chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Vettica Minore Amalfi Amalfi - Cava De' Tirreni chiesa parrocchiale S. Michele Arcangelo Parrocchia San Michele Arcangelo Pianta; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Fondazioni; Sagrato presbiterio - intervento strutturale (1995) 1208 - 1321(fondazione intero bene); XVI - XVI(rimaneggiamento intero bene); XVIII - XVIII(rifacimento e consolidamento intero bene); 1820 - 1826(restauro intero bene); 1840 - 1840(variazione d'uso intero bene); 1930 - 1930(sistemazione rete viaria intorno); 1955 - 1955(affreschi presbiterio); 1980 - 1993(danni sismici e restauri intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Michele Arcangelo <Vettica Minore, Amalfi>
Altre denominazioni
Chiesa di S. Michele Chiesa di S. Michele Arcangelo S. Michele Arcangelo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
barocco napoletano (programma decorativo)
Notizie Storiche
1208 - 1321 (fondazione intero bene)
La chiesa è ritenuta di origini antichissime, ma la prima notizia circa la sua esistenza risale al 1208, quando era sotto il patronato della famiglia Comite Orso. Secondo una fonte risalente al XVII secolo il sacro edificio sarebbe stato fondato dalla famiglia Sarcaja unitamente alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Conca dei Marini. Essa è nuovamente citata in un legato testamentario del 1321, dove è attestata la presenza di una cappella appartenente a Marino Casanova.
XVI (rimaneggiamento intero bene)
E' ipotizzata una fase di rimaneggiamento cinquecentesco, la cui natura architettonica ed entità dell'intervento non sono ben precisabili. Di questa fase sono conservati alcuni dipinti ed elementi di arredo marmoreo.
XVIII (rifacimento e consolidamento intero bene)
L'edificio dovette essere oggetto di un radicale intervento di rifacimento o, forse, di ricostruzione, nel corso del secolo XVIII, quando assunse la veste barocca oggi conservata. E', inoltre, ascrivibile a questo secolo l'altare maggiore marmoreo. Furono anche realizzate opere di irrobustimento delle fondazioni (massicci contrafforti sulla fiancata destra) per arginare il franamento del terreno.
1820 - 1826 (restauro intero bene)
Nel 1820 le precarie condizioni statiche in cui versava l'edificio indussero il parroco a richiedere una sovvenzione al Decurionato per le riparazioni. Alcuni interventi restaurativi furono eseguiti nel 1825 e nel 1826, come si evince dalle iscrizioni presenti in una cappella e sulla balaustra del presbiterio. Si ipotizza che in questa occasione si sia intervenuto con vari rimaneggiamenti e sia stato rimodellato l'altare maggiore.
1840 (variazione d'uso intero bene)
Con delibera del 4 marzo 1840 la chiesa di San Michele, insieme ad altri sacri edifici, veniva destinata a uso cimiteriale per la popolazione di Pogerola.
1930 (sistemazione rete viaria intorno)
Nel 1930 fu costruita la rotabile per Amalfi, che passa sul lato sinistro della chiesa e del campanile, lasciando l'edificio sacro sottoposto ad essa e raggiungibile mediante una rampa gradinata. Il sagrato, nell'occasione, probabilmente, fu trasformato e ridimensionato.
1955 (affreschi presbiterio)
Al 1955 risalgono gli affreschi del presbiterio.
1980 - 1993 (danni sismici e restauri intero bene)
Negli anni 1992-93 l'edificio è stato sottoposto ad interventi di consolidamento in seguito ai danni del sisma del 1980. Nel corso di tali lavori è stata introdotta una struttura metallica in sostituzione delle capriate lignee del tetto, è stato anche realizzato l'attuale pavimento marmoreo e risistemato il salone parrocchiale.
Descrizione
Il complesso architettonico di San Michele Arcangelo, in Vettica Minore (frazione di Amalfi), sorge in posizione isolata nella parte centrale del borgo e si compone dell'omonima chiesa, con campanile e sacrestia, di un corpo di fabbrica (a destra della chiesa) comprendete canonica, sala parrocchiale e altri ambienti pertinenziali, e del sagrato. Il contesto è costituito da un territorio fortemente acclive e digradante verso il mare, sistemato a terrazzamenti coltivati e a giardini, che seguono l'andamento sinuoso parallelo alla costa e interessato da una edificazione rurale a carattere sparso e non intensa; vi sono presenti anche aree incolte e impraticabili, dirupi e roccia affiorante, nonché stradine tortuose, rampe gradinate e sentieri vari che si snodano tra giardini e case. La chiesa rappresenta l'elemento architettonico maggiormente emergente, con orientamento est-ovest, prospettante su un ampio sagrato dall'aspetto simile ai terrazzamenti circostanti. La semplice facciata a capanna non presenta elementi rilevanti, mentre l'interno mostra una delicata ed elegante veste barocca. La pianta, a schema longitudinale, si compone di una navata unica, affiancata da cappelle laterali, con copertura piana decorata, e di un sacello absidale con copertura a volta a botte lunettata e parete fondale retta. La partitura architettonica della navata è a doppio ordine e si articola al primo livello mediante lesene composite, che a ritmo regolare inquadrano arcate a tutto sesto, alcune delle quali (le due prossime al presbiterio) corrispondenti alle cappelle laterali. Una trabeazione, al di sopra dei capitelli, corre lungo tutta la navata (e il sacello absidale) e funge da base al livello superiore, dove si registra lo stesso ritmo di lesene prive di capitello, in asse alle sottostanti, ad intervalli con moduli adornati da cornici trilobate (alcune ospitanti finestre della stessa forma). Il sacello absidale, unito alla navata mediante un arco trionfale decorato ed affrescato, non presenta partiture architettoniche, ma accoglie sulla parete di fondo l'altare antico marmoreo, sormontato da una notevole edicola marmorea a tempietto. In controfacciata è presente una cantoria con balaustra lignea. L'illuminazione naturale è ampia e proviene dalle finestre della navata e del sacello absidale.
