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Brienza
Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo
chiesa
parrocchiale
Santa Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Impianto strutturale; Pianta; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2012)
XI - XII(inizio lavori intero bene); 1222 - 1222(privilegi intero bene); 1683 - 1683(elezione intero bene); 1761 - 1761(ristrutturazione intero bene); 1857 - 1895(ristrutturazione intero bene); XX - XX(restauro intero bene); 1980 - XX(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Brienza>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche

XI - XII (inizio lavori intero bene)

La chiesa di Santa Maria Assunta fu costruita tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo su tre livelli, a seguito dello sviluppo demografico ed economico del paese. All'epoca si avvertì, infatti, il bisogno di provvedere ad una struttura più capiente rispetto alla chiesa di S. Martino, che continuava a rimanere "la chiesa dei pastori". La si costruì alle falde del castello, in una posizione di prominenza.

1222  (privilegi intero bene)

Sotto il vescovo Ruggiero, nel 1222, fu arricchita di molti privilegi e, nel XII secolo, come si può apprendere da una serie di inventari conservati nell'archivio parrocchiale, possedeva molti beni immobili, che andarono aumentando nel corso dei secoli tanto che fu necessario affiancare all'arciprete altre figure quali un economo (cui era affidata l'amministrazione dei beni), dei difensores (per la difesa dei diritti della chiesa nella contese), dei notari, un cassiere del Sacro Deposito, ecc.; figure e uffici ormai scomparsi da tempo, che testimoniano tuttavia la quantità di beni immobili che la chiesa possedeva e la difficoltà di gestione che essi comportavano.

1683  (elezione intero bene)

Nata come chiesa parrocchiale, nel 1683 fu eletta a Chiesa Madre del paese.

1761  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1761 la chiesa fu interessata da lavori di ristrutturazione e restauro durante i quali fu realizzato l'ingresso monumentale decorato a bassorilievo con immagini di putti.

1857 - 1895 (ristrutturazione intero bene)

Prima del sisma del 1857 la chiesa aveva un campanile con tre campane, due piccole e una grande nel quale era incassato un orologio, provvisto di campana. Il terremoto, tra altri danni, causò il crollo del campanile che non fu più ricostruito dell'originaria altezza, né vi si reimpiantò l'orologio. I lavori di restauro si protrassero per diversi anni e fu riconsacrata soltanto nel 1895.

XX  (restauro intero bene)

La chiesa ha subito, nel corso del 1900, molteplici restauri che hanno determinato molte trasformazioni, soprattutto ornamentali, e la perdita o deturpazione di molte decorazioni; "...Il soffitto in tavolato estrosamente decorato venne abbattuto e sostituito con solaio a tavelloni con intonaco liscio che rimase nudo e bianco; il grande quadro dell'Assunzione su tela del XVIII secolo, fissato al vecchio soffitto, già deturpato dall'umido, in più punti scolorito e privo ormai di vernice, e in più tratti anche strappato, dopo essere stato smontato, è andato completamente perduto..."

1980 - XX (restauro intero bene)

