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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Pregiato
Cava de' Tirreni
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
parrocchiale
S. Nicola di Bari
Parrocchia Santi Nicola di Bari e Giuseppe
Pianta; Facciata; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Oratorio
presbiterio - intervento strutturale (2012); presidenza - aggiunta arredo (2012)
1046 - 1046(preesistenze carattere generale); 1168 - 1168(titolo di proprietà intero bene); XVI - XVI(rifacimento e ampliamento intero bene ); 1513 - 1513(variazione di proprietà intero bene); 1564 - 1564(costruzione campanile); 1576 - 1576(costruzione navata destra); 1576 - 1640(fondazione cappelle laterali); XVII - XVII(realizzazione portali laterali); XVII - XVIII(programma decorativo intero bene); 1690 - 1714(costruzione cassettonato); 1748 - 1748(realizzazione cupola); 1751 - 1751(costruzione altare maggiore); 1822 - 1822(consacrazione intero bene); 1843 - 1843(costruzione canonica); 1908 - 1908(costruzione cappella di San Nicola); 2006 - 2016(opere varie intero bene); 2012 - 2014(restauro campanile)
Chiesa di San Nicola di Bari
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicola di Bari <Pregiato, Cava de' Tirreni>
Altre denominazioni Chiesa di S. Nicola
Chiesa di S. Nicola di Bari
Chiesa di S. Nicola di Bari in Pregiato
Chiesa di S. Nicola di Pregiato
Chiesa di Santi Nicola di Bari e Giuseppe in Pregiato
S. Nicola di Bari
Autore (ruolo)
Cafaro, Pignoloso (campanile)
De Baldo, Fabio (campanile)
Ambito culturale (ruolo)
rinascimento (costruzione)
rococò (sopraelevazione cupola)
barocco (programma decorativo)
barocco (costruzione facciata)
rinascimento (costruzione campanile)
Notizie Storiche

1046  (preesistenze carattere generale)

La notizia più antica riguardante una chiesa intitolata a San Nicola a Pregiato risale al 1046, riportata dal "Codex Diplomaticus Cavensis", in cui si dice che Algerino (o Alferio), abate di S. Massimo in Salerno, concesse la chiesa di S. Nicola in beneficio al diacono Pietro. Il documento riferisce che alla chiesa erano annessi una casa ed altri beni nei dintorni.

1168  (titolo di proprietà intero bene)

Da un documento del 1168 si conosce che la chiesa di San Nicola era già da qualche tempo sotto la giurisdizione della Badia di Cava, in quanto il documento riporta la volontà del papa Alessandro III che conferma la chiesa nella proprietà del detto monastero.

XVI  (rifacimento e ampliamento intero bene )

L'impianto architettonico relativo alla prima fase costruttiva è stato completamente cancellato dagli interventi di ricostruzione e rifacimento, finalizzati all'ampliamento dell'edificio e al suo ammodernamento stilistico, a partire dal XVI secolo. Il precedente edificio probabilmente aveva navata unica.

1513  (variazione di proprietà intero bene)

Nel 1513 la chiesa, con l'istituzione della diocesi di Cava de' Tirreni, passò dalla giurisdizione della Badia a quella della nuova diocesi. Negli anni precedenti alla chiesa era mancato molte volte il servizio di culto.

1564  (costruzione campanile)

Nel 1564, gli architetti Fabio De Baldo e fratelli presentarono il progetto del campanile. Gli abitanti impegnarono o a concorrere alle spese per la sua costruzione anche mediante una tassa volontaria. Nello stesso anno l'architetto cavese Pignoloso Cafaro ne completò l'ideazione col fissarne e disegnarne il sito dove doveva sorgere. Il manufatto fu costruito nello stesso anno.

1576  (costruzione navata destra)

La navata destra fu portata a termine nel 1576 ed era originariamente costituita da pilastri in tufo grigio, a sezione rettangolare (probabilmente presenti in tutto l'edificio), ed elementi strutturali e decorativi in piperno, successivamente ricoperti da intonaco e stucchi barocchi.

1576 - 1640 (fondazione cappelle laterali)

Si conosce la data di fondazione di alcune cappelle laterali: la cappella del Rosario nel 1576 (con bolla di fra Serafino Cavallo), contestualmente alla costruzione della navata destra, e la cappella dell'Annunziata nel 1640 (costruita ad opera di Simone de Ferrante).

XVII  (realizzazione portali laterali)

È certo che i portali laterali in tufo grigio sono da riferire al tardo XVII secolo.

XVII - XVIII (programma decorativo intero bene)

A cavallo dei secoli XVII e XVIII furono eseguite opere di adeguamento stilistico per conferire all'edificio la veste barocca secondo il gusto del tempo, aspetto che nelle forme generali ha conservato fino ad oggi.

