chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Miega Veronella Verona chiesa parrocchiale S. Antonio Abate Parrocchia di Sant'Antonio Abate Pianta; Facciata; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975); altare - aggiunta arredo (1965-1975); ambone - aggiunta arredo (1965-1975); fonte battesimale - aggiunta arredo (1970-1980) 1382 ante - 1382(origini carattere generale); 1526 ante - 1526(erezione in Parrocchia carattere generale); 1533 - 1535(ampliamento intero bene); 1888 - 1888(passaggio di proprietà carattere generale); 1904 - 1906(ampliamento e rinnovamento intero bene); 1950 - 1950(erezione campanile); 1998 - 2005(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio Abate <Miega, Veronella>
Altre denominazioni
S. Antonio Abate
Ambito culturale (ruolo)
architettura tardo-gotica (ampliamento)
architettura contemporanea (ampliamento e rinnovamento)
architettura contemporanea (campanile, erezione)
architettura contemporanea (restauro)
Notizie Storiche
1382 ante - 1382 (origini carattere generale)
La prima notizia inerente la chiesa di S. Antonio Abate proviene da un atto notarile del 1382, anno in cui Antonio della Scala, Signore di Verona, donò a Cortesia di Bonifacio di Serego, suo Capitano, un vasto feudo comprendente anche il borgo di Miega (“terra arratoria in dicta villa, de una parte versus mane Suprasonis, et petia terrae in parte, et in parte coemeterium Ecclesiae dictae terrae”).
1526 ante - 1526 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Nel 1526, anno della visita dei delegati del vescovo di Verona Gian Matteo Giberti (1524-1543), Miega è definita chiesa parrocchiale.
1533 - 1535 (ampliamento intero bene)
Tra il 1533 ed il 1535 si registrano lavori di rinnovamento, tra i quali si annovera la costruzione della sagrestia.
1888 (passaggio di proprietà carattere generale)
Nel 1888 proprietà e juspatronato passarono dai conti Serego-Alighieri al barone Giovanni Rossi di Schio.
1904 - 1906 (ampliamento e rinnovamento intero bene)
Tra il 1904 ed il 1906, grazie al contributo economico del barone Rossi, l’edificio fu rinnovato e ampliato con l’aggiunta di un locale ad ovest dell’aula ed il conseguente rifacimento della facciata nelle forme attuali.
1950 (erezione campanile)
Nel 1950 fu innalzata la torre campanaria (in sostituzione di una preesistente con copertura a guglia in laterizio, risalente alla fine del XVI sec. o ai primi anni del XVII sec.).
1998 - 2005 (restauro intero bene)
Tra il 1998 ed il 2005 si registrano alcuni interventi quali la manutenzione della copertura (1998) ed il restauro interno ed esterno dell'edificio (2005).
Descrizione
La prima notizia inerente la chiesa di S. Antonio Abate proviene da un documento notarile del 1382, anno in cui Antonio della Scala, Signore di Verona, donava a Cortesia di Bonifacio di Serego, suo Capitano, un vasto feudo comprendente anche il borgo di Miega. Nel 1526 è Parrocchia. Tra il 1904 ed il 1906, grazie al contributo economico del barone Rossi, l’edificio fu rinnovato ed ampliato con l’aggiunta di un locale ad ovest dell’aula ed il conseguente rifacimento della facciata nelle forme attuali.
L’edificio si presenta con facciata a salienti. Orientamento a levante. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio rialzato di due gradini concluso con abside a sviluppo interno semiellittico; lungo i fianchi della navata due semi-cappelle laterali accolgono l’altare di S. Antonio Abate, sul lato sinistro, e l’altare della Madonna Pellegrina, sul lato opposto. Le pareti interne, intonacate e tinteggiate, sono caratterizzate nel settore centrale dei fianchi longitudinali della navata, da una partitura architettonica definita da due lesene d’ordine composito con sovrapposto tratto di trabeazione, che inquadrano l’archeggiatura modanata che accoglie l’altare minore; al centro della parete absidale è posta la pala raffigurante “Gesù Cristo tra S. Benedetto e S. Antonio Abate” (G. Resi, 1967). L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a due falde con capriate lignee e travature a vista; il vano dell’abside è sovrastato da una controsoffittatura piana in canniccio intonacato; manto di copertura in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in piastrelle di cemento bianche e nere; il presbiterio è pavimentato con lastre di marmo rosso Verona.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, e presbiterio rialzato di due gradini concluso con abside emergente a sviluppo interno semiellittico (lineare verso l’esterno) e di ampiezza ridotta. Lungo i fianchi della navata, in posizione prossima al presbiterio, si aprono due semi-cappelle laterali di ridotta profondità, una su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede l’altare di S. Antonio Abate, sul lato settentrionale (sinistro), e l’altare della Madonna Pellegrina, sul lato opposto. Sul fianco meridionale del presbiterio si collocano la sacrestia e la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola interna, si apre al centro della parete di facciata. Lungo il fianco destro della navata insiste l’oratorio, con fronte principale allineato alla facciata della chiesa, attualmente adibito a cappella feriale.
Facciata
Facciata a salienti. Orientamento a levante. Al centro si apre il portale d’ingresso a tutto sesto. Ai suoi lati e sopra di esso due monofore allungate ed un rosone illuminano l’interno dell’edificio. Oltre il rosone è murata un'epigrafe a ricordo dei lavori di ampliamento e rinnovamento eseguiti tra il 1904 ed il 1906.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di mattoni pieni in laterizio a tessitura regolare legati con malta di calce. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a due falde con capriate lignee, travature ed assito a vista. Il vano dell’abside è sovrastato da una controsoffittatura piana in canniccio intonacato.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante composta, in corrispondenza della navata, da quattro capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; orditura secondaria costituita da arcarecci e travetti con sovrapposto assito; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in piastrelle di cemento bianche e nere, posate a corsi diagonali e a colori alterni. Il piano del presbiterio, rialzato con due gradini in pietra bianca, è pavimentato con lastre di marmo rosso Verona.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate, presenta le pareti interne intonacate e tinteggiate, caratterizzate nel settore centrale dei fianchi longitudinali della navata, da una partitura architettonica definita da due lesene d’ordine composito con sovrapposto tratto di trabeazione, che inquadrano un’archeggiatura modanata che accoglie l’altare minore; il presbiterio è introdotto da un ampio arco trionfale e sesto ribassato; al centro della parete absidale è posta la pala raffigurante “Gesù Cristo tra S. Benedetto e S. Antonio Abate" (G. Resi, 1967).
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, sono coronati da una cornice in laterizio modanata a dentelli impostata su una teoria di mensoline; il fronte settentrionale è caratterizzato dalle emergenze dei volumi edilizi che accolgono la cappella laterale ed i vani di servizio, e dalle strette finestrature che illuminano lo spazio interno; sullo stesso lato si conserva un portale in pietra modanata di un ingresso laterale, ora tamponato; sul lato opposto insiste l’oratorio.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto slanciato, edificato in mattoni di laterizio a vista. Cella campanaria a bifore. Copertura piramidale in laterizio poggiante su un tamburo a pianta ottagonale.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un altare mobile in legno rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
Altare mobile in legno intagliato rivolto verso l’assemblea.
ambone - aggiunta arredo (1965-1975)
Leggio mobile in ferro battuto collocato sul piano del presbiterio in posizione avanzata verso l’aula, a lato dell’altare.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1970-1980)
Il fonte battesimale in pietra bianca scolpita è stato collocato sul piano del presbiterio in posizione avanzata verso l’aula, a lato dell’altare.