chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Teramo Teramo - Atri palazzo vescovile Episcopio Diocesi di Teramo - Atri Pianta; Impianto strutturale; Coperture nessuno 1287 - 1298(storia carattere generale); XV - XIX(storia carattere generale); 1571 - 1571(sopraelevazione intero bene); XVIII - XVIII(storia intero bene); 1738 - 1969(storia intorno); 2000 - 2000(restauro intro bene)
Episcopio
Tipologia e qualificazione
palazzo vescovile
Denominazione
Episcopio <Teramo>
Altre denominazioni
Palazzo Vescovile
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche
1287 - 1298 (storia carattere generale)
Circa la datazione del nucleo originario non esistono testimonianza documentali e iconografiche a sostegno dell'ipotesi che lo vorrebbe coevo della nuova cattedrale dopo la distruzione del vecchio edificio Santa Maria Aprutiensis. Le prime citazioni della sede vescovile si trovano in un atto del 15 gennaio 1287 e in un documento del 17 dicembre 1298.
XV - XIX (storia carattere generale)
Nel XV secolo il palazzo vescovile da "domus" si trasformò in un castello turrito, merlato e fortificato, come testimoniano una descrizione del vescovo Campano e la rappresentazione che ne fa Iacobello del Fiore nel polittico conservato nella cattedrale. Nel tempo l'edificio andò incontro a varie vicissitudini e ampliamenti, aggiunte e sovrapposizioni murarie che ne compromisero la staticità.
1571 (sopraelevazione intero bene)
Nel 1571, per volere del vescovo Giacomo Silverio Piccolomini, fu costruita l'ala sopra il porticato in piazza del Municipio.
XVIII (storia intero bene)
Con l'abbattimento delle fortificazioni e di parte delle torri, l'edificio riacquistò l'esclusiva funzione abitativa.
1738 - 1969 (storia intorno)
Nel 1969 fu rimosso un arco costruito nel 1738 che sorreggeva il passaggio di collegamento tra il vescovato e la cattedrale.
2000 (restauro intro bene)
I problemi di staticità e di razionalizzazione degli spazi interni furono risolti dal restauro voluto dal vescovo Monsignor Nuzzi, realizzato nell'anno nel 2000 dall'impresa Edil Costruzioni su progetto dell'ingegnere Carlo Taraschi.
Descrizione
Il palazzo dell'Episcopio sorge sulla piazza principale della città, a fianco della Cattedrale. Esso si presenta come un isolato a pianta rettangolare con cortile interno. Il prospetto principale ed i fianchi presentano una semplice disposizione a due piani con attività commerciali al piano terra e uffici ed ambienti privati al piano superiore. La facciata presenta un portale a tutto sesto, sormontato da finestre affiancate con archi a a tutto sesto in mattoni. Tracce della struttura medievale si conservano sul prospetto posteriore dove è un porticato con archi ad ogiva con doppia cornice. Sulla muratura che insiste sul loggiato è visibile il passaggio murato dell'arco detto di "Monsignore", che collegava il palazzo alla cattedrale e che fu abbattuto nel 1969. Una scalinata coperta da edicola in laterizio conduce al loggiato al piano superiore, agli uffici e agli ambienti privati. Il loggiato, ripristinato nella sua originaria conformazione durante i lavori fatti realizzare da Mons. Nuzzi presenta tre colonnine tortili con leoni stilofori. Oggi sulle murature si leggono tracce delle antiche strutture come archi a sesto ribassato su colonne in conci di pietra e frammenti architettonici di varia epoca.
Pianta
Pianta rettangolare con cortile centrale.
Impianto strutturale
Impianto strutturale in muratura portante mista in pietra, malta e inserti in laterizio, intonacata.
Coperture
Coperture a capriate lignee e coperture piane nei diversi ambienti.