chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Belfiore
Verona
chiesa
sussidiaria
Madonna della Stra'
Parrocchia della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
1143 - 1143(origini e costruzione intero bene); XIV sec. - XIV sec.(decorazione ad affresco interno); 1497 - 1497(costruzione e collocazione statua della Madonna della Stra’); XVI sec. - XVI sec.(costruzione cappelle laterali); 1592 - 1592(cambio dedicazione carattere generale); 1783 - 1783(restauro intero bene); 1894 - 1894(consolidamento e restauro intero bene); 2004 - 2004(restauro intero bene)
Chiesa della Madonna della Stra'
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna della Stra' <Belfiore>
Altre denominazioni Chiesa di San Michele Arcangelo
Santuario della Madonna della Stra'
Autore (ruolo)
Bonturi, Giuseppe (restauro)
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione)
arte romanica veronese (interno, decorazione ad affresco )
arte gotica (statua, costruzione e collocazione )
architettura rinascimentale (cappelle laterali, costruzione )
architettura neoclassica (restauro )
architettura contemporanea (consolidamento e restauro)
architettura contemporanea (restauro )
Notizie Storiche

1143  (origini e costruzione intero bene)

La chiesa di S. Michele in Belfiore venne costruita nel 1143 per volere di tale sacerdote Ambrogio che ne affidò l’erezione agli architetti Borgo e Malfatto. L’evento è ricordato da una lapide, conservata presso il Museo Lapidario Maffeiano, il cui testo recita: “ANI DOMINI MILESIMO / CENTESIMO QUADRAIESIMO TERCIO. INDICIO / NE SESTA. TEMPORE TEBALDI EPISCOPI / PROPE FESTIUITATEM SANCTI MAR / TINI SACERDOS AMBROSIUS / FUIT AUTOR UIUS OPERIS BORGO / ET MALFATO QUI TUNC ABITABANT / IN UERONENSI CASTO EXISTENTIBUS / MAGISTRIS”.

XIV sec.  (decorazione ad affresco interno)

Nel corso del XIV sec. l’interno dell’edificio venne decorato ad affresco. Di tali decorazioni sono tutt’ora visibili una S. Maria Maddalena, un S. Onofrio, un apostolo e una S. Coronata sui due pilastri in prossimità dell’altare, un vescovo ed un S. Bartolomeo sul secondo pilastro di destra (guardando l’altare) ed una S. Agata e una Vergine con Bambino sul terzo pilastro di sinistra.

1497  (costruzione e collocazione statua della Madonna della Stra’)

La statua lignea della Madonna della Stra’ venne realizzata nel 1493 dallo scultore veronese Giovanni del Zebellana (1457-1504). Ai lati dello sgabello della statua è inciso il seguente testo: “MADON / A DELA CON /PAGNIA / DE PORCI / LE ANO 1497”. Sin da subito grande fu la venerazione per la statua, venerazione che crebbe, per le grazie fatte ai fedeli, dopo la peste del 1630.

XVI sec.  (costruzione cappelle laterali)

Le due cappelle laterali, dedicate a S. Agata e S. Onofrio, vennero edificate nel corso del XVI sec.

1592  (cambio dedicazione carattere generale)

Fino al 1592 nei documenti la chiesa è citata come S. Michele in Porcile (antico nome del paese di Belfiore). Dopo tale data, in virtù della grande devozione per la statua della Vergine, comincia a figurare come Madonna della Stra'.

1783  (restauro intero bene)

Nel 1783 l’edificio, in pessime condizioni statiche, venne restaurato.

1894  (consolidamento e restauro intero bene)

Nel 1894 l’edificio versava in condizioni statiche precarie. In considerazione delle difficoltà economiche del momento si optò per un consolidamento provvisorio. La facciata fu puntellata, vennero applicate catene metalliche alla navata centrale mentre l'abside e la facciata furono legati da cinque spessi tiranti in ferro. Da allora fino al 1905 la chiesa rimase chiusa al culto. L'anno seguente si ripresero i lavori di restauro, sotto la direzione del marchese ing. Alessandro da Lisca. In tale occasione venne demolito e ricostruito il tetto, troppo ammalorato per essere semplicemente restaurato. Venne inoltre raddrizzata la facciata che minacciava di crollare e fu restaurata l’abside. Il pavimento venne abbassato alla quota originaria e furono riportati alla luce alcuni affreschi dipinti sui pilastri e lungo le pareti.

