chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Capua Capua chiesa sussidiaria San Giovanni a Corte Parrocchia di Maria SS. Assunta in Cielo Contesto; Facciata; Interno; Elementi decorativi; Pianta; Cripta; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture nessuno IX - IX(edificazione intero bene); XI - XI(ricostruzione intero bene); 1644 - 1644(decorazione interno); XVIII - XVIII(ristrutturazione intero bene); XIX - XIX(restauro intero bene); XX - XX(sistemazione intero bene); 2010 - 2010(restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni a Corte
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Giovanni a Corte <Capua>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
IX (edificazione intero bene)
La fondazione della chiesa, dedicata a San Giovanni Battista, pare voluta dalla regina Teodolinda, risale al IX secolo, come si desume dal capitello, conservato in sacrestia.
XI (ricostruzione intero bene)
Nel corso di un intervento di ristrutturazione della fabbrica, messo in atto nel secolo XI, furono rinvenuti frammenti di una transenna con leoni e la scena di un rito sacro di epoca longobarda. Questi elementi sculturali di arte longobarda sono oggi conservati nel Museo Campano.
1644 (decorazione interno)
La chiesa nel 1644 fu arricchita di una tempera su parete raffigurante “Cristo alla fontana”
XVIII (ristrutturazione intero bene)
Attualmente la chiesa ha veste settecentesca. Infatti, nella metà del secolo XVIII fu ristrutturata e restaurata sia all’interno che all’esterno.
XIX (restauro intero bene)
Un intervento di recupero di elementi sculturali di arte longobarda fu messo in atto alla fine del secolo XIX
XX (sistemazione intero bene)
In seguito al terremoto che interessò la Campania nel 1980 la fabbrica necessitò di urgenti lavori di consolidamento strutturale e di restauro conservativo.
2010 (restauro intero bene)
Nel 2010 l’edificio fu oggetto di lavori di restauro sia all'interno che all'esterno.
Descrizione
La chiesa di San Giovani a corte è parte dell’antica chiesa costruita nel IX secolo di cui è conservato solo il presbiterio. La fondazione della chiesa, dedicata a San Giovanni Battista, pare voluta dalla regina Teodolinda, risale al IX secolo, come si desume dal capitello conservato nella sacrestia. Si tratta di un tipico esempio di ricerca figurativa altomedievale, per la presenza degli stilizzati caulicoli e delle sottili mensole arcuate angolari. L’edificio ha subito nel corso dei secoli molti rimaneggiamenti per cui è difficile leggere le sue stratificazioni; attualmente esso ha veste settecentesca, pur mostrando aspetti del suo assetto originario. In origine l’impianto della chiesa era a navata unica absidata, preceduta da un nartece a tre fornici. Dal nartece - integrato, successivamente, nella navata unica - è stato ricavato l’attuale presbiterio. Al presente la chiesa volge le spalle all'area palaziale; s’ipotizza che il prospetto originario fosse rivolto verso il palazzo dei principi, a sud, e che quindi l’asse ingresso-altare abbia subìto un ribaltamento in seguito ad una successiva trasformazione. La chiesa si articola su due piani: uno a livello stradale e uno ipogeo, dove si rinviene l’elemento più interessante: un bellissimo capitello caratterizzato da due ordini di caulicoli solcati da striature; quelli sottostanti nascono dalla base di archetti a mensola che sostituiscono le foglie angolari. Nella parte inferiore della campana sono scolpite a bassissimo rilievo foglie di palma o foglie e frutti di ulivo copiati dal vero. La facciata ha un ordine composito gigante di quattro lesene, su di un alto basamento, che sorreggono un timpano acuto al di sotto del quale si apre un finestrone. Il portale è privo di ornie ed ha al di sopra un affresco con San Giovanni in una cornice quadrilobata. Nell'interno la parete sinistra presenta delle finte finestre. Nella cripta vi è qualche traccia di affreschi altomedievali. In essa furono trovati elementi sculturali di arte longobarda oggi conservati nel Museo Campano. La sacrestia presenta quattro volte a crociera convergenti sulla colonna centrale sormontata dal capitello di età longobarda.
