chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Ari Lanciano - Ortona chiesa sussidiaria MADONNA DELLE GRAZIE Parrocchia del Santissimo Salvatore Interni chiesa; Prospetti altare - aggiunta arredo (anni 70) 1671 - 1671(Costruzione intero bene); 1739 - 1749(Rinnovamento Intero bene); 1962 - 1962(Restauro Intero bene); 1970 - 1970(Realizzazione Altare); 1999 - 1999(Restauro Intero bene); 2002 - 2002(Restauro Intero bene); 2017 - 2018(Restauro Intero Bene)
Chiesa della Madonna delle Grazie
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Madonna delle Grazie <Ari>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche
1671 (Costruzione intero bene)
La prima menzione della chiesa Beata Vergine delle Grazie viene fatta nel resoconto della visita pastorale del Vescovo di Lanciano eseguita nel 1671
1739 - 1749 (Rinnovamento Intero bene)
A partire dai resoconti dei procuratori laici della Madonna delle Grazie, (conservati presso l'Archivio di Stato di Chieti), si hanno precise notizie circa un totale rinnovo della chiesa negli anni 1739/1749; il documento parla di "nuova chiesa" e della costruzione del pronao e della sagrestia. negli stessi anni sono state realizzate le decorazioni in stucco e la pittura dei medaglioni della volta.
1962 (Restauro Intero bene)
Con contributi statali sono stati fatti i seguenti lavori: rifacimento tetto, parte degli intonaci e tinteggiatura sia interna che esterna.
1970 (Realizzazione Altare)
L'altare è stato posto secondo le indicazioni della riforma liturgica i modo da orientare la funzione religiosa verso i fedeli. Si presenta come una mensa rettangolare in pietra bianca con due grossi sostegni quadrangolari in marmo lucido con venature rosa.
1999 (Restauro Intero bene)
A spese della collettività sono stati realizzati: rifacimento di tutta la copertura della chiesa, il restauro del pronao e la tinteggiatura dell'esterno.
2002 (Restauro Intero bene)
Consolidamento della volta, deumidificazione delle pareti della chiesa, rifacimento parziale della sala sopra la sagrestia, e consolidamento della parete absidale. Intervento finanziato e diretto dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali. Nello stesso periodo, con il contributo della parrocchia, sono state eseguite l'elettrificazione della campana e la tinteggiatura delle pareti esterne della sagrestia.
2017 - 2018 (Restauro Intero Bene)
Gli interventi realizzati sono: sostituzione dell'intonaco ammalorato dell'aula e della sagrestia con intonaco traspirante, ricostruzione delle modanature delle basi delle paraste e delle cornici; demolizione e ricostruzione della pavimentazione dell'aula e della sagrestia, previo idoneo isolamento dal terreno mediante camera d'aria costituita da igloo; revisione e messa a norma dell'impianto elettrico; tinteggiature delle pareti concordate con la Soprintendenza; isolamento perimetrale dell'intero edificio dal terreno circostante mediante vespaio e tubo drenante; pavimentazione dell'area esterna di pertinenza della chiesa ; rifacimento delle basi delle colonne del portico; restauro delle cornici del timpano della facciata; lavaggio e scrostatura della vecchia tinteggiatura, revisione dell'intonaco e tinteggiatura delle pareti con pittura silossanica concordata con la Soprintendenza.
Descrizione
La chiesa della Madonna delle Grazie si distingue per il volume semplice e compatto, valorizzato dal pronao che fa dell'intera facciata l'elemento di maggior valore architettonico. E' ad una sola navata ritmata da lesene sulle quali corre la bella cornice perimetrale a definizione di una quota oltre la quale s'imposta la volta policentrica. Quest'ultima appare ben riuscita e ben consona ad accogliere le decorazioni mistilinee dei vari campi della volta, risalenti all'inizio del XVIII; con una minima ma sapiente scelta progettuale, si riesce a fare, di un modesto volume edilizio, un ben misurato spazio architettonico d'ispirazione barocca. in fondo all'aula, il presbiterio è appena rialzato ed ospita l'altare con la statua lignea della Madonna delle Grazie risalente al XIV secolo.
Interni chiesa
L'aula voltata a botte ribassata è dominata dall'apparato dell'altare di gusto tardo barocco, contenente la nicchia che accoglie la trecentesca statua lignea della venerata Madonna delle Grazie, elaborato con volute e decorazioni generose ma eleganti, sovrastato da un ovale con cornice in foglie di gesso, contenente un disegno allegorico di semplice fattura. Ancora più sopra, al centro della lunetta vi è un riquadro contenente un affresco e tutt'intorno decorazioni floreali in forme di gesso di grande efficacia scenica, tipicamente barocca; la parte inferiore dell'altare, a sostegno della mensa, si produce in due volute voluminose che si protendono convessamente verso l'aula. Il pavimento del presbiterio è rialzato di due gradini. L'aula è misurata dalle paraste ed è coronata da un'importante cornice marcapiano che corre a circa 5 mt da terra. La cornice ha sporgenza sovrabbondante e con ulteriori scatti all'interno dell'aula funge anche da capitello delle paraste; essa delimita nettamente l'ambito dell'aula dalla volta, che imposta poco più su dopo una seconda e ben più leggera cornice. Nell'ultima arcata, sopra l'altare, la volta è decorata con cassettoni in gesso con alla chiave una decorazione circolare, come a definire l'ambito dell'originario presbiterio.
Prospetti
La facciata è dominata da un grande portico tripartito di gusto neoclassico con forzature eclettiche, con un ordine gigante di paraste sovrapposte a sostegno di una importante trabeazione con sovrastante cornice composta da elementi classici. Sopra il portico, nella parte alta, il timpano è risolto con una cornice dal profilo di una serliana chiusa da due lesene angolari sormontate da pinnacoli e raccordata da un profilo curvilineo che si chiude con una elegante voluta al di sotto dei due pinnacoli. Alla chiave dell'arco ve è un basso piedistallo su cui poggia una sfera in pietra che funge da base per la croce metallica. Sotto la cornice modanata a tutto sesto vi è l'iscrizione celebrativa della chiesa all'interno di un sontuoso cartiglio: Mater Divinae Gratiae. Posteriormente, in corrispondenza della muratura d'ambito della parte absidale, è ricavato il campanile a vela.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (anni 70)
L'altare è stato posto secondo le indicazioni della riforma liturgica i modo da orientare la funzione religiosa verso i fedeli. Si presenta come una mensa rettangolare in pietra bianca con due grossi sostegni quadrangolari in marmo lucido con venature rosa.