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Castel Volturno
Capua
chiesa
parrocchiale
Sant'Antonio da Padova
Parrocchia di S. Antonio di Padova
Contesto; Facciata; Interno; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Presbiterio; Impianto strutturale; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1980)
1965 - 1965(edificazione intero bene); 1967 - 1967(erezione parrocchiale intero bene); 1972 - 1972(riconoscimento intero bene); 1979 - 1979(restauro conservativo intero bene); 1980 - 1980(adeguamento liturgico intero bene); 1993 - 1993(decorazione interno); 2000 - 2000(restauro conservativo esterno)
Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio da Padova <Castel Volturno>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

1965  (edificazione intero bene)

Ad opera del Consorzio di Bonifica del Basso Volturno fu edificata la chiesa dedicata a S. Antonio di Padova in località Mazzafarro denominata “la risaia” perché posta sotto il livello del fiume Volturno e, pertanto, costantemente allagata.

1967  (erezione parrocchiale intero bene)

La chiesa fu eretta come Parrocchia il 1 luglio 1967 con decreto dell’arcivescovo della Diocesi di Capua, S.E. mons. Tommaso Leonetti.

1972  (riconoscimento intero bene)

La Parrocchia fu civilmente riconosciuta il 28 agosto 1972.

1979  (restauro conservativo intero bene)

Grazie all’interessamento di padre Monticelli fu riparata la copertura della chiesa e sostituiti i pluviali.

1980  (adeguamento liturgico intero bene)

Il presbiterio fu modificato nel 1980 in adeguamento alle nuove norme liturgiche successive al Concilio Vaticano II

1993  (decorazione interno)

Una serie di quadretti, raffiguranti i dodici Apostoli, che portano la firma di R. Laviscio, furono donati alla chiesa nel 1993.

2000  (restauro conservativo esterno)

La chiesa fu sottoposta ad un intervento di restauro conservativo con la riparazione dell'intonaco ammalorato e la tinteggiatura delle pareti interne ed esterne della struttura.
Descrizione