Contesto
La chiesa “S. Giovanni a corte” - come le altre due chiese ad curtim - aveva funzioni di culto ma anche di “vigilanza” e protezione nei riguardi dei Signori ed era munita di camminamenti sopraelevati che facilitavano la comunicazione con il Sacro Palazzo; costituiva uno spazio protetto, un sistema difensivo atto a cingere la sede dei Principi ove si rispettavano precisi comportamenti. Le tre chiese a Corte hanno la facciata allineata verso il Palazzo e lo circondano a est, ovest e nord. L'area palaziale è oggi definita dal Corso Gran Priorato, dalle vie dei Principi Longobardi e di S. Michele e dal vicolo di S. Giovanni a Corte.
Facciata
La Chiesa di San Giovanni che porta la qualifica "ad curtim" (come quella di San Salvatore e San Michele) presenta una veste settecentesca, rimaneggiata in tempi recenti, anche se permangono aspetti del suo assetto originario. La chiesa presenta una semplice facciata con un portale privo di ornie. All’aula della chiesa si accede da via San Giovanni per mezzo di alcuni gradini attraverso un portale dai tratti barocchi che, probabilmente, s’impostava sull’area della precedente abside. Quattro lesene, poggiate su un alto basamento ed arricchite da capitelli finemente decorati, movimentano la facciata e sostengono il timpano acuto dai profili aggettanti. Impreziosiscono l’esterno della chiesa l’immagine affrescata di S. Giovanni in una cornice quadribolata, sovrastata da un’ampia finestra dai contorni arrotondati e aggettanti; nel timpano si apre un oculo cieco. Chiude il profilo della chiesa una stilizzata croce in ferro. La facciata laterale, liscia, ha tre alte finestre.
Interno
La pianta della chiesa appare ribaltata rispetto a quella originaria, così come si evince dalla presenza della piccola abside della cripta sottostante ove veniva osservato il culto di San Sebastiano le cui reliquie furono traslate nella Cattedrale di Capua. Nell'ipogeo si trova un bellissimo capitello datato secolo XIX. La chiesa non ha più l’abside rivolta ad est, ma la cripta contiene elementi dell’antica struttura, come i resti di un’absidiola e di affreschi altomedievali. Gli importanti frammenti sculturali, ritrovati nella cripta, di grande interesse per la storia della scultura longobarda, conservati oggi nel Museo Campano, appartenevano probabilmente ad una iconostasi presente nella primitiva chiesa superiore. Le finte finestre della parete sinistra costituiscono elementi dell’ornamentazione interna della chiesa. Particolarmente interessante dal punto di vista della spazialità architettonica è la sala ritenuta sacrestia, coperta da quattro volte a crociera convergenti sulla colonna centrale sormontata da un bel capitello in stile.
Elementi decorativi
Degno di menzione è il portale di epoca longobarda. In sacrestia c’è una colonna, datata X secolo, stilisticamente vicina a quelle inserite nel cortile di Palazzo Fieramosca, di chiara matrice longobarda. All'interno, in una nicchia scavata sul lato destro dell'aula liturgica, è conservato un affresco raffigurante Gesù al pozzo, in stile altomedievale. La chiesa ospitava bassorilievi conservati, attualmente, nelle sale medievali del Museo Campano.
Pianta
La pianta della chiesa appare ribaltata rispetto a quella originaria, così come si evince dalla presenza, nella cripta sottostante, di una piccola abside in stile.
Cripta
Sottostante l'aula s’impone la cripta caratterizzata da un ampio salone con soffitto a volta ribassata e dotata di prese d’aria. Nella volta della cripta vi sono poche e illeggibili tracce di affreschi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'intera aula liturgica è in cotto rossiccio.
Coperture
il soffitto è a capriate lignee a vista.
Adeguamento liturgico
nessuno
Non è stato effettuato l’adeguamento della chiesa secondo le indicazioni liturgiche postconciliari.