chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Arnone Cancello ed Arnone Capua chiesa parrocchiale Maria Santissima Assunta in Cielo Parrocchia di Maria SS. Assunta in Cielo Facciata; Interno; Volta; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Campanile; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1992) 1173 - 1173(Costruzione chiesa antica intero bene); 1587 - 1587(Riedificazione intero bene); 1612 - 1612(Restauro interno); 1814 - 1814(arredo interno); 1875 - 1875(arredo interno); 1947 - 1947(ristrutturazione intero bene); 1952 - 1952(arredo esterno); 1955 - 1955(restauro interno); 1955 - 1955(restauro interno); 1998 - 1998(arredo interno); XXI - XXI(tinteggiatura esterno)
Chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo <Arnone, Cancello ed Arnone>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
1173 (Costruzione chiesa antica intero bene)
Nel XII secolo fu eretta una chiesa in onore di Sancta Maria. Il papa Alessandro III ne fa cenno nella bolla del 1173.
1587 (Riedificazione intero bene)
La chiesa fu distrutta dai continui straripamenti del fiume Volturno per cui fu riedificata nel 1587 a spese dei fedeli.
1612 (Restauro interno)
La visita pastorale, compiuta il 2 giugno 1612 dall'arcivescovo di Capua S.E. mons. Antonio Caetani, informa che fu riparato l’altare maggiore sempre con il contributo dei fedeli e, in quell'occasione, fu collocata sull'altare l’immagine della Vergine Assunta.
1814 (arredo interno)
L’altare maggiore, attualmente presente in chiesa, fu fatto costruire nel 1814 dal parroco Francesco Merenda come attesta l’iscrizione posta alla sua sinistra
1875 (arredo interno)
I 7 altari di cui era dotata all'epoca la chiesa furono rimossi nel corso della ristrutturazione dell’edificio sacro messa in atto nel 1875.
1947 (ristrutturazione intero bene)
La seconda guerra mondiale distrusse buona parte della chiesa. Si salvò solo l’altare maggiore. Urgenti e necessari, pertanto, furono i lavori di sistemazione del tempio nel 1947.
1952 (arredo esterno)
La cella campanaria fu dotata di tre campane rifuse dalla ditta Capezzuto nel 1952.
1955 (restauro interno)
Le statue in legno dell’Assunta, di S. Biagio, dell’Immacolata, di S. Antonio, della Madonna del Carmine furono restaurate nel 1955.
1955 (restauro interno)
Intorno al 1955 fu restaurato il dipinto su tavola della Sacra Unzione amministrata alla Vergine morente, oggi collocato sulla parete destra della chiesa.
1998 (arredo interno)
La chiesa fu adeguata alle nuove indicazioni liturgiche postconciliari con l'aggiunta di alcuni arredi sacri.
XXI (tinteggiatura esterno)
La chiesa fu tinteggiata sia all'interno che all'esterno nei primi anni del 2000.
Descrizione
Nel XII secolo fu eretta una chiesa in onore di Sancta Maria nel territorio di Arnone. Il papa Alessandro III ne fa cenno nella bolla del 1173. Distrutta dai continui straripamenti del fiume Volturno, la chiesa fu riedificata intorno al 1587 a spese dei fedeli. Dal 1608 la chiesa era conosciuta con il titolo di Assumption Santissimae M.V., ma già nel 1720, diventata parrocchia, assunse la denominazione di Beatae Mariae Virginis SS. Assumption. L’edificio sacro, con la porta rivolta verso mezzogiorno, confina ad oriente con la strada pubblica e da settentrione ad occidente con i beni di Francesco Nazzaro. La facciata è semplice e lineare nello stile architettonico. Un timpano triangolare, leggermente aggettante, conclude il prospetto su cui svetta una stilizzata croce in pietra naturale. Inglobato nella struttura, a sinistra di chi guarda, c’è il campanile che ospita le campane rifuse dalla ditta Capezzuto nel 1952. All'interno la chiesa ha una sola ampia navata, al principio della quale vi è l’altare maggiore, ornato di finissimo marmo, fatto costruire nel 1814 dal parroco Francesco Merenda come attesta l’iscrizione posta alla sua sinistra. Sull'altare vi sono 2 quadri in posizione laterale rispetto alla nicchia nella quale si trova la statua della Vergine Assunta. In passato vi erano dai 5 ai 7 altari rimossi nel corso della ristrutturazione del tempio avvenuta nel 1875. Le pareti dell’aula presentano tre nicchie per lato contenenti statue devozionali in legno di pregevole fattura.
Facciata
Un ampio e recintato sagrato, sullo stesso piano dell’asse viario, precede l’ingresso principale, ove si può sostare dopo aver presenziato alle funzioni sacre. La facciata è semplice e lineare nello stile architettonico. Quattro paraste, poste su di un basamento di pietra grigia, sono limitate in alto dal cornicione del timpano triangolare, leggermente aggettante, che conclude il prospetto con croce lapidea in sommità. Sulla facciata, al centro del timpano culminale, è installato un grande orologio dal bianco quadrante. La porta in legno massiccio, a due battenti, è sovrastata da un piccolo timpano triangolare a doppia cornice. Si apre sulla fronte della chiesa, quale unico elemento decorativo, un rosone in vetro policromo con saldature a piombo, raffigurante la Vergine Assunta in cielo. Inglobato nella struttura, a sinistra di chi guarda, c’è il campanile che ospita 3 campane rifuse dalla ditta Capezzuto nel 1952.
Interno
Lo spazio interno è generato da un’unica ed ampia navata di forma rettangolare che si conclude nell'abside semicircolare coperta dal catino dalla forma di una semicupola la cui unica decorazione è una colomba in gesso. Questa zona, elevata di due gradini rispetto al piano di calpestio della navata, è occupata quasi interamente dall'altare in marmo commesso. Sulla parete di fondo si ammirano due dipinti e al centro, in una nicchia schermata da vetri, la statua lignea dell’Assunta. Lateralmente all'altare sono collocati due quadri, il più bello raffigura i “Funerali della Madonna” datato sec. XV. Lungo le pareti laterali si aprono nicchie che ospitano statue in legno di pregevole fattura. La linearità della struttura architettonica è movimentata da paraste, tinteggiate a contrasto, che terminano nell'ampia cornice che corre lungo tutto il perimetro della navata. Lungo le pareti sono collocate le stazioni della Via Crucis in metallo argentato montate su piano ligneo. L’illuminazione dell’edificio sacro è assicurata dalla presenza di finestroni, dalla forma ogivale, realizzati lungo le pareti del corpo centrale
Volta
La volta è a vela, affrescata da tre dipinti murali, realizzati con la tecnica della tempera su intonaco, datati 1910, raffiguranti rispettivamente il Santo Vescovo guaritore, la Madonna Assunta, Gesù Bambino che appare a San Francesco d'Assisi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione originaria è stata sostituita con mattonelle di modesta qualità in segato di marmo. Una larga fascia centrale, in marmo chiaro, rompe la monotonia della pavimentazione. In marmo è pavimentata tutta la zona presbiterale.
Impianto strutturale
La muratura portante è in pietra di tufo intonacata e tinteggiata sia all'interno che all'esterno. Coronamento e profili superiori esterni a rilievo.
Campanile
A sinistra di chi guarda si erge il campanile che costituisce parte integrante del corpo di fabbrica per l'impiego della stessa modalità costruttiva e dello stesso stile architettonico. Esso ha una struttura a torre di pianta quadrata; il fusto presenta due monofore, in quella superiore s’intravedono le campane rifuse dalla ditta Capezzuto nel 1952 e consacrate una all'Assunta (la più grande), un’altra a S.Biagio, la terza a S.Stefano. Il campanile, a terminazione piana, porta sulla sommità due diffusori acustici a tromba.
Elementi decorativi
La chiesa Maria SS. Assunta in cielo conserva una statua lignea di S. Biagio che risplende di un doppio onore: il prestigio pontificale e la veste di color rosso, simbolo del martirio. A parte il valore religioso, la statua ha una sua preziosità estetica e storica: l’opera, infatti, risale al XVIII secolo e contiene, in un prezioso reliquiario, alcuni frammenti sacri (“ex ossibus”) di S. Biagio, come attesta il vescovo Tommaso d’Aquino in un documento olografo datato 4 dicembre 1728. Va ricordato altresì il dipinto su tavola che presenta la scena della Sacra Unzione amministrata alla Vergine morente. L’opera è sicuramente una delle più interessanti non solo per le qualità pittoriche ed artistiche, ma anche perché è una delle rare rappresentazioni della scena. Certamente l’autore, ignoto, si è rifatto all’opera della “Dormitio Virginis” attribuita a Silvestro Buono, artista napoletano. Nella chiesa vi sono altri dipinti murali: alcuni realizzati con la tecnica della tempera su intonaco, altri ad olio su tela, tutti del XX secolo. Numerose le statue devozionali in legno o in gesso stampato o in cartapesta modellata. Nella zona d’ingresso è collocata un’acquasantiera del 1950 in marmo scolpito. L’altare dell'Assunta del sec. XVIII ha un pregevole paliotto in marmo policromo scolpito.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1992)
Nel 1998 il tempio fu modificato in osservanza delle norme liturgiche dettate dal Concilio Vaticano II. L’altare più antico fu recuperato ed oggi, nel Tabernacolo, custodisce le specie eucaristiche. Dalle antiche balaustre in marmo, rimosse per l’occasione, sono stati ricavati l'ambone e la nuova mensa eucaristica. Di antica fattura anche il fonte battesimale in pietra naturale sistemato in fondo alla chiesa, vicino alla porta d’ingresso; di prassi, però, viene usato un fonte mobile. Entrando a sinistra vi è la cappella del Corpo di Cristo in cui si amministra il Sacramento della Riconciliazione.