chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Fagnano Trevenzuolo Verona chiesa parrocchiale S. Nome di Maria Vergine Parrocchia di Santo Nome di Maria Vergine Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile presbiterio - intervento strutturale (1972); altare - aggiunta arredo (1972); sede - aggiunta arredo (1972); ambone - aggiunta arredo (1972); fonte battesimale - aggiunta arredo (1972) 1084 - XIV sec. (costruzione intero bene); 1432 - 1432(erezione in Parrocchia carattere generale); XVII sec. - XVII sec. (costruzione intero bene ); 1973 - 1973(restauro intero bene)
Chiesa del Santo Nome di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa del Santo Nome di Maria Vergine <Fagnano, Trevenzuolo>
Altre denominazioni
S. Nome di Maria Vergine
Ambito culturale (ruolo)
romanico veronese (origini e costruzione )
architettura tardo-rinascimentale (costruzione )
architettura contemporanea (restauro)
Notizie Storiche
1084 - XIV sec. (costruzione intero bene)
Da un diploma emanato da Enrico IV si evince che il territorio di Fagnano venne concesso nel 1084 ai canonici della Cattedrale di Verona. Essi tra l'XI ed il XII sec. edificarono una chiesa in stile romanico, dedicandola alla Vergine. Di tale edificio originario oggi rimane solo un affresco datato al XV sec. (raffigurante la “Vergine in trono con il bambino e un uccellino posato sull’avambraccio”, conosciuta come “Madonna dell’Uccellino”), conservato in un piccolo ambiente ricavato nella parete meridionale della navata.
1432 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Come si evince dall’iscrizione incisa sul fonte battesimale in marmo rosso Verona, la chiesa di S. Maria in Fagnano venne eretta in parrocchia nel 1432. Il testo recita: “PRESBITER MARCUS QUONDAM DOMINI REGINALDI DUCIS SIRIE RECTOR HUIUS ECCLESIE SANCTE MARIE DE FAGNANO IMPETRAVIT SACRUM BAPTISTERIUM DE 1432”.
XVII sec. - XVII sec. (costruzione intero bene )
Nel corso del Seicento la chiesa di S. Maria in Fagnano venne riedificata nelle forme attuali. Risultò un edificio ad aula unica con due cappelle laterali.
1973 (restauro intero bene)
Nel 1973 la chiesa di Fagnano venne integralmente restaurata. I lavori vennero solennemente inaugurati dal vescovo Giuseppe Carraro (1958-1978).
Descrizione
La chiesa di Fagnano, dedicata alla Vergine, venne edificata tra l'XI ed il XII sec. su territorio di proprietà dei canonici della Cattedrale di Verona. Di tale antico edificio, smantellato per edificarne uno ex novo, rimane oggi solo parte della torre campanaria ed un affresco del XV sec. raffigurante la “Vergine in trono con Bambino”. L’erezione in Parrocchia risale al 1432.
L’edificio si presenta con facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento ad ovest. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio a pianta rettangolare rialzato di due gradini; lungo i fianchi dell’aula due semi-cappelle laterali ospitano l’altare del SS. Redentore, sul fianco settentrionale, e l’altare della Madonna sul lato opposto; sul lato meridionale del presbiterio si apre un'aula minore. I prospetti interni sono scanditi da lesene ioniche su cui si imposta l’alta trabeazione modanata che raccorda l’intera composizione; le cappelle laterali, come pure l’aula minore, sono introdotte da archeggiature a tutto sesto inquadrate dall’ordine. L’aula è coperta da una volta a botte con unghie laterali; al centro una cornice quadrilobata inquadra un dipinto raffigurante la “Madonna in Gloria” (opera del 1935 del pittore Bolla); il vano del presbiterio è sovrastato da una volta a botte decorata con finte costolonature, cornici ed immagini simboliche. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta rettangolare e fondale piatto, rialzato di due gradini e di larghezza di poco ridotta rispetto la navata. Lungo i fianchi longitudinali dell’aula si aprono due semi-cappelle emergenti, una per lato e tra loro prospicienti, che ospitano l’altare del SS. Redentore, sul fianco settentrionale, e l’altare della Madonna sul lato opposto; quest’ultimo ambiente è preceduto da un piccolo vano un tempo adibito a battistero. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale del presbiterio; sullo stesso lato si collocano la sacrestia ed alcuni ambienti di servizio; sul lato opposto il presbiterio si apre verso un’aula minore a pianta rettangolare. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata; è presente un ingresso laterale sul fianco meridionale dell’aula, in prossimità del presbiterio.