Dopo il terremoto del 1980 la chiesa è stata interessata da ulteriori lavori di ristrutturazione restauro conservativo.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria Assunta si trova su tre livelli e si presenta all'esterno con una facciata a due ordini, con timpano superiore; è caratterizzata dalla presenza di un monumentale portale in pietra lavorata e scolpita con immagini di putti, realizzato da maestranze locali, sul quale è presente un'epigrafe e nicchia con immagine a bassorilievo della Vergine Assunta e due finestre arcuate. L'interno si presenta diviso in tre navate riccamente decorate, l'abside leggermente sopraelevata ed uno spazioso coro circolare. Le arcate che dividono le navate sono ornate da teste di putti e festoni floreali. Un'elegante balaustra in pietra levigata divide il presbiterio dal resto della navata. Su di esso, leggermente rialzato rispetto al piano di calpestio, è collocato l'altare maggiore dedicato alla Vergine Assunta realizzato in legno e stucco con fregi in oro zecchino, pregevolmente dipinto risalente al XVIII secolo. Nelle navate laterali, addossati ai muri perimetrali insistono altri nove altari. Noti di menzione sono due altari: l'altare della Provvidenza, il quinto della navata sinistra, in marmo policromo e l'altare del Santissimo Crocifisso, il sesto della navata destra. Sull'ingresso è collocata la cantoria in legno dipinto, databile alla fine del XVIII, sulla quale era posizionato un organo a canne i cui unici elementi superstiti sono le ante in legno anch'esse finemente decorate. Nel piano inferiore si trova la cripta, cui si accede tramite una scala in pietra, divisa a sua volta in due navate; quella principale presenta un altare policromo in pietra locale lavorata in cui è un dipinto del 1784 raffigurante la Deposizione, opera del Peccheneda, e, nella navata laterale, un altare barocco sovrastato da una nicchia con un busto della Madonna Addolorata; nella navata laterale si può vedere inoltre la botola di tumulazione utilizzata un tempo per le sepolture. Infine vi è un piano seminterrato parzialmente scavato nella roccia. Esternamente sul lato est trova collocazione il campanile con un livello di finestre monofore sui quattro lati. L'area esterna presenta un ampio sagrato pavimentato al quale si accede da una lunga scalinata in pietra che parte dal sottostante dedalo di vicoli che caratterizzano la parte antica del paese.
Impianto strutturale
Edificio in muratura portante continua in pietrame locale intonacato e tinteggiato sia internamente che esternamente. La tinteggiatura esterna presenta un leggero stato di degrado.
Pianta
Schema planimetrico a tre navate con navata centrale conclusa da abside semicircolare. Al livello inferiore è presente una cripta a due navate cui si accede tramite una scala in pietra e un ulteriore piano seminterrato parzialmente scavato nella roccia.
Campanile
Campanile a parallelepipedo innestato sulla fiancata destra, con cella campanaria aperta da quattro monofore, cornicione aggettante.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata centrale, a falda unica sulle due navate laterali e a padiglione sull’area absidale. Copertura di tegole a coppi in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in piastrelle di cotto.
Elementi decorativi
Nelle navate minori, addossati ai muri perimetrali insistono nove altari. Noti di menzione sono due altari: l'altare della Provvidenza, il quinto della navata sinistra, commissionato nel 1729 dal vescovo Antonio Menafra è in marmo policromo e l'altare del Santissimo Crocifisso, il sesto della navata destra, dove prima del sisma del 1980 veniva collocata l'effige del Cristo Crocifisso.
Elementi decorativi
Degno di nota è un reliquiario del XVIII secolo incassato nel muro su un altare della navata sinistra; molto probabilmente esso serviva a conservare le reliquie di alcuni martiri donate a Donna Maria Gesualda, congiunta di don Giacomo Caracciolo, da frate Timoteo Casellio vescovo di Marsico, nel 1635.
Elementi decorativi
Nella navata principale della cripta è presente un altare policromo in pietra locale lavorata sul quale è collocato un dipinto del 1784 raffigurante la Deposizione, opera del Peccheneda.
Elementi decorativi
Altre due tele di Nicola Peccheneda sono presenti all'interno della chiesa; quella della Madonna con Bambino e S. Agostino del 1784 situata nel transetto della navata sinistra e quella con Sant'Antonio Abate, del 1797.
Elementi decorativi
Nella navata laterale della cripta è collocato un altare ligneo del XVII secolo in stile barocco, con colonne tortili e foglie d'acanto avvoltolate e riccamente intarsiato, uno dei più pregevoli della Basilicata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2012)
L'adeguamento liturgico ha previsto l'integrazione dell'area presbiteriale, con l’aggiunta di un altare in marmo con decorazioni davanti l'altare tridentino nel quale si trova la custodia eucaristica e di un ambone e sede della presidenza in legno.
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