| Tipologia e qualificazione | chiesa sussidiaria |
| Denominazione | Chiesa di Santa Elisabetta <Crecchio> |
| Ambito culturale (ruolo) |
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| Notizie Storiche | 1709 (Inizio lavori fondazione) stando all’atto del notaio Domenico Bolognese di Chieti, stilato il 7 giugno del 1709, la chiesa risulta già costruita e cita un loggiato presumibilmente sul lato sinistro della facciata, che partiva dall’angolo del santuario e terminava all'attuale casa canonica. sul capo-altare si apriva una nicchia contenente la statura lignea quattrocentesca policromata della Santa titolare. 1943 - 1944 (Conflitto bellico intero bene) durante la guerra il santuario fu in parte distrutto e l’antica statua colta da una granata fu ridotta in frantumi. 1944 - 1946 (Rifacimento intero bene) la statua restaurata arrivò a Crecchio nel giugno del 1946. Ricostruita a cura del Genio Civile di Chieti nel post guerra l’edificio ha subito diversi cambiamenti:l’altare marmoreo è stato sostituito da uno in pietra bianca, sulla facciata un grande medaglione in bronzo ricorda i concittadini emigranti morti all’estero. 2021 - 2025 (risanamento e manutenzione straordinarianto interni) Rimozione degli intonaci ammalorati lungo le pareti laterali della chiesa e dei locali retrostanti, con la deumidificazione delle zone; preparazione delle superfici, ripristino con intonaco civile e preparazione del fondo con isolante acrilico; tinteggiatura delle pareti ripristinate e delle restanti aree; ripristini e sistemazione opere edili interne per dare l’opera finita a regola d’arte. 2021 - 2025 (risanamento e manutenzione straordinarianto esterni) Installazione degli apprestamenti di sicurezza quali recinzioni, ponteggi, rimozione completa del manto di copertura con verifica dei coppi rimossi, verifica della struttura sottostante e del massetto di rifinitura della copertura; fornitura e posa in opera di guaina impermeabilizzante con successivo riposizionamento dei coppi originali solo ove necessario integrati con nuovi; smontaggio e rimontaggio di tutti i canali di gronda e discendenti in rame di adeguate dimensioni per il corretto smaltimento delle acque piovane; verifica e sistemazione puntuale della struttura del campanile a vela; spicconatura degli intonaci ammalorati su tutte le facciate, con successiva sarcitura delle lesioni puntuali; rifacimento completo di intonaci, tinteggiatura con idropittura a tre mani, sistemazione della facciata principale e delle modanature con la ricostruzione delle parti mancanti. |
| Descrizione |
La facciata è a salienti, suddivisa in tre parti da quattro lesene, a metà altezza è presente una cornice marcapiano, al di sopra della quale è collocato il rosone. Il portale è sovrastato da un timpano circolare e con campanile del tipo a vela.
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| Adeguamento liturgico |
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