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restauro
adeguamento liturgico
Albori
Vietri sul Mare
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
parrocchiale
S. Margherita V. M.
Parrocchia Santa Margherita Vergine e Martire
Pianta; Facciata; Portico; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Sagrato
presbiterio - aggiunta arredo (1991)
1064 - XV(preesistenze carattere generale); 1359 - 1513(fondazione intero bene); 1503 - 1503(riparazione intero bene); 1608 - 1610(riedificazione intero bene); 1610 - 1610(giurisdizione intero bene); 1620 - 1680(esecuzione affreschi delle coperture); 1697 - 1923(descrizioni intero bene); 1779 - 1779(restauro e acquisti intero bene); 1914 - 1939(interventi e restauri intero bene); 1967 - 1967(restauri intero bene); 1990 - 1991(restauri intero bene)
Chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire <Albori, Vietri sul Mare>
Altre denominazioni Chiesa di S. Margherita
Chiesa di S. Margherita in Albori
Chiesa di S. Margherita V. M.
Chiesa di Santa Margherita di Antiochia
S. Margherita V. M.
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
barocco (programma decorativo)
scuola partenopea (ciclo di affreschi)
barocco (costruzione facciata)
Notizie Storiche

1064 - XV (preesistenze carattere generale)

Nella frazione di Albori, forse in località Fuenti, esisteva una chiesa intitolata Sant'Andrea, di cui si hanno notizie a partire dal 1064 e fino almeno al secolo XV. Gli studiosi sostengono che in data imprecisata, caduta questa chiesa in rovina, si sia pensato di edificarne una nuova, dedicata a Santa Margherita, in un sito diverso, al centro del villaggio di Albori, che stava espandendosi. La chiesa di Sant'Andrea venne così gradualmente abbandonata.

1359 - 1513 (fondazione intero bene)

La prima notizia relativa alla chiesa di Santa Margherita è desunta da un inventario dell'Abate Mainerio di Cava risalente al 1359. All'epoca la chiesa, officiata dallo stesso cappellano di Sant'Andrea, risultava già proprietaria di rendite e fondi. Questa notizia dimostra che la fondazione della chiesa risalga almeno al XIII-XIV secolo e non al periodo 1497-1500 come una precedente storiografia (A. Della Porta) asseriva sulla base di riscontri dai registri dell'abate Arsenio di Cava. La chiesa fu inizialmente sotto la giurisdizione della Badia della Santissima Trinità di Cava per poi passare a quella della nuova diocesi di Cava (1513).

1503  (riparazione intero bene)

Agli inizi del XVI (1503) la chiesa fu sottoposta a riparazione e parziale riedificazione. Allo scopo fu introdotta una tassazione.

1608 - 1610 (riedificazione intero bene)

Nel 1608 gli imprenditori locali Nardo (o Mario) de Ruggero e Mario Fiorillo si impegnarono ad edificare nuovamente la chiesa di Santa Margherita ed il suo campanile, su modello di quelli della vicina Raito. I lavori furono terminati il 26 luglio 1610. Non si conosce la relazione architettonica tra il nuovo edificio e quello precedente.

1610  (giurisdizione intero bene)

Nel 1610 la chiesa fu eretta in parrocchia autonoma dal vescovo mons. C. Lippi, scorporandone il territorio da quello della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Dragonea, su richiesta degli abitanti del borgo. Il provvedimento giurisdizionale fu motivato dalla eccessiva lontananza della frazione di Albori dalla chiesa di Dragonea, dalla crescita della popolazione e dalle nuove disposizioni pastorali del Concilio di Trento. La nuova parrocchia per un certo periodo rimase tributaria della parrocchia di Dragonea.

1620 - 1680 (esecuzione affreschi delle coperture)

Nel corso del secolo XVII fu eseguito il ciclo pittorico, raffigurante soggetti mariani, che ricopre estesamente le volte di copertura. Tale pregevole lavoro fu dapprima attribuito alla scuola naturalista napoletana di Massimo Stanzione o di Francesco Solimena e datato 1670-1680, successivamente è stato, invece, collegato alla scuola manierista napoletana di Belisario Corenzio (1620-1630). Un ulteriore ciclo pittorico riguarda gli affreschi delle arcate della navata centrale, a tema agiografico, databile a fine secolo XVII.