Pianta
La pianta della chiesa, a sviluppo longitudinale, si compone di una sola navata di forma rettangolare e di un sacello absidale quadrangolare, di ridotte dimensioni, dove sono ospitati l'altare maggiore preconciliare in marmo intarsiato (accostato alla parete di fondo) e il presbiterio con i nuovi poli liturgici. Lungo le pareti della navata si aprono cappelle alquanto profonde con altari marmorei laterali (due su ciascuna parete, prossime al presbiterio). L'ingresso è unico, centrale in facciata, in asse rispetto all'aula sacra, dotato di piccolo atrio ligneo interno. Dalla parete destra, presso l'ingresso, si accede alla sala parrocchiale, dal sacello absidale si accede alla sacrestia (lato destro).
Facciata
La facciata della chiesa, a capanna, si presenta con caratteri di grande semplicità. Si compone di una parete uniforme e rifinita ad intonaco civile chiaro, suddivisa in orizzontale da un semplice marcapiano sormontato da una fila di coppi in cotto. Al primo livello si trova il portale a piattabanda inquadrato in una semplice fascia a ringrosso di intonaco; al livello superiore, in asse al portale, sono presenti una finestra rettangolare e una edicola con immagine micaelica in ceramica. Gli spioventi della sommità seguono il profilo del tetto retrostante e sono marcati da una fascia di intonaco. A destra della facciata sorge il corpo della sala parrocchiale; a sinistra si innalza il campanile.
Campanile
Il campanile sorge alla sinistra della chiesa ed è fiancheggiato a lato nord dalla rotabile sopraelevata. Esso si innalza per quattro registri a pianta quadrata separati da semplici marcapiani; il primo registro cieco è sottoposto alla strada; gli altri recano alcune monofore ed un orologio. La sommmità è composta da una cupoletta emisferica maiolicata, raccordata al piano sottostante mediante settori spioventi ricoperti di cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in marmo chiaro, a grosse lastre posate a cardamone.
Coperture
La copertura della navata è piana; quella del sacello absidale è a volta a botte lunettata ed affrescata. Le cappelle laterali hanno brevi volte a botte. Gli esterni sono composti da un tetto spiovente a doppia falda suddivisa in due parti (una maggiore corrispondente alla navata e una minore corrispondente al sacello absidale, con manto in cotto) e da aree terrazzate.
Elementi decorativi
La chiesa mostra una sobria veste decorativa di gusto barocco, composta di stucchi di vario tipo che ricoprono soprattutto le pareti della navata, con articolate cornici, volute, composizioni floreali, elementi scultorei figurativi, cartigli. Degni di nota sono gli affreschi che ricoprono la volta absidale.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale della chiesa si compone di muratura portante continua in elevazione, articolata da setti murari, e da orizzontamenti a tipologia mista (piani in legno e calcestruzzo e archivoltati in muratura). Il tetto ha struttura metallica.
Fondazioni
La chiesa, a causa del terreno digradante, ha fondazioni che sul lato destro si approfondiscono fino alle terrazze inferiori mediante muratura continua e archivoltata, irrobustita da contrafforti. Tali strutture danno vita ad ambienti vari, alcuni dei quali, tuttavia, sono impraticabili.
Sagrato
Il sagrato ha aspetto di terrazza libera inserita tra gli altri terrazzamenti, con cui è strutturato il territorio circostante. Ha forma triangolare irregolare ed è delimitato sui vari lati dalla facciata della chiesa, dal terrapieno della soprastante rotabile e da un muretto basso a valle, da cui prospetta su di un interessante panorama rurale e costiero. Il sagrato, inoltre, è dotato di arredo vario, aiuole e piantumazioni.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1995)
L'adeguamento liturgico, effettuato nel 1995, è consistito in una lieve modifica sia dell'altare preconciliare sia dei gradini presenti dinanzi ad esso, per ampliare l'antica predella, su cui è stato introdotto il nuovo altare rivolto al popolo. Esso si compone di due piedritti in marmo, a pianta quadrata, senza paliotto, e mensa marmorea superiore. L'ambone, anch'esso in marmo, è sovrapposto alla balaustra sinistra e si compone di un pilastrino marmoreo sormontato da leggio; la presidenza, composta da una triade di sedute lignee tradizionali mobili, è collocata su di una pedana lignea, dinanzi alla balaustra sinistra, ad angolo con la parete della navata. Lo spazio del presbiterio risulta alquanto angusto e disagevole e liturgicamente poco armonioso. L'intervento non dispone di autorizzazioni.