2004  (restauro intero bene)

Risale al 2004 l’intervento di restauro dell’interno e della copertura della chiesa. Progetto a cura degli arch. Daniela Bravi, Lorenza Santolini e Giuseppe Bonturi.
Descrizione

La chiesa di S. Michele in Belfiore venne edificata nel 1143 in stile romanico veronese. Nel 1497 la Confraternita della Beata Vergine fece costruire una statua lignea da collocare in chiesa. Da allora la venerazione per la sacra immagine crebbe sempre di più, fino a portare al cambio di dedicazione della chiesa stessa, che a partire dal 1592 nei documenti viene citata come santuario della Madonna della Stra', in quanto sorge a lato di un'antica strada di epoca romana e poi medievale, chiamata Porcilana. In precarie condizioni statiche, l’edificio venne puntellato nel 1894 per essere poi integralmente restaurato nel 1905 e nel 2004. La chiesa si presenta con facciata a salienti in stile romanico. Orientamento ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate concluse con absidi semicircolari; presbiterio rialzato di tre gradini. Le strutture murarie sono realizzate in conci squadrati di tufo alternati a corsi di mattoni pieni in laterizio e ciottoli di fiume. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura a due falde con travature a vista e manto in coppi di laterizio; presbiterio e absidi sono chiusi da volte in muratura. La pavimentazione della navata è realizzata in lastre di nembro rosato; in breccia rosata quella del presbiterio. Lungo le pareti interne si conservano lacerti di affreschi.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate concluse con absidi emergenti semicircolari, separate da due filari di colonne alternate a pilastri; il presbiterio, rialzato di tre gradini, occupa l’ultima campata della navata centrale e si conclude con l’abside maggiore. Sul fianco settentrionale della chiesa si eleva addossata la massiccia torre campanaria; sul lato opposto dell’edificio insiste un corpo edilizio al cui interno si colloca la sacrestia, in comunicazione diretta con l’aula (navata destra). L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata verso l’ampio sagrato antistante; è presente un ingresso laterale sul fianco meridionale dell’aula (navata sinistra).
Facciata
Facciata a salienti in tipico stile romanico veronese, caratterizzata da fasce orizzontali in mattoncini di laterizio alternati a fasce orizzontali in blocchi squadrati di tufo. Orientamento ad occidente. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, con piedritti in marmo rosso della Valpolicella ed architrave in pietra calcarea bianca della Lessinia. Lo sovrasta un protiro pensile. Sopra il protiro una bifora a tutto sesto illumina l’interno dell’edificio. Il prospetto è chiuso da quattro spioventi in pietra calcarea recanti nel sottogronda una decorazione ad archetti pensili ed una cornicetta a denti di sega.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita da conci squadrati di tufo calcareo con tessitura regolare, alternati a corsi in mattoni pieni di laterizio (parete di facciata) o a filari in ciottoli di fiume disposti a “spina di pesce” (pareti longitudinali della navata maggiore) legati con malta di calce; i setti murari che definiscono la navata centrale sono sostenuti da arcate in blocchi di tufo poggianti su colonne e pilastri in pietra. Sono presenti catene metalliche longitudinali per il rinforzo delle ammorsature delle strutture murarie, e per il collegamento della facciata con la parete corrispondente all’arco trionfale; è presente un tirante trasversale in corrispondenza della linea di imposta dell’arco trionfale. I paramenti murari sono in parte intonacati e tinteggiati, ed in parte con tessitura a vista.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura con travature e capriate (navata centrale) a vista. Il vano del presbiterio è chiuso da una volta a botte in muratura intonacata verso l’intradosso; l’abside maggiore e le due absidiole laterali sono coperte da una semi-calotta sferica in muratura intonacata.
Coperture
Copertura a due falde in corrispondenza della navata centrale con struttura portante composta da capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; copertura ad unico spiovente a chiusura delle navate laterali, sostenuta da falsi puntoni lignei; orditura secondaria realizzata con arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in lastre rettangolari di marmo nembro rosato posate a “spina di pesce”. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato con lastre di breccia rosata.
Prospetti interni
L’ambiente interno, semplice ed austero nell’essenzialità delle linee architettoniche tipiche del romanico veronese, si caratterizza per l’armonia spaziale e l’equilibrio cromatico dei materiali; la doppia infilata di archeggiature su pilastri e colonne che separano le navate, definisce il ritmo dell’asse longitudinale verso il presbiterio; le pareti d’ambito sono intonacate e tinteggiate; si conservano lacerti di affreschi con santi e antiche incisioni; ampie finestrature rettangolari si aprono lungo le pareti d’ambito (navate laterali); strette monofore strombate segnano il registro superiore della parete meridionale della navata centrale.
Prospetti esterni
I prospetti esterni presentano uno sviluppo sobrio e lineare, si articolano lungo i fianchi longitudinali nel doppio registro corrispondente alla divisione interna in navate, intonacati e tinteggiati nel registro inferiore, coronati da una semplice cornice sottogronda a guscia; la parete a salienti del presbiterio e la struttura dell’abside maggiore sono decorate con una teoria di archetti pensili con cornicetta a denti di sega; strette monofore si aprono nelle pareti emergenti semicilindriche delle absidi; lungo il fronte settentrionale l’ingresso laterale con contorni in pietra è sormontato da un timpano sostenuto da volute.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare, fusto massiccio, edificato in blocchetti irregolari di pietra calcarea, tufo e ciottoli di fiume. Cella campanaria ad edicola, caratterizzata da un’apertura a bifora per ciascun lato ed edificata in corsi alternati di laterizio e tufo. Copertura a pigna in laterizio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre e l’inserimento di un altare mobile in legno intagliato rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
Contatta la diocesi