chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Colleminuccio Teramo Teramo - Atri chiesa parrocchiale S. Lorenzo Parrocchia di San Lorenzo Pianta; Coperture; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale altare - aggiunta arredo (1970-1980) 1357 - 1357(storia carattere generale); XVIII - XIX(ricostruzione intero bene); 2007 - 2009(restauro intero bene)
Chiesa di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Lorenzo <Colleminuccio, Teramo>
Altre denominazioni
S. Lorenzo
Autore (ruolo)
Angelozzi, Paola (direttore lavori di ristrutturazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche
1357 (storia carattere generale)
il Capitolo Aprutino nomina rettore della chiesa di S. Lorenzo di "Staczano" Mateo di Adrea di Francesco Gionta di Teramo
XVIII - XIX (ricostruzione intero bene)
la chiesa fu ricostruita tra i secoli XVIII-XIX
2007 - 2009 (restauro intero bene)
tra il 2007 ed il 2009 la chiesa ha subito un intervento di restauro che ha riguardato il tetto e lavori di tinteggiatura all'interno
Descrizione
La chiesa fu costruita tra i secoli XVIII-XIX. Il prospetto principale è un corpo unico, ripartito in due ordini, simmetrico e inscrivibile in un rettangolo. Il paramento è intonacato e contenuto al primo ordine tra paraste in mattoni. Un'importante fascia marcapiano con cornice aggettante è in posizione mediana. Sull'asse centrale vi è il rosone dall'arco rialzato nascente dalla fascia marcapiano. A sinistra di chi osserva, la facciata si innesta in un corpo più basso destinato a locali accessori e coperto a una falda. L'attacco al cielo ha terminazione orizzontale in tre livelli, i due laterali e il centrale posto a quota leggermente più alta. Il portale d'ingresso è collocato sull'asse centrale tra fasce verticali che, sulla linea di terra, sono dotate di aggetti in guisa di basamenti della stessa materia e larghezza. In appoggio si ripropone, in scala minore, la cornice marcapiano della facciata. L'attacco a terra è realizzato con un piccolo zoccolo costituito da un mattone a una testa, posto a coltello. Al di sopra vi è una fascia colorata di intonaco a grana grossa. Il campanile a vela è un setto murario in mattoni a due ordini che sorge sul prospetto laterale destro rispetto alla facciata, al termine della costruzione ed è impostato sulla linea di gronda. L'ordine inferiore presenta un fornice, quello superiore due, e sono spartiti da cornice marcapiano. L'interno è uno spazio unico scandito da capriate lignee, ordito in legno e cotto a vista anche a copertura dello spazio absidale. Le capriate si incastrano su setti murari cui corrispondono le paraste congiunte da trabeazione perimetrale. La parete convessa dell'abside è fregiata da fori ovoidali nello spazio intonacato compreso tra la trabeazione e la copertura a ordito radiale. Due monofore sono presenti nelle porzioni tra le paraste dell'abside ai lati dell'altare.
Pianta
La pianta rettangolare ad andamento longitudinale disegna una nave unica con terminazione absidale di perimetro semicircolare. La sagoma in pianta è movimentata dalla sporgenza delle paraste che battono l'intero perimetro. Elevati di un piano gli altari.
Coperture
La navata unica è coperta con un tetto a due falde sorretto da capriate lignee, le quali supportano gli orditi secondari e terziari e le pianelle di mattoni. La ricca trama dell'ordito ligneo secondario e terziario è inusitatamente riproposta a copertura della falda radiale dello spazio absidale. Manto di copertura in coppi.
Scale
Un'alzata per il presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione a moduli rettangolari in marmo con posa a giunti sfalsati. Fasce in contrasto cromatico ad andamento longitudinale delimitano le aree destinate alle sedute.
Elementi decorativi
Trabeazione con cornice incisa.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è in muratura portante. Alti contrafforti in mattoni di base rettangolare rastremano verso l'alto all'esterno del volume absidale e in sommità sono traforati da aperture rettangolari corrispondenti alle aperture ovoidali interne dell'abside. All'interno la copertura è caratterizzata da capriate lignee di luce inferiore alla dimensione trasversale; l'incastro delle capriate è realizzato su lame murarie emergenti dalle murature perimetrali le quali, superata la trabeazione, divengono paraste rettangolari.