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edilizia di culto
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Filiano
Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo
chiesa
sussidiaria
San Giuseppe
Parrocchia di Maria Santissima del Rosario
Impianto strutturale; Pianta; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1992)
1830 - 1830(inizio lavori intero bene); 1831 - 1885(completamento intero bene); XX - XX(completamento intero bene); 1922 - 1922(completamento intero bene); 1930 - 1930(completamento intero bene); 1930 - 1930(ristrutturazione intero bene); 1949 - 1949(rifacimento intero bene); 1978 - 1978(restauro intero bene)
Chiesa di San Giuseppe
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giuseppe <Filiano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche

1830  (inizio lavori intero bene)

Le chiesa fu costruita intorno al 1830 grazie alle offerte che avevano consentito di gettare le fondamenta, e con la collaborazione gratuita di mano d’opera di artigiani del posto. Fu edificata in una località, nei pressi della vecchia Chiesa, che ancora oggi il popolo indica con il nome di chiesa vecchia, dedicata fin d'allora alla Madonna del Rosario. Ne era proprietario don Andrea Pace, il primo sacerdote del luogo di cui si hanno notizie, nato ai primi dell'ottocento e morto ad Avigliano circa l'anno 1880.

1831 - 1885 (completamento intero bene)

A quanto si legge in un "diario ed appunti di cronaca della parrocchia di Maria SS. del Rosario in Filiano" redatto dal sac. Alessandro Santoro e conservato nell'archivio parrocchiale, "ci è dato sapere che fu lo stesso sacerdote, don Andrea Pace, ad interessarsi della costruzione della nuova chiesa, obbligando tutti i fedeli che andavano ad ascoltare la Messa di portare una pietra". Fu costruita in parecchie riprese e fu portata a termine dopo molti anni non prima del 1885.

XX  (completamento intero bene)

Nel febbraio del 1905 la chiesa fu elevava a dignità di Vicaria perpetua, con giurisdizione su una serie di frazioni, da mons. Ignazio Monterisi, Ordinario diocesano e nello stesso anno fu eretto il fonte battesimale a spese della società Daziaria di Filiano. Primo Vicario fu il sacerdote Donato Carnevale, proveniente da Ruvo del Monte. Sotto la sua cura, nel primo ventennio del 1900, si ebbe un ulteriore ampliamento della Chiesa, il rivestimento in marmo dell'altare maggiore e la costruzione della sacrestia.

1922  (completamento intero bene)

Nel 1922, Pace Giuseppe, procuratore della Festa del tempo, separò il presbiterio dalla navata con una ringhiera in ferro, come si ricava da una scritta fatta sulla stessa balaustra.

1930  (completamento intero bene)

Nel 1930 fu costruito il campanile con offerte del popolo ed una cospicua somma elargita dalla munificenza del Principe Filippo Andrea Doria Pamphili, signore di Lagopesole; vi furono anche istallate due nuove campane ed un orologio pubblico.

1930  (ristrutturazione intero bene)

Nel terremoto del 23 luglio del 1930, che interessò in un modo tutto particolare la zona del Vulture, con epicentro a Melfi, dove si ebbero ben trecento morti, la Chiesa subì una ampia apertura al centro della volta, che non si riuscì mai a riparare in modo definitivo, nonostante i contributi ricevuti.

1949  (rifacimento intero bene)

Nel gennaio del 1949 il vescovo del tempo S.E. Mons. Augusto Bertazzoni la elevò da Vicaria a parrocchia e in quella occasione fu rifatta la pavimentazione del presbiterio, come risulta da una apposita scritta, ivi collocata.

1978  (restauro intero bene)

Nel 1978 fu oggetto di alcuni lavori di restauro a spese del Comune e si provvide, da parte dei fedeli, anche all'acquisto di una statua di San Giuseppe.
Descrizione

La chiesa di San Giuseppe, già chiesa del Santissimo Rosario fino agli anni '60 del XX secolo, quando venne edificata l'attuale chiesa parrocchiale che ne prese lo stesso nome, si presenta all’esterno con una facciata a due ordini, con timpano superiore, caratterizzata dalla presenza di un portale in pietra e un oculo nel timpano stesso. Al suo interno un'unica navata con il soffitto a volte, sorretto da pilastri. Nell'abside e` collocato l'altare maggiore secondo l'uso pre Concilio dedicato alla Madonna del Rosario. Altri tre altari, in muratura, sono collocati sui due lati della navata e dedicati rispettivamente all'Addolorata, all'Incoronata e a San Giuseppe. Sul presbiterio, leggermente rialzato rispetto al piano di calpestio e` collocato il nuovo altare. Sull'ingresso è presente il ballatoio della cantoria con organo a canne, probabilmente del XVIII secolo, ancora funzionante; inoltre sul lato destro della navata trova collocazione un pulpito in legno. Esternamente sul lato est trova collocazione il campanile con la sola cella campanaria aperta da due monofore su quattro lati. L'area esterna e` a ridosso di piazzale e strada pavimentata adibita alla circolazione pedonale e veicolare.
Impianto strutturale
Edificio in muratura portante continua in pietrame locale intonacato e tinteggiato internamente, mentre esternamente solo la zona del timpano.
Pianta
La pianta rettangolare ad andamento longitudinale disegna una navata unica. Altare opposto all'ingresso dove è presente il ballatoio della cantoria.
Campanile
Campanile a parallelepipedo innestato sulla fiancata destra, con cella campanaria aperta da due monofore su quattro lati, cornicione aggettante modanato. Presente anche un orologio pubblico.
Coperture
Tetto a due falde sull'unica navata e a padiglione sull’area absidale. Copertura di tegole a coppi in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in piastrelle di ceramica risalenti al 1950.
Elementi decorativi
Altari, in muratura, collocati sui due lati della navata e dedicati rispettivamente all'Addolorata, all'Incoronata e a San Giuseppe.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1992)
L'adeguamento liturgico ha previsto l'integrazione dell'area presbiteriale, con l’aggiunta di un altare in marmo davanti l'altare tridentino nel quale si trova la custodia eucaristica; la sede della presidenza e l'ambone sono invece in legno.
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