1690 - 1714 (costruzione cassettonato)

Nel 1690 iniziarono i lavori per la carpenteria lignea del soffitto cassettonato dell navata centrale, che fu poi portato a termine nel 1714 con le decorazioni, le dorature e i dipinti dell'artista D. Sessa, che in esso trovano posto. Probabilmente intorno a questa data furono eseguiti anche lavori di restauro e firacimento di stucchi.

1748  (realizzazione cupola)

La cupola posta all'intersezionen tra transetto e navata principale, con la sua decorazione di intradosso in stile barocco-rococò, fu con ogni probabilità realizzata entro il 1748.

1751  (costruzione altare maggiore)

L'altare maggiore fu costruito negli anni precedenti al 1751 e dotato di una retablo, coevo, di grande valore artistico, opera del pittore locale Nicola Vitale.

1822  (consacrazione intero bene)

A questa data risale la consacrazione dell'edificio sacro, fatta dall'arcivescovo di Cava Silvestro Granito. In questa circostanza furono apposte le croci ai pilastri.

1843  (costruzione canonica)

Nel 1843 venne costruita la casa canonica al di sopra della navata destra.

1908  (costruzione cappella di San Nicola)

La costruzione della cappella di San Nicola, al posto della vecchia sacrestia, risale al 1908 ad opera di privati benefattori.

2006 - 2016 (opere varie intero bene)

Nel 2006 sono stati eseguiti lavori di restauro e consolidamento, che hanno riguardato il tetto e la facciata dell'edificio. Nel 2008 sono state svolte opere impiantistiche. Nel 2016 si sono effettuati nuovi lavori di consolidamento delle coperture.

2012 - 2014 (restauro campanile)

Nel 2012 il campanile è stato colpito da fulmine che ha provocato lesioni e distacchi di materiali. I lavori di restauro, svolti nel 2014, sono consistiti nel consolidamento strutturale del manufatto, nell'apposizione di fibre di carbonio per riparare le lesioni, nell'integrazione di materiali e intonaci, nel ripristino degli stucchi, della tinteggiatura esterna e della copertura maiolicata del cupolino. Inoltre è stata introdotta una scala metallica interna.
Descrizione

