1460 ante - 1460 (origini e costruzione intero bene)
La prima notizia inerente la chiesa dei SS. Ermagora e Fortunato a Centro risale al 1460, anno della visita pastorale del vescovo Matteo Conata, titolare di Tripoli. La chiesa "Sanctorum Ermacore et Fortunati de Centro" al momento della visita del vescovo non è ancora chiesa parrocchiale bensì semplice cappella soggetta alla pieve di Tregnago ("capella plebis Treniaci").
1527 - 1532 (visite pastorali del vescovo G. M. Giberti carattere generale)
Al momento della prima visita del vescovo Giberti, a Centro nel 1527, la chiesa viene da lui chiamata "parrocchialem ecclesiam Sancti Fortunati de Centro, qui esta capella plebis Treniaci", il che dimostra che venne eretta in Parrocchia prima di quell'anno. Dalla visita successiva (1529) si apprende che la chiesa necessitava di essere riparata in un muro perimetrale che minacciava rovina e nella "pinea" del campanile, anch'essa in precarie condizioni. Il Giberti ritiene poi che le dimensioni dell'edificio siano ormai insufficienti a contenere la popolazione del paese. Tra gli "ordinata" viene imposta la chiusura con cancellata del cimitero.
1657 (visita pastorale del vescovo Sebastiano Pisani I carattere generale)
Dal verbale della visita pastorale del vescovo Sebastiano Pisani I (1653-1668), a Centro il 16 aprile 1657, si evince che oltre all'altare maggiore vi erano altri due altari, uno dedicato alla Vergine (amministrato e curato dall'omonima compagnia, ricordata già ai tempi della visita del vescovo Giberti) ed uno dedicato al Santissimo Rosario. Il vescovo annota anche le pessime condizioni statiche della casa canonica, ed inoltra richiesta alla pieve di Tregnago affinchè contribuisca alle spese di restauro della stessa.
1767 - 1818 (costruzione coro)
Nel 1767, come si evince da un'epigrafe murata in loco, venne costruito ex novo o rinnovato il coro della chiesa. Ciò viene confermato anche dalla visita pastorale del vescovo Innocenzo Liruti (1807-1827), a Centro nel 1818, il quale, descrivendo la chiesa dice: "Chiesa di Centro, coro nuovo, il resto vecchio ed incolto".
2006 (manutenzione straordinaria copertura chiesa e campanile)
Del 2006 è l'intervento di manutenzione straordinaria della copertura della chiesa e del campanile. Progetto a cura dell'arch. Attilio Comerlati.
Descrizione
Le prime notizie inerenti la chiesa dei SS. Ermagora e Fortunato in Centro di Tregnago risalgono al 1460, anno della visita pastorale di Matteo Conata, titolare di Tripoli. La dedicazione ai due santi martiri aquileiesi farebbe pensare ad una fondazione più antica e ad un legame con il cenobio cittadino di S. Maria in Organo, possedimento del Patriarcato di Aquileia e ad esso strettamente legato. E' chiesa parrocchiale nel 1527. L'edificio attuale è frutto di uno o più ampliamenti.
Esternamente si presenta con facciata a capanna molto semplice, caratterizzata dal portale rettangolare sovrastato da una finestra semicircolare. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di due gradini; lungo i fianchi laterali dell’aula quattro cappelline laterali accolgono gli altari della Madonna di Lourdes e della Vergine, a sinistra, gli altari di S. Giovanni Bosco e S. Antonio sul lato opposto. I prospetti interni sono scanditi da semplici lesene che sottolineano l’articolazione volumetrica; su di esse si imposta un’alta trabeazione modanata. La navata è coperta da una sequenza di volte a botte con unghie laterali, separate da costolonature trasversali; il presbiterio è coperto da un’ampia volta a crociera. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in piastrelle rettangolari di marmo rosso Verona; il piano del presbiterio è pavimentato a fasce oblique alternate in pietra bianca locale e nembro rosato.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; il presbiterio, a pianta quadrangolare e di