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adeguamento liturgico
Dupino
Cava de' Tirreni
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
parrocchiale
S. Nicola di Bari in Dupino
Parrocchia San Nicola di Bari
Pianta; Facciata; Campanile; Cappelle laterali; Coperture; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Sagrato
presbiterio - aggiunta arredo (2008)
795 - 795(fondazione intero bene); X - XIII(menzioni in documenti archivistici intero bene); 1118 - 1118(giurisdizione intero bene); 1399 - 1399(benefici spirituali intero bene); XV - XVII(confraternita intorno); 1441 - 1625(notizie generali intero bene); 1616 - 1616(monastero di Sant'Anna intorno); 1707 - 1707(ricostruzione intero bene); 1748 - 1823(notizie varie intero bene); 1960 - XXI(notizie generali intero bene)
Chiesa di San Nicola di Bari in Dupino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicola di Bari in Dupino <Dupino, Cava de' Tirreni>
Altre denominazioni Chiesa di S. Nicola
Chiesa di S. Nicola a Dupino
Chiesa di S. Nicola di Bari in Dupino
Chiesa di S. Nicola in Dupino
Chiesa di San Nicola di Dupino
S. Nicola di Bari in Dupino
Autore (ruolo)
Palmieri, Felice (altare maggiore)
Attanasio, Gabriele (pavimento abside)
Della Monica, Ambrogio (custodia oli sacri)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
gotico (impianto originario)
barocco (ricostruzione)
Notizie Storiche

795  (fondazione intero bene)

La prima notizia riguardante un edificio religioso intitolato a San Nicola in località Dupino, risale al 795 e pare che si riferisse ad una chiesa di rito bizantino (testimoniata anche dallo stesso titolo). Secondo gli studiosi essa dovette avere fondazione antichissima, successivamente ristrutturata e rinnovata più volte.

X - XIII (menzioni in documenti archivistici intero bene)

La chiesa è menzionata sovente in documenti archivistici: è riportata in un diploma del Duca Ruggiero del 1089 e in documenti degli abati del monastero della Santissima Trinità di Cava dei periodi 993-997, 1208-1232 e 1261-1262.

1118  (giurisdizione intero bene)

Nel 1118 un tal Romualdo De Sica (che probabilmente aveva il patronato) cedette la chiesa al monastero benedettino della Santissima Trinità di Cava, come beneficio redditizio per la mensa abbaziale.

1399  (benefici spirituali intero bene)

Nel 1399 il papa Bonifacio IX assegna particolari benefici spirituali e indulgenze alla chiesa di San Nicola in Dupino.

XV - XVII (confraternita intorno)

Presso la chiesa, fin dal Quattrocento, era presente una Confraternita dedicata a Sant'Antonio da Padova, che in epoca imprecisata eresse nelle vicinanze un proprio oratorio e un piccolo ospedale, dove i confratelli offrivano opera di assistenza. Nel 1563, tuttavia, l'ospedale già non esisteva più. Nel Seicento la Confraternita assunse il nuovo titolo della Natività della Beatissima Vergine.

1441 - 1625 (notizie generali intero bene)

La chiesa fu sede parrocchiale da antichissima data ed il territorio di afferenza era molto esteso. Fin dal XV secolo essa era affidata a quattro parroci. Nel 1441 fu staccato il territorio che andò a costituire la parrocchia di San Giovanni a Casaburi e nel 1625 il territorio della nuova parrocchia di San Marco ai Marini. Nel 1546 la chiesa fu completamente restaurata. Di questa chiesa possediamo la descrizione fatta dal vescovo mons. C. Lippi in occasione della visita pastorale del 2 ottobre 1607. Il vescovo definisce la chiesa di "stile gotico" e cita la presenza di ben diciannove cappelle laterali di patronato delle principali famiglie locali. La custodia degli oli sacri presente nella chiesa è una scultura in marmo opera di Ambrogio Della Monica del 1533.

1616  (monastero di Sant'Anna intorno)

Nelle adiacenze della chiesa fu eretto nel 1616 un monastero claustrale dell'Ordine delle Clarisse Cappuccine, intitolato a Sant'Anna, grazie all'intervento dell'Università di Cava e di famiglie benestanti di Dupino e di frazioni circostanti. Il nuovo edificio inglobò gli ex locali della Confraternita di Sant'Antonio (precedentemente utilizzati come ospedale), compresa la chiesa confraternale che divenne conventuale; il monastero ebbe tre piani e un giardino annesso. Tali locali sono passati in seguito parzialmente al Comune.

1707  (ricostruzione intero bene)

Nel 1707 la chiesa primitiva, in stile gotico, fu abbattuta e completamente ricostruita, con dimensioni maggiori e nella vivace forma barocca ancora oggi esistente.