Il complesso monumentale di San Nicola rappresenta l'episodio architettonico principale della frazione Pregiato in Cava de' Tirreni. Ne fanno parte l'omonima chiesa parrocchiale, il campanile, la sacrestia, l'oratorio di San Bernardino. Il contesto è caratterizzato dalle prime pendici collinari della sponda orientale della valle, sede di una espansione urbana del borgo, frammista ad episodi di antico impianto e ad aree ancora libere e coltivate. La chiesa, preceduta da un'elegante facciata barocca (in cui il chiaro dell'intonaco si unisce al grigio scuro dei decori tufacei), ha pianta longitudinale, a tre navate, con cappelle laterali, ampio transetto tripartito e abside centrale mistilinea; la copertura dell'aula è piana, mentre al centro del transetto si innalza una imponente cupola. La navata principale si presenta a doppio ordine: il primo livello è scandito mediante una teoria di pilastri e lesene composite che intervallano arcate a tutto sesto; il secondo meno elevato presenta lesene in asse a quelle sottostante ad intervalli con moduli murari adornati da modanature varie in stucco, in cui si aprono alcune finestre rettangolari. Tra i due livelli corre una trabeazione a modanature multiple, alquanto aggettante. Di grande pregio sono il cassettonato ligneo (con varie inserzioni di dipinti) nella navata centrale, l'altare maggiore preconciliare e il relativo retablo.
Pianta
La pianta della chiesa ha tipologia longitudinale, a tre navate concluse da un transetto tripartito e asimmetrico (a sinistra leggermente emergente) e da un'abside a fondo mistilineo in corrispondenza della navata centrale. La chiesa è dotata di tre ingressi, in relazione alle tre navate; quello centrale è susseguito da un atrio ligneo interno. La navata centrale ha proporzioni molto ampie. Le navate laterali sono suddivise in sei campate ciascuna. La navata destra è fiancheggiata da un ritmo regolare di cappelle laterali con altare, per ogni campata; la navata sinistra presenta, invece, una sola ampia cappella laterale ed altri ambienti, tra cui la sacrestia e la celle base del campanile. La campata mediana del transetto presenta piloni e setti angolari ed è rialzata di due gradini; tra tale area e la restrostante abside sorge il monumentale altare maggiore preconciliare con relativi gradini e predella, preceduti da balaustre marmoree. Nell'area antistante le balaustre è ricavato il nuovo spazio presbiteriale. Presso le campate laterali del transetto sono presenti ulteriori altari marmorei.
Facciata
La facciata barocca della chiesa si compone di due livelli molto articolati. Il livello inferiore, alquanto sviluppato in larghezza e suddiviso in cinque moduli, presenta un ritmo articolato di paraste in muratura intonacata con capitelli allegorici in pietra tufacea grigia, che scandiscono tre moduli con i portali (anch'essi in tufo) e due moduli ciechi. Di notevole pregio è il fregio scultoreo in tufo a volute che, insieme a decori in stucco, caratterizza la sommità del portale centrale. Finestre polilobate sono presenti al di sopra dei portali laterali. Una trabeazione a modanature multiple corre lungo tutto lo sviluppo superiore del piano, sormontato lateralmente da vela muraria conclusa alle estremità con pinnacoli a pignatte mormandee. Il secondo livello si presenta tripartito e raccordato a quello inferiore mediante larghe volute in stucco. Da un unico basamento tufaceo partono lesene con capitelli compositi (in tufo); le ali laterali sono caratterizzate da finestre ellissoidali e riquadri in stucco, la parte centrale ospita un finto finestrone sormontato da un oculo circolare e modanature; il coronamento superiore è composto da un cornicione che al centro assume andamento arcuato, al di sopra del quale si alza la vela conclusiva, ad arco ribassato, affiancato a volute. La superficie è rifinita in intonaco civile avorio e giallo paglia, cui si unisce il grigio scuro dei decori tufacei e di capitelli.
Campanile
Il campanile in stile rinascimentale conta sei ordini sovrapposti ed è concluso da una cuspide di forma piramidale ad otto facce. I primi quattro ordini hanno pianta quadrata e presentano monofore; gli altri hanno pianta ottagonale; il quinto ospita monofore su tutte le facce e il sesto, di altezza ridotta, ha aperture esagonali. La veste decorativa del campanile è data dall'accostamento del tono rosso dell'intonaco e dal bruno della pietra tufacea con cui sono composti gli eleganti cornicioni marcapiano (dal vario profilo con decori e dentellature), le lesene di spigolo ai livelli quinto e sesto (con capitelli compositi e allegorici) e le larghe cornici delle monofore. La cuspide è invece protetta da "riggiole" smaltate di colore giallo e verde, alla cui sommità è posta una sfera.
Coperture
Le coperture interne dell'edificio sono di differente tipologia: un soffitto cassettonato ligneo (a più livelli) sulla navata centrale, volte a vela sulle navate laterali, cupola e volte a botte sul transetto, arcate a tutto sesto sulle cappelle laterali. All'esterno è presente un complesso insieme di falde inclinate, tra cui emerge il corpo centrale a doppio spiovente. Il manto di copertura è composto da tegole alla "portoghese". La cupola della chiesa è coperta da otto falde triangolari radiali rivestite di coppi in argilla.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione si compone di grandi lastroni di marmo color avorio venato, con fasce longitudinali in grigio.
Elementi decorativi
L'apparato decorativo della chiesa è piuttosto sobrio ed è basato essenzialmente su cornici in stucco, riquadri, volute ed elementi scultori a tema floreale. Di particolare interesse artistico sono le decorazioni, di gusto rococò, degli altari laterali, dell'intradosso della cupola e del secondo livello della navata. L'intradosso della cupola presenta un programma decorativo radiale in stucco, suddiviso in quattro settori e costituito da cornici, lesene curve, volute, festoni e motivi floreali e diversi. Sono inoltre presenti nella navata centrale decorazioni in marmo, dipinti e stucchi. Le pareti hanno rifinitura in intonaco civile in bianco avorio e verde chiaro.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale dell'edificio è di tipologia tradizionale, composta da muratura continua, pilastri e setti murari, con orizzontamenti piani o achivoltati. Il tetto ha struttura portante in cemento armato a protezione di tutto l'edificio.
Oratorio
Sul fianco della navata sinistra, al primo livello, sorge l'oratorio di Santa Maria della Vittoria e San Bernardino da Siena, sede anticamente di confraternite omonime ma oggi dismesso. Il suo corpo di fabbrica è posto dietro il campanile al di sopra della campata sinistra del transetto ed è raggiungibile da una scala a tre rampe che lo collega con l'interno della chiesa parrocchiale. E' costituito da un ampio spazio ad aula rettangolare con copertura a volta a botte ribassata. Lungo le pareti sono presenti decorazioni in stucco e marmi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2012)
L'adeguamento liturgico è stato realizzato nel 2012 ed è consistito nella sistemazione di un altare a forma quadrata e di un ambone, entrambi in marmo di Carrara, al si sopra di una predella in marmo cipollino venato di verde. L'altare è caratterizzato da una base piena che regge la mensa superiore, l'ambone è formato da un semicilindro affiancato da due elementi trapezoidali.
presidenza - aggiunta arredo (2012)
Aggiunta di una sede mobile, in legno, affiancata da sedili e posizionata sulla predella dell'antico altare preconciliare.
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