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San Rocco
Cantiano
Gubbio
chiesa
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia di San Nicolò in Cantiano
Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
nessuno
XVII - XVII(costruzione carattere generale); 1702 - 1702(proprietà carattere generale); 1900 - 1900(ristrutturazione carattere generale); XX - XX(ristrutturazione carattere generale); 1969 - 1969(passaggio di proprietà carattere generale)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <San Rocco, Cantiano>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
Notizie Storiche

XVII  (costruzione carattere generale)

La chiesa venne citata in data 20/12/1634 nel libro delle memorie della comunità del notaio Tommaso Paci, allora segretario comunale. Nel libro si riporta l’anno 1627 come inizio della fabbrica della chiesa, costruita lungo la strada di Pontericcioli, inizialmente era dedicata alla Madonna di Saletto. Nella chiesa crebbe la devozione nei confronti di San Rocco alla fine del ‘600. La chiesa fu costruita per volontà del cantianese Ottavio Benedetti.

1702  (proprietà carattere generale)

Il 4 dicembre del 1702 con atto del Sig. Nicola Bartolucci, gli eredi di Ottavio Benedetti cedettero la cura e la manutenzione della chiesa di San Rocco al Capitolo della Collegiata.

1900  (ristrutturazione carattere generale)

All’inizio del 1900, l’edificio fu scorciato per metterlo in direzione con la via Flaminia.

XX  (ristrutturazione carattere generale)

Verso la fine degli anni ’70 il parroco don Ennio Cacciabovi si interessò per far sistemare la chiesa, chiusa da alcuni anni perché pericolante.

1969  (passaggio di proprietà carattere generale)

Nel 1969 la famiglia Gori, che ne era divenuta proprietaria, cedette nuovamente alla curia vescovile di Gubbio la chiesa che passò sotto la parrocchia di San Nicolò.
Descrizione

La pianta della chiesa è rettangolare a navata unica con abside semicircolare. La copertura della navata è a capanna con capriate, travi e travetti in legno e soprastanti pianelle in laterizio, l’abside invece ha una copertura a semicupola che si imposta su una cornice, la semicupola si interrompe con un'unghiatura in corrispondenza della finestra. La chiesa è costruita interamente in pietra arenaria ricavata dal vicino fiume di Burano. Internamente è completamente intonacata invece all’esterno vi è la pietra faccia a vista. La facciata principale si caratterizza per l’apertura d’ingresso centrale e tre finestre, due ai lati dell’ingresso e una sopra di esso. Queste tre finestre con quella presente nell’abside sono le uniche aperture che consentono alla luce naturale di illuminare l’interno.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in cotto.
Struttura
Pareti verticali in muratura di pietra.
Adeguamento liturgico

nessuno
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