Facciata
Facciata a capanna rivolta ad occidente. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, sovrastato da un timpano e incorniciato da quattro lesene di ordine ionico, sulle quali poggia la trabeazione. L’architrave reca la seguente iscrizione: “D.O.M. IN HONOREM B.V.M.”. La cornice del frontone presente una decorazione a denti di sega. Sui vertici laterali sono collocate due urne; su quello sommitale, infissa in un supporto litico, campeggia una croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in muratura costituita da mattoni pieni di laterizio a tessitura regolare e legati con malta di calce. I paramenti esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da una controsoffittatura voltata a botte, con unghie laterali, intonacata e decorata con cornici che ne sottolineano la geometria; al centro una cornice quadrilobata inquadra un dipinto raffigurante la “Madonna in Gloria” (opera del 1935 del pittore Bolla); la struttura voltata è realizzata in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti. Il vano del presbiterio è chiuso da una volta a botte con unghie laterali, anch’essa intonacata e decorata con finte costolonature, cornici ed immagini simboliche.
Coperture
La struttura portante delle copertura a due falde è costituita da un sistema di capriate lignee (o semplici travature in corrispondenza del presbiterio), a cui si sovrappone l’orditura secondaria composta da arcarecci e travetti, con manto sottocoppo in tavelle di laterizio o tavolame; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata e del presbiterio è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone della Lessinia, posate a corsi obliqui; in marmo rosso Verona sono anche i due gradini del presbiterio. Il locale della sacrestia e l’aula minore a lato del presbiterio presentano una pavimentazione in pianelle di cotto.
Prospetti interni
L’interno della chiesa presenta un impianto spaziale a marcato sviluppo longitudinale, in cui la visione prospettica verso il presbiterio è accentuata dal ritmo dell’ordine architettonico che modula i prospetti interni, scanditi da lesene ioniche su cui si imposta l’alta trabeazione modanata che raccorda l’intera composizione; le cappelle laterali, come pure l’aula minore, sono introdotte da archeggiature a tutto sesto inquadrate dall’ordine. Le pareti sono intonacate e tinteggiate, e presentano una zoccolatura inferiore in lastre di pietra bianca; pitture a tempera a motivi vegetali decorano i fusti delle lesene.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, presentano una geometria lineare e sono movimentati lungo i fianchi longitudinali dalle emergenze dei volumi degli ambienti annessi (cappelle, ingresso laterale, aula minore, sacrestia); nella porzione sommitale si aprono le finestrature semicircolari che illuminano l’interno; una cornice sottogronda modanata a gola semplice conclude gli alzati.
Campanile
Torre campanaria adiacente al fianco settentrionale della chiesa, edificata interamente in mattoni a vista. Pianta a base quadrata; fusto privo di elementi architettonici di rilievo. Cella campanaria ad edicola. Copertura a cuspide in laterizio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1972)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustrate in marmo, il rifacimento completo della pavimentazione, l’arretramento dell’antico altare maggiore rialzato su un basamento in pietra, e l’introduzione di un nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Sul piano del presbiterio trovano sede anche l’ambone ligneo e l’antico fonte battesimale in marmo rosso Verona scolpito, collocati in posizione avanzata su due podi laterali.
altare - aggiunta arredo (1972)
Nuovo altare rivolto verso l’assemblea con mensa sostenuta da due colonnine in marmi policromi recuperate dall’antica balaustrata.
sede - aggiunta arredo (1972)
Sedili mobili in legno intagliato posizionati ai piedi dell’altare maggiore, rialzati su una pedana lignea.
ambone - aggiunta arredo (1972)
Ambone in legno intagliato collocato in posizione avanzata sul podio che fiancheggia a sinistra i gradini del presbiterio.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1972)
Antico fonte battesimale in marmo rosso Verona scolpito, collocato in posizione avanzata sul podio che fiancheggia a destra i gradini del presbiterio; in precedenza il fonte era alloggiato nel piccolo battistero ricavato nella cappellina sul fianco meridionale dell’aula.