1748 - 1823 (notizie varie intero bene)

Negli anni 1748-1750 fu eretto l'altare maggiore in marmo, opera dell'artista Felice Palmieri. La consacrazione della nuova chiesa fu tenuta dal vescovo mons. N. Borgia il 9 ottobre 1759. Nella chiesa sono presenti numerose lastre sepolcrali datata alla seconda metà del XVIII secolo. Nel 1790 fu apposto un pavimento in cotto nelle navate, nel 1795, invece, fu sistemato un pavimento in ceramica decorata nell'abside, opera del ceramista napoletano Gabriele Attanasio. I lavori di ricostruzione furono completati nel 1823.

1960 - XXI (notizie generali intero bene)

Nel 1960 la chiesa venne integralmente restaurata, su iniziativa del parroco don Emilio Papa. Attualmente è da lungo tempo lasciata priva di interventi di manutenzione; è, tuttavia, regolarmente funzionante, ma si presenta in precarie condizioni strutturali e bisognosa di urgenti restauri.
Descrizione

La chiesa di San Nicola di Bari è parte di un complesso architettonico di notevole interesse artistico ed ambientale che comprende anche l'ex monastero delle Clarisse Cappuccine costruito in aderenza alla chiesa (lungo il suo lato sinistro), numerosi altri locali annessi, e, poco discosto, l'Oratorio della Natività di Maria Santissima (in precedenza di S. Antonio da Padova). Lo spazio antistante la facciata della chiesa funge la piazza di raccordo tra gli edifici che compongono il complesso. Esso è aperto verso la vallata e le colline che caratterizzano la morfologia urbana di Cava de' Tirreni. Tale complesso, inoltre, è situato a "mezza costa" lungo le pendici collinari, tra gli antichi abitati di Dupino e Santi Quaranta. L'interno della chiesa, caratterizzato da una ricca veste tardo barocca, presenta tipologia planimetrica longitudinale, a croce latina, unica navata, transetto non emergente ed abside rettangolare. La controfacciata è composta da un'arcata a sesto ribassato, alquanto profonda e larga quanto la navata, che definisce un vestibolo di passaggio, reggendo la soprastante cantoria con la sua semplice balaustra lignea. Lungo le pareti della navata si apre un ritmo regolare di cappelle voltate a tutto sesto e doviziosamente decorate, intervallate da lesene doriche, su cui corrono la trabeazione e, successivamente, la volta a botte lunettata della copertura, anch'essa ricca di ornamentazione. Alle cappelle laterali sono presenti altari in muratura, mentre alle testate del transetto altari marmorei ed elaborate cornici in stucco. Al centro del transetto, sullo sfondo dell'abside, domina l'altare maggiore monumentale in posizione emergente e scenografica. La facciata, in vago stile neoclassico, è una modesta composizione in doppio ordine dorico, poco movimentato.
Pianta
Lo schema planimetrico della chiesa è a tipologia longitudinale, a croce latina e navata unica, con transetto rientrante nel perimetro di base e di profondità contenuta, e quarto braccio a mo' di abside con parete di fondo piana. L'ingresso è unico e centrale in facciata e immette, mediante un atrio ligneo, in un vestibolo interno sormontato dalla cantoria. Lungo le pareti laterali della chiesa sono presenti sei vani arcuati, tre per lato, che ospitano cinque altari e il fonte battesimale. Altri due altari sono situati in corrispondenza delle testate del transetto. L'ampio presbiterio è collocato nella campata centrale del transetto, rialzato di un gradino che corre tra i piloni dell'arco trionfale. L'altare maggiore preconciliare, con i gradini che lo precedono e la predella, è situato tra il transetto e l'abside. Alle spalle di tale altare si trova un ulteriore spazio absidale residuo, attraverso il quale si passa alla retrostante sacrestia (a pianta rettangolare). Altri ambienti sono attigui alla fiancata sinistra della chiesa e al transetto.
Facciata
La semplice facciata della chiesa è ripartita in due registri e tre campate, mediante quattro lesene con capitelli dorici stilizzati. Entrambi gli ordini sono conclusi da fasce decorative e trabeazione poco aggettante che presentano, in corrispondenza delle lesene, lievi sbalzi. Le campate esterne del primo registro ospitano due nicchie a pianta semicircolare, mentre nella campata centrale si apre il portale circondato da una cornice mistilinea. Una semplice apertura rettangolare, posta in asse con il portale sottostante, occupa il campo centrale del secondo registro. La facciata è conclusa da un frontone triangolare, esteso per tutta la sua larghezza e decorato da semplici cornici lungo i lati spioventi superiori. Sul lato destro della facciata si erge il campanile, mentre su quello sinistro fa angolo la facciata dell'edificio attiguo (ex convento).
