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Tossicia
Teramo - Atri
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Coperture; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Elementi decorativi
nessuno
1438 - 1438(consacrazione intero bene); XVI - XVI(ampliamento navata sinistra)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Tossicia>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Sinforosa
Chiesa di Santa Maria Assunta (già Santa Sinforosa)
S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche

1438  (consacrazione intero bene)

la chiesa fu consacrata nel 1438

XVI  (ampliamento navata sinistra)

probabilmente la navata sinistra fu aggiunta nel corso di un ampliamento cinquecentesco
Descrizione

La chiesa fu consacrata ne 1438. La facciata d’ingresso ha paramento di pietrame a vista misto, a prevalenza di pietre arrotondate e sarciture di varia materia come mattoni, elementi laterizi, e pietre squadrate. La costruzione in facciata ha sagoma rettangolare con terminazione di falde inclinate. A sinistra di chi osserva è addossato un blocco edilizio che forma una quinta con affaccio sullo spazio antistante la chiesa. L'insieme delle aperture si colloca quindi sulla porzione libera a destra dell'asse di simmetria della sagoma della costruzione. In questa porzione l'insieme di aperture è pressoché centrato nella superficie scoperta disponibile ed è costituito dall'ingresso sovrastato da un trittico di bucature. L'accesso è costituito da un'apertura architravata poggiata agli spigoli su mensole e delimitata da conci rettangolari a posa ritmica. Sull'architrave, lunetta tompagnata realizzata dalla curvatura in semiellisse di una cornice con cherubini alle estremità del diametro. Tracce di apertura tampognata in tangenza alla soglia della bucatura più in alto. Limite destro della facciata cucito da ammorsature di conci lapidei. L’interno è suddiviso in due navate, di cui la principale è più lunga e termina con un’abside semicircolare. L’altra navata, più breve, realizzata in una fase successiva, si interrompe prima dell'arco presbiterale. In corrispondenza dell'accesso tre archi definiscono un endonartece su cui si colloca al livello superiore il coro con organo. ll ritmo interno della nave principale è a-b-a’-b’-c. Ad "a" corrisponde una campata a pianta quadrata coperta da volta a vela con finestra rettangolare nella lunetta sul lato corrispondente all'esterno; sulla porzione muraria cieca poggiano gli altari minori e sul lato opposto le aperture per la nave secondaria. A "b" corrispondono le porzioni murarie di sostegno agli arconi costolonati, poste su ambo i lati e costituite da paraste e parti murarie con nicchie o piccoli altari; "b' " ha la medesima funzione di "b" ma, inquadrando il presbiterio, eccepisce caratterizzandosi con una forma concava e sghemba in pianta e convergente verso l'altare. Tale configurazione genera una sezione di calotta ellissoidale che dirige l'osservatore a focalizzare l'altare. in corrispondenza di "c" è l'altare collocato in una campata terminale a pianta rettangolare coperta da volta a vela; sulla parete fondale simmetrici ovoli sospesi a costringere una nicchia riccamente scolpita.
Pianta
Pianta rettangolare ad andamento longitudinale, ripartita in due navi parallele, la principale che conduce all'altare, la secondaria che si ferma all'altezza di un ipotetico transetto. Il ritmo delle campate della nave maggiore, abbastanza complesso, è quello descritto nello spazio interno: a-b-a'-b'-c, dove "a" ed "a' " sono le campate della nave precedute dallo spazio rettangolare dell'endonartece, “b” e “b' ” le porzioni murarie di sostruzione agli arconi su cui si imposta la copertura, differenti nella forma planimetrica, "c" è la campata presbiteriale a pianta quadrata. Si accede alla nave minore attraverso l'assenza di tamponamento al di sotto degli arconi nelle campate "a" ed "a' ". Ingresso secondario sul muro longitudinale d'ambito a destra di chi osserva l'altare.
Coperture
La costruzione all'interno si copre di una serie di volte: vele nel portico interno diviso in tre campate da due pilastri centrali; vela su pianta quadrata nella prima campata a cominciare dall'ingresso; calotta sulla seconda campata e vele nella campata minore e nello spazio presbiteriale. Al di sopra, copertura su struttura lignea. Manto di copertura in coppi.
Scale
Ingresso principale rialzato di un gradino e quello laterale di due. Presbiterio in rialzo di un gradino. Podio d'altare rialzato da due gradini giustapposti.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è in piastrelle quadrate in cotto con posa diagonale e posa ortogonale sul tappeto centrale e nella nave minore. Sul piano in rialzo del presbiterio, cementine con decoro geometrico e fitomorfo.
Impianto strutturale
L’impianto strutturale è in muratura portante di pietrame a vista misto a prevalenza di pietre arrotondate e sarciture di varia materia come mattoni, elementi laterizi, e pietre squadrate. Cantonali ammorsati. Copertura a capanna su struttura lignea e sistema interno voltato.
Elementi decorativi
Uno dei due portali è sul lato corto ed è ad architrave piano sormontato da una lunetta. Nei punti di attacco dell’architrave con la lunetta sono rimesse in opera due testine scultoree. Sulla chiave d’arco della lunetta è lo stemma degli Orsini, feudatari della Valle Siciliana all’epoca della consacrazione della chiesa. L’altro portale è sul lato maggiore, caratterizzato da un arco carenato policentrico di matrice orientale, lunetta tampognata tra l'arco e l'architrave piano sorretto da paraste con giustapposizioni di colonnine tortili . Sulla chiave d’arco della lunetta è lo stemma di un’altra famiglia gentilizia, mentre sui capitelli che rastremano le colonnine sono due statuette che raffigurano la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. Alla parete posteriore è poggiata una torre campanaria a base quadrangolare. All'interno decori e modanature in rilievo percorrono le strutture voltate. Due gli altari lignei rinascimentali riccamente scolpiti con colonne tortili stemmi e decori.
Adeguamento liturgico

nessuno
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