia rispetto alle altre chiese a pianta rettangolare. Le tre navate sono scandite da quattro pilastri che delimitano sei campate coperte da volte a crociera sospese ad un solaio ligneo soprastante. Le tre campate verso gli ingressi hanno pianta quadrata, mentre quelle che includono gli altari hanno pianta rettangolare. Ad ogni navata corrisponde un ingresso, quelli laterali sono decentrati rispetto alla mezzeria della navata.
Elementi decorativi
L’apparato decorativo interno è di epoca barocca; le volte, decorate da pitture ad encausto con la Madonna del Carmelo e la Vergine assunta in cielo, sono sorrette, ai lati degli altari, da lesene con capitelli corinzi dorati, mentre una balaustra in marmo bianco a forma di semicerchio definisce lo spazio dell’altare maggiore. Gli altari in marmi policromi sono sovrastati da nicchie con semicolonne marmoree e capitelli corinzi. Sull’altare maggiore è posta la statua lignea dell’Assunta della scuola di Antonio Maria Maragliano (1664-1741), sull’altare destro la statua della Vergine del Carmelo col Bambino, opera ottocentesca dell’alassino Giuseppe Mascardi e sull’altare sinistro il quattrocentesco Crocifisso ligneo detto Santo Cristo della carità.
Facciata
Esternamente la facciata, compresa tra case e affacciata su una stretta via, si differenzia dalle costruzioni adiacenti per la presenza dei tre portali di accesso, quello centrale leggermente più alto di quelli laterali. Al di sopra si aprono due file di tre finestre l’una, le prime quadrate e le seconde circolari posizionate in asse con la mezzeria delle navate. I tre portali di accesso sono in pietra nera, quello di destra e quello centrale presentano figure di santi in bassorilievo sull’architrave e Cherubini sui montanti. Quello centrale presenta la Madonna con il bambino Gesù e S. Giovanni battista al centro, a sinistra S. Caterina d’Alessandria e S. Giacomo maggiore e in fondo S. Cristoforo, a destra S. Antonio abate, S. Maria Maddalena e un pellegrino, all’estrema destra S. Ambrogio.
Campanile
Sul lato ovest della facciata è collocato un piccolo campanile a base quadrata, coronato da una cuspide piramidale alla cui imposta, per ciascuno spigolo, è presente un pinnacolo.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in marmo bianco con tozzetti neri in ardesia, secondo la tradizione ligure.
Coperture
La copertura è a due falde con manto in tegole marsigliesi.