Campanile
Il campanile, situato alla destra della facciata della chiesa, è a quattro ordini: i primi tre a pianta quadrata con angoli smussati, l'ultimo a pianta ottagonale irregolare. I primi due registri della torre presentano cornicioni, dall'aggetto piuttosto limitato, in tufo grigio, mentre quelli successivi hanno cornicioni in stucco. Le superfici sono notevolmente semplificate ed hanno semplici aperture ellissoidali (al secondo livello) e monofore ad arco pieno (al terzo e quarto). Il quarto livello, inoltre, presenta ai lati brevi delle volute di raccordo all'ordine inferiore, disposte in obliquo. Il cupolino di conclusione è a forma di "pera carmosina" ed è protetto da uno strato impermeabilizzante di calce e cemento.
Cappelle laterali
La navata della chiesa, lungo le fiancate, si apre in tre cappelle per lato, alquanto profonde, in un ritmo regolare e simmetrico. Ciascuna di esse è composta da un vano coperto a botte e introdotto da un arco a tutto sesto su lesene doriche di spigolo. La parete di fondo è riccamente adornata ed ospita un altare in muratura e stucco.
Coperture
La navata della chiesa è coperta da una volta a botte lunettata scandita da archi trasversali di irrigidimento (allineati alle lesene delle pareti sottostanti). Il transetto è coperto da una cupola estradossata a pianta ellittica, su pennacchi, affiancata da volte a botte. Sulla cupola si erge un lanternino cilindrico quadripartito con finestre e volute decorative, e cupolino di forma conica. L'estradosso è dato da un tetto a varie falde inclinate: due di esse si estendono sulla navata centrale e sulle cappelle laterali, altre affiancano la cupola sul transetto, altre coprono i volumi dell'abside e della sacrestia. La protezione delle falde inclinate è data da manto in cotto, quella dell'estradosso della cupola da strati bituminosi.
Elementi decorativi
L'interno della chiesa abbonda di una dovizie di elementi decorativi di gusto tardo barocco, in un insieme di cornici mistilinee, motivi decorativi fitomorfici, geometrici e astratti, putti ed elementi figurativi, distribuiti soprattutto nelle cappelle laterali, nella volta della navata e nel transetto. Nelle cappelle emergono le edicole al di sopra degli altari, contornate da profluvie di cornici, svolazzi e volute. La volta, invece, è suddivisa da fasce in stucco, a mo' di sottarchi, in settori che si ripetono serialmente; in essi emergo le cornici dei vani lunettati e i motivi a quattro lobi mistilinei che occupano il centro di ciascun settore. Ricche decorazioni ricoprono anche il vestibolo d'ingresso e l'arco trionfale. Le altre superfici (come quelle dell'abside e dell'intradosso della cupola) recano cornici che formano riquadri e altre figure geometriche. Tutti gli stucchi sono trattati con cromatismi forti modulati nelle tonalità dell'amaranto e del cremisi, in combinazione con il bianco avorio.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale si compone di muratura continua e di setti murari in funzione portante, in collaborazione con orizzontamenti ad arco a tutto sesto, a volta a botte e a cupola. La volta della navata centrale è sostenuta dal sistema strutturale delle cappelle laterali; la cupola poggia su pinnacchi collegati all'insieme strutturale di transetto, abside e arco trionfale. La struttura del tetto è in capriate lignee. Il solaio di copertura della sacrestia è in travi e panconcelli di legno.
Sagrato
Il sagrato antistante la chiesa è leggermente in pendenza ed ha forma trapezoidale irregolare, i cui lati sono definiti dalle facciate della chiesa e del contiguo edificio (ex convento), unite ad angolo retto, e dalla strada rotabile.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2008)
L'adeguamento liturgico, realizzato nel 2008 e inaugurato il 10 agosto dello stesso anno, è consistito semplicemente in un nuovo arredo del presbiterio, lasciato strutturalmente inalterato. Anche l'altare preconciliare settecentesco non ha subito manomissioni. L'ampio spazio della campata centrale del transetto (tra l'altare maggiore e la navata) ha consentito l'agevole sistemazione di un nuovo altare movibile rivolto al popolo (al centro), di un modesto ambone in legno (sulla sinistra) e di una sede movibile (sulla destra). Tra i vari poli liturgici esiste sufficiente spazio di movimento. Il nuovo altare è in legno e presenta una base bassa e piatta, un paliotto recante in bassorilievo la riproduzione dell'Ultima Cena, e una mensola in legno.
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