chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Candela Cerignola - Ascoli Satriano chiesa sussidiaria Beata Vergine Maria Incoronata Parrocchia della Purificazione della Beata Vergine Maria Pianta; Preesistenze; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Facciata principale altare - intervento strutturale (1973) 1764 - 1764(Preesitenza Intero Bene); XIX - XIX(completamento Intero Bene); 1970 - 1979(rifacimento Area Presbiteriale)
Chiesa della Beata Vergine Maria Incoronata
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Beata Vergine Maria Incoronata <Candela>
Altre denominazioni
Chiesa di Beata Vergine Maria Incoronata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (Edificazione edificio)
Scuola Napoletana (Statua lignea di Sant'Antonio da Padova)
maestranze pugliesi (Altare al lato del presbiterio)
Notizie Storiche
1764 (Preesitenza Intero Bene)
L'area risulta, fin da epoca antica, interessata dalla presenza di insediamenti umani. In precedenza è verosimile l'ipotesi dell'esistenza di un'abbazia dedicata all'Annunciata nel punto in cui insiste l'attuale chiesa dell'Incoronata. A riprova di questo sembra che l'area fosse nota, precedentemente con il toponimo de "l'Annunziata" appunto. esiste un documento dell'Archivio Diocesano redatto nel 1764 che cita la suddetta abbazia monastero della Santissima Annunziata.
XIX (completamento Intero Bene)
Costruita nel XIX secolo forse in luogo di un cenobio fondato da monaci basiliani nel VIII secolo in fuga dalle persecuzioni iconoclaste in Oriente
1970 - 1979 (rifacimento Area Presbiteriale)
Rifacimento dell'area presbiteriale con la realizzazione di una ringhiera nel 1970, dono di Antonio Bascianelli, sulla rampa di scale che porta dinanzi alla statua della Madonna dell'Incoronata. Sempre negli anni Settanta, è realizzata la mensa in marmo per l'altare maggiore
Descrizione
Chiesa a struttura basilicale a navata unica con quattro cappelle poco profonde su ambo i lati, divise tra loro da paraste a tutta altezza con semicapitello fiorito sommitale.
L'altare principale è posto in chiusura della navata e precede una scalinata simmetrica a doppia rampa che conduce alla nicchia dedicata alla Vergine Madonna della Incoronata.
Si racconta nei testi storici e nella tradizione orale dell'esistenza della chiesa nel 1901, in occasione della prima visita pastorale del Mons. Angelo Struffolini.
Pianta
Impianto planimetrico rettangolare ad una sola navata di larghezza 7,00 ml e lunga 14,00 ml
Preesistenze
VIII sec. d.C. I monaci basiliani eressero un cenobio su un area ricca di grotte preesistenti, corrispondenti all'area di sedime dell'attuale chiesa.
Dall'archivio diocesano emerge un documento noto come beneficio Maffei con cui si narra di una Abazia dedicata all'Annunziata del 1764
Struttura
Strutture verticali: pareti in muratura continua in mattone pieno, detto mattonaccio, posto di piatto, anzicché di taglio, internamente intonacato e rivestita in parte in marmi.
Struttura di orizzontamento: unica navata coperta con solaio piano.
Cappelle laterali quattro per lato, profonde 80cm
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in marmo bicromo
Coperture
Copertura all'estradosso: capriate a doppia falda su cui poggia tavolato e tegoli in cotto
Facciata principale
Mattoni facciavista con paraste ai lati in pietra locale con semplice capitello.
Portale in pietra locale.
Rosone centrale chiuso a vetri privo di altre aperture.
In corrispondenza del timpano una nicchia con all'interno una campana.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1973)
Agli anni Settanta si fa risalire la realizzazione della mensa in marmo dell'altare maggiore.