La chiesa dedicata a S. Antonio di Padova fu edificata dal Consorzio di Bonifica del Basso Volturno nell'ambito del progetto di risanamento della zona denominata “la risaia” perché costantemente allagata dalle acque del fiume Volturno. Il tempio è ubicato in località Mazzafarro, una delle zone periferiche di Mondragone, in provincia di Caserta. L'edificio sacro, dalla caratteristica forma a capanna, si apre su un ampio spazio non pavimentato. Due archi a tutto tondo movimentano la facciata ed immettono nel porticato d’ingresso dove si aprono due porte in legno, intagliate a quadroni, che consentono di accedere in chiesa. Una sezione del prospetto è decorata con un rivestimento di pietra viva dai contorni volutamente lasciati irregolari. In una nicchia, scavata nel muro e schermata da semplici vetri, è collocata la statua in gesso dell’Immacolata Concezione. Sul tetto della chiesa, fortemente aggettante, svetta una semplice croce in muratura. Inglobato nella struttura c’è un tozzo e breve campanile in cui sono alloggiate due campane. L’interno è a navata unica, absidata. Nell’ambiente domina il presbiterio posto ad una quota superiore rispetto ai banchi destinati all’assemblea, in quanto poggiato su un gradino parallelepipedo rivestito in marmo. Incassato nella parete di fondo prende posto il tabernacolo con motivo di tempietto in marmo e sportello, in metallo dorato, su cui sono stampati simboli eucaristici. L’abside è decorata con le immagini dei dodici apostoli: quadretti realizzati da R. Laviscio nel 1993. Firmati, invece, da Salinaro sono i quadri alle pareti della navata raffiguranti le Stazioni della Via Crucis. La navata è ben illuminata da numerose finestre a tutto sesto, poste ad elevatissimo livello, con telaio fisso e vetri istoriati.
Contesto
La chiesa di Sant'Antonio da Padova è situata tra il viadotto Bagnane (presso la Domitiana) fino al Volturno e l’inizio del tenimento di Cancello Arnone fino a quello di Mondragone. È una parrocchia tipicamente agricola la cui popolazione risiede nei cosiddetti “poderi”.
Facciata
Un ampio spazio non pavimentato precede la chiesa dalla caratteristica forma a capanna. L’ingresso è sopraelevato di tre gradini rispetto al piano del fondo stradale ed è chiuso da un basso cancello in ferro. La facciata è movimentata da due archi dai contorni aggettanti. A destra di chi guarda con la pietra viva è stato rivestito parte del muro creando, con i suoi contorni irregolari, un gradevole effetto decorativo. Su questo lato del prospetto si apre una nicchia, scavata nel muro e schermata da semplici vetri, in cui è collocata la statua in gesso dell’Immacolata Concezione. Sotto il porticato d’ingresso della chiesa c’è un bassorilievo in gesso che raffigura il Volto di Cristo. All'aula liturgica si accede attraverso due porte d'ingresso in legno. Il tetto della chiesa è a gronda con un cornicione continuo; il vertice ove si chiudono i due spioventi del tetto non è in asse con il baricentro del prospetto ma è spostato di circa 45° verso destra. Sulla sommità dell’edificio sacro svetta una semplice croce in muratura. Un setto murario si erge, sul lato destro della chiesa, con funzione di campanile: nelle monofore sono alloggiate due campane di cui solo una è stata elettrificata.
Interno
L’interno, ad andamento longitudinale, è costituito dalla navata centrale che si conclude con il presbiterio rialzato di due gradini rispetto al piano dell’aula liturgica. Nell’interno domina, sulle pareti perimetrali intonacate e tinteggiate di bianco, la tinta celeste dell’abside. Alle spalle dell’altare è collocata la sede del celebrante in legno con annesse le sedute per gli altri ministri: la posizione del celebrante è posta in evidenza poiché è ad una quota superiore rispetto ai banchi destinati all’assemblea, in quanto poggiata su un gradino parallelepipedo rivestito in marmo. Incassato nella parete di fondo prende posto il tabernacolo con motivo di tempietto in marmo e sportello, in metallo dorato, su cui sono stampati simboli eucaristici. L’abside è decorata con le immagini dei dodici apostoli: quadretti realizzati da R. Laviscio nel 1993. Firmati, invece, da Salinaro sono i quadri alle pareti della navata raffiguranti le Stazioni della Via Crucis. L'aula liturgica è ben illuminata da numerose finestre a tutto sesto, poste ad elevatissimo livello, con telaio fisso e vetri istoriati.
Coperture
Gli spioventi aggettanti della copertura sia della chiesa sia del campanile sono ricoperti da tegole marsigliesi.
Pianta
La chiesa, a pianta rettangolare, ha una sola navata ed abside circolare, con presbiterio rialzato di due gradini.
Pavimenti e pavimentazioni
L’aula è pavimentata con piastrelle quadrate in graniglia tendente al rosso. In marmo chiaro è, invece, il pavimento del presbiterio.
Presbiterio
Lo spazio presbiterale, più elevato rispetto al piano dell'aula, avanza con la sua struttura rettangolare verso la navata e include l'altare collocato in posizione centrale, ben visibile dall’assemblea. Alle spalle dell’altare su un modesto piano accessorio, sopraelevato di due gradini rispetto alla quota del presbiterio, trovano posto la sede del celebrante e gli scanni per gli altri ministri. Sulla parete dell’abside semicircolare è posizionato il Tabernacolo circondato da dipinti che raffigurano i Dodici Apostoli. Lo sovrasta un dipinto di ampie proporzioni firmato da Biagio Natale, un artista locale. Dal soffitto dell’area presbiterale pende una statua del Cristo su croce di legno. Verticalmente alla balaustra a colonnine che, in parte, delimita la zona, vi sono due statue in cartapesta: una raffigura S. Antonio da Padova e l’altra l’Immacolata Concezione. Il presbiterio è illuminato artificialmente da due lampade a sospensione in ferro battuto; la luce naturale, invece, piove da due strette finestre ad arco schermate da semplici vetri.
Impianto strutturale
L’impianto strutturale è in cemento armato e mattoni. L’intera fabbrica è stata, poi, intonacata e tinteggiata di bianco. Nell'interno spicca la tinta celeste dell’abside.
Elementi decorativi
I quadri ad acquerello che arricchiscono l’abside, raffiguranti i dodici Apostoli, portano la firma di R. Laviscio; sempre sulla parte di fondo del presbiterio c’è un quadro di ampie proporzioni opera dell’artista locale Biagio Natale. Altri dodici quadri sono collocati lungo le pareti della navata e rappresentano le Stazioni della Via Crucis: essi sono stati dipinti da Salinaro. Due le statue devozionali presenti in chiesa: una rappresenta S. Antonio da Padova, l’altra l’Immacolata Concezione.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980)
Lo spazio presbiterale è stato modificato ad hoc per adeguare la chiesa alle nuove norme liturgiche postconciliari. Due gradini delimitano lo spazio in cui è collocato l’altare versus populo avente, a destra, il fonte battesimale e, a sinistra, l’ambone in legno. Alle spalle dell’altare, è presente la sede del celebrante in legno con annesse le sedute per gli altri ministri. Sulla parete di fondo prende posto il tabernacolo in cui sono custodite le specie eucaristiche. Il Sacramento della Riconciliazione si amministra in sacrestia.
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