1697 - 1923 (descrizioni intero bene)

Esiste una descrizione della chiesa risalente al 21 luglio 1697, come atto preliminare ad una visita vescovile. Tale descrizione fu effettuata dal parroco e dai governatori della chiesa, con atto notarile. Un tale documento è del tutto singolare. Altre descrizioni risalgono al 1899 e 1923. Quest'ultima, che fu redatta in occasione dell'arrivo del nuovo parroco, parla di recenti restauri e definisce l'edificio sacro "piccolo e grazioso".

1779  (restauro e acquisti intero bene)

Nel 1779 furono eseguiti dei lavori di restauro generali e acquistati alcuni arredi e suppellettili. Per sostenere le relative spese furono alienati alcuni diritti e proprietà della chiesa.

1914 - 1939 (interventi e restauri intero bene)

Grazie al contributo dei fedeli nel 1914 fu rifatto l'altare in marmo, che sostituì quello precedente in muratura. Al termine della Prima Guerra Mondiale, nel 1919, furono eseguiti ulteriori lavori di restauro generale, i cui costi furono affrontati con la vendita di beni mobili appartenenti alla chiesa. Durante questi lavori fu anche posto in opera un nuovo manto di copertura. Nel 1939 fu restaurato l'altare dell'Immacolata (navata destra).

1967  (restauri intero bene)

Nel 1967 furono realizzati nuovi lavori restaurativi all'interno della chiesa. In particolare, va citata la sostituzione del pavimento originario. Le spese furono sostenute dalla comunità dei fedeli.

1990 - 1991 (restauri intero bene)

Nel periodo 1990-1991 l'edificio è stato sottoposto a generali nuovi interventi di restauro e consolidamento.
Descrizione

La chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire sorge nel centro storico del borgo di Albori, frazione collinare di Vietri sul Mare, e ne rappresenta l'episodio architettonico più emergente. Fa parte di un singolare complesso monumentale includente anche l'oratorio di San Francesco di Paola (che sorge al di sopra della navata sinistra della chiesa), la sacrestia e due torri campanarie. Il contesto è composto dal caratteristico e pittoresco borgo medievale, fatto da una intricata rete di stradine tortuose ed edificazione insolita e stratificata, condizionata da una orografia acclive e sinuosa. La chiesa emerge notevolmente rispetto all'abitato e la sua facciata barocca, caratterizzata da accentuate asimmetrie ed abbondanti decorazioni, si presenta con singolare effetto scenografico alla sommità del borgo, preceduta da un ampio sagrato con scalea monumentale. Anche gli interni mostrano forti anomalie planimetriche che articolano la tipologia longitudinale a tre navate, preceduta da un portico incluso nella facciata. Le navate sono suddivise in campate irregolari e asimmetriche ed ospitano altari laterali in muratura e stucchi decorativi; la navata destra ha forma trapezoidale e presenta le maggiori anomalie con un'atipica suddivisione in quattro campate. Gli ingressi sono tre, uno per ciascuna campata; il presbiterio occupa il sacello absidale di fondo e parte della navata centrale. La sacrestia, a pianta rettangolare, sorge ad angolo tra il sacello absidale e la navata destra. La partitura architettonica della navata centrale è basata su un solo ordine di lesene corinzie, che inquadrano le arcate laterali e reggono una elegante ed articolata trabeazione; al di sopra di questa è impostata la volta a botte lunettata e decorata, che fa da copertura. La navata centrale si innesta nello spazio absidale mediante un arco trionfale decorato. Le navate laterali, che presentano partiti architettonici molto semplificati, hanno coperture a volta a vela (a basi diverse) sulle varie campate. Il corpo del sacello absidale continua in alzata con un singolare volume cilindrico a base ovoidale e copertura piana. In controfacciata è presente la cantoria (che si sviluppa al di sopra del portico esterno), con balaustra in ferro in corrispondenza della navata centrale. La decorazione è molto abbondante e ricopre con estesi e pregevoli affreschi tutte le coperture, con la presenza di notevoli ornamentazioni in stucco, diffusi per tutte le superfici. La luce naturale giunge dalle pochissime aperture ed è piuttosto scarsa.
Pianta
La chiesa ha pianta a tipologia longitudinale a tre navate, caratterizzata da notevoli asimmetrie e mancante di transetto. La navata centrale è composta da tre campate piuttosto regolari, seguite da un sacello absidale che ospita l'altare maggiore; la navata sinistra si compone di tre campate e di una profonda abside rettangolare che ospita la cappella del Sacro Cuore; la navata destra, invece, ha forma pressoché trapezoidale a ventaglio e presenta, all'ingresso, due campate molto ampie e irregolari, in successione, seguite da due campate affiancate, anch'esse di forma irregolare. Gli ingressi sono tre, relativi alle tre navate, e si aprono sotto il portico che si sviluppa a tre campate dinanzi alla chiesa; l'ingresso centrale è dotato di atrio ligneo interno; quelli laterali si aprono direttamente nelle rispettive navate. Il presbiterio occupa parte dell'ultima campata centrale e il sacello absidale; è rialzato di un gradino ed accoglie il nuovo altare e gli altri poli liturgici; inoltre è in comunicazione, sul lato destro, con la sacrestia e, sul lato sinistro, con la cappella del Sacro Cuore. Nelle navate laterali sono presenti varie cappelle ed altari laterali. I pilastri interni presentano notevoli differenze tra loro ed hanno pianta composita.
Facciata
La facciata è in stile barocco e presenta molte asimmetrie con notevole movimento delle superfici e delle decorazioni. Vi si possono, comunque, distinguere tre livelli sovrapposti ed uno schema compositivo su base tripartita. Il primo livello è occupato dall'esonartece, il cui prospetto anteriore corrisponde al filo della facciata della chiesa; esso presenta in facciata tre campate con fornici ad arco pieno (definiti da cornici in stucco), di cui quello centrale più ampio, intervallati da lesene doriche con triglifi in stucco e sormontate da doppia trabeazione. Il secondo livello presenta una campata centrale ad altezza intera e due laterali a mezza altezza; la campata centrale è occupata da un'ampia finestra rettangolare con sommità mistilinea ed è delimitata da lesene con capitelli a decorazione floreale, sormontati da una trabeazione con pulvini; le campate laterali presentano cornici decorative, volute in stucco e, centralmente, finestre ovoidali; il terzo livello si erge solo sulla campata centrale e reca, al centro, un grande orologio e, ai bordi, semplici lesene con pulvino; la sommità conclusiva è arcuata a mo' di frontone. Al di sopra delle campate laterali del secondo livello sorgono una torretta rastremata verso l'alto e conclusa da una vela campanaria ad arco pieno (a sinistra) e il corpo emergente del campanile (a destra). Alcune vele murarie dalle forme irregolari fanno da raccordo tra i vari elementi della facciata. La superficie è rifinita ad intonaco civile color ocra chiaro. Numerose cornici e decori in stucco bianco, di vario soggetto, ornano le varie membrature architettoniche della facciata, la finestra centrale e l'orologio e creano una marcata bicromia con le altre superfici. A destra la facciata termina con un breve corpo che si erge per l'altezza del primo livello e presenta un oculo ovale nella parte superiore, a sinistra, invece, il pilastro terminale è sfettato angolarmente per il passaggio della stradina cordonata laterale.
Portico
La chiesa è preceduta da un portico a tre campate, ciascuna a pianta rettangolare, corrispondenti alle tre navate interne; la campata centrale è più ampia delle altre. La partitura architettonica è composta da lesene binate sormontate da archi, che scandiscono le suddivisioni tra le campate; i pilastri centrali in facciata hanno pianta rettangolare composita. Il portico è contenuto nella facciata della chiesa, di cui costituisce il piano terra; il filo esterno della facciata del portico coincide con quello della chiesa. Il piano superiore al portico è parzialmente occupato dalla cantoria interna alla chiesa, aperta verso la navata centrale. Il portico è concluso a destra da una parete cieca con panca in muratura, a sinistra da parete aperta da una finestra ad arco pieno, che dà sulla stradina cordonata laterale. La pavimentazione è in cotto, in continuità con quella del sagrato.
Campanile
Il campanile, di piccole dimensioni, è posto sulla destra della facciata ed è parte integrante di essa, ergendosi al di sopra del suo secondo livello. E' composto da un solo registro emergente dal corpo della chiesa ed ha pianta ottagonale, con monofore sui tre lati liberi. La sommità è composta da un cupolino a calotta conica sormontata da una sfera reggente una croce. La superficie mostra gli stessi caratteri di quella della facciata.
Coperture
Le coperture della chiesa presentano caratteri di grande singolarità: la navata centrale ha copertura a volta a botte lunettata, con sottarchi, e reca notevoli decorazioni pittoriche e in stucco; le navate laterali hanno copertura a volta a vela sulle varie campate (alcune a pianta irregolare), ad eccezione della campata finale sinistra, ricoperta da volta a botte ad arco ribassato. Il sacello absidale presenta una pseudo-cupola, composta dal volume cilindrico del tamburo a base ovoidale, su pennacchi, con copertura piana. Il portico presenta copertura a volta a crociera sulla campata centrale e volte a vela su quelle laterali. Gli esterni presentano un tetto a tre spioventi di diversa forma e a quote differenti tra loro. La cupola ha tetto a padiglione. Il manto di copertura è in coppi e tegole marsigliesi.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre quadrate di marmo bianco con una fascia in marmo rosso lungo la navata centrale. Nella cappella dedicata al Sacro Cuore sono conservate le antiche piastrelle di ceramica vietrese.
Elementi decorativi
Gli interni sono riccamente decorati con stucchi scultorei, cornici e affreschi. Sono presenti elegantissime cornici e variegti motivi ornamentali (a tema floreale, simbolico, figurativo) alle volte delle varie campate, ai sottarchi, alle arcate laterali della navata centrale, alle varie membrature architettoniche. Emerge soprattutto il notevolissimo ciclo pittorico a soggetto mariano e agiografico, a colori vivaci, che ricopre tutta la volta della navata centrale, suddiviso a settori che riprendono le partiture architettoniche, e le spallette delle arcate centrali. Particolare attenzione meritano le decorazioni, di gusto barocco, dell'altare maggiore, delle cappelle e dei vari altari laterali, dove sono presenti volute, cartigli, conchiglie, svolazzi, dentelli, tondi, motivi floreali, frontoni spezzati, in fine lavoro di stucco e in varia composizione ornamentale.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale della chiesa è a tipologia tradizionale: muratura continua, setti murari e pilastri di varia forma compongono le strutture portanti; archi e volte murarie di diversa tipologia costruttiva costituiscono gli orizzontamenti. Tutte le superfici sono ricoperte da intonaci e decorazioni. Il tetto ha struttura portante in legno.
Sagrato
Il sagrato, che precede la chiesa e si integra senza soluzione di continuità con lo spazio del suo portico, costituisce un episodio urbanistico di grande singolarità. Esso rappresenta il centro del borgo ed ha aspetto di slargo e terrazza urbana, inclusa tra gli antichi edifici del centro e innestato alla intricata rete di stradine pedonali del borgo. Preceduto da una monumentale scalea, ha forma planimetrica assai irregolare e pavimentazione in cotto. Sono presenti alcuni muretti di recinzione (a valle), elementi di arredo urbano e piantumazioni.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1991)
L'adeguamento liturgico, realizzato al termine dei restauri della chiesa nel 1991, è consistito in un nuovo arredo collocato in presbiterio senza alterazioni della conformazione preesistente e senza manomissione dell'altare precedente. Sul gradino del presbiterio (che fuoriesce dall'abside) è stato creato un piano di legno accostato posteriormente al primo gradino dell'altare antico. Al centro di tale piano è collocato il nuovo altare in legno, che presenta base scatolare a paliotto chiuso. Sul lato sinistro del presbiterio, in prossimità del gradino anteriore, è collocato l'ambone (movibile, in legno, a mo' di piccola tribuna). Sul lato sinistro, accostata alla parete, vi è la sede in legno, movibile.
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