maestranze pugliesi (Realizzazione statua lignea di Santa Chiara)
Notizie Storiche
1006 (Realizzazione Intero Bene)
Dall'epigrafe posta sulla facciata principale della chiesa stessa sappiamo che la chiesa è stata edificata nel 1006, per Gemmato e la famiglia, dai suo figli Riccardo e Guerrisio.
1456 (Ricostruzione Intero bene)
Distrutta dal terremoto del 1456 è stata ricostruita subito dopo, così come è oggi, priva però della torre campanaria (forse posta sul lato destro) sostituita con l'aggiunta di un campaniletto a vela.
XIX sec. (Ristrutturazione Intero bene)
Verso la metà dell'Ottocento, per ospitare il numero crescente dei fedeli, la chiesa fu ampliata arretrando la parete di fondo. E' inoltre elevata l'area presbiteriale, aperte due nicchie e costruito un nuovo altare consacrato nel 1887 dal nuovo vescovo di Ascoli Satriano e Cerignola, monsignor Antonio Sena.
1933 (Ristrutturazione pareti interne)
Nel corso degli anni Trenta un autore locale esegue alcuni affreschi sulle pareti interne della chiesa dal modesto valore artistico. Nella prima arcata è raffigurato San Rocco. Nella seconda arcata è rappresentato il "Transito di San Giuseppe". Nella parete opposto, nella seconda campata è raffigurata "L'Immacolata Concezione col Bambino". questi affreschi si aggiungono quello presente al entro della volta dell'area presbiteriale e che raffigura l'Addolorata sedurta tra S. Tommaso, e San Vito. Al di sotto di questa rappresentazione si legge "A divozione di Michele Vigorita fu Antonio 1933.
1980 (Ristrutturazione Carattere generale)
A seguito del terremoto del 23/11/1980 vengono rimossi l'altare e la statua di San Francesco, posta nella terza campata della parete destra e quello dedicato a Santa Chiara posto nella campata della parete opposta.
Descrizione
La chiesa di San Tommaso Apostolo è l'unica chiesa presente all'interno del centro storico di Candela.
Risalente al 1006, fu costruita per Gemmato e per la famiglia dai suoi figli Riccardo e Guerrisio, come ricorda l'epigrafe sulla parte destra della facciata.
Distrutta dal terremoto del 1456, fu subito ricostruita, privandola della torre campanaria, ma realizzando un campanile a vela.
Una epigrafe narra di un ampliamento della chiesa intorno al 1800, che previde il rialzo del presbiterio di un gradino rispetto alla platea dei fedeli, l'apertura di due nicchie, l'allargamento dell'impianto della chiesa di diversi metri dalla parete terminale, e la costruzione di un nuovo altare.
Nel 1876 il sindaco di Candela donò alla chiesa una campana in bronzo, ancora esistente.
La chiesa presenta al suo interno pareti affrescate da un pittore locale nei primi anni del 1930, di modesto valore artistico. Dello stesso periodo l'affresco sulla volta, raffigurante la Madonna della Addolorata fra i Santi Vito e Tommaso.
Pianta
Impianto planimetrico rettangolare di lunghezza 15ml e larghezza 6,50ml ad unica navata, priva di cappelle.
Elementi decorativi
La chiesa fu arricchita di affreschi nel 1930 lungo le pareti e nel 1933 sull'intradosso della volta.
Sulla parete di sinistra della zona presbiteriale vi è raffigurata Santa Agnese in piedi in aperta campagna.
Sopra l'altare un grande quadro 3x2,17ml raffigura l'incredulità di San Tommaso colto nell'atto di toccare il costato di Gesù.
Al centro della volta è raffigurata con stucco una colomba circondata da quattro affreschi raffiguranti i quattro evangelisti.
Struttura
Struttura verticali: pareti verticali in mattone pieno e "crosta" di pietra, intonacati e decorati con cornici.
Struttura di orizzontamento: unica navata coperta con volta a botte, con unghie laterali.
Nicchie: due ai lati dell'altare sulla parete di fondo.
Cantoria: Sopra l'ingresso alla navata con accesso da una scala a pioli laterale si raggiunge lo spazio dove insiste l'organo.
Scale
Scala a pioli interna in corrispondenza dell'ingresso alla chiesa sul lato sinistro.
Coperture
Copertura a doppia falda sormontata da tegoli del tipo coppi
Facciata principale
Della forma a capanna, costituita da un livello basamentale su cui poggiano quattro gradini di accesso alla chiesa, il portale in pietra locale bianca, sormontato da architrave aggettante, realizzato con blocchetti di pietra di colore differente, rosone centrale in pietra bianca, da cui entra l'unica luce naturale della chiesa, e timpano sommitale aggettante, sostenuto da due lesene poste ai lati della facciata.
La partitura della facciata è in blocchetti di pietra di tonalità cromatica e dimensione variabile.
Due epigrafi a semicerchio sono disposte simmetricamente ai lati del portale ligneo.
Adeguamento liturgico
nessuno
All'interno della piccola chiesa di San Tommaso Apostolo non si riscontrano adeguamenti liturgici riferibili a quanto indicato in occasione del Concilio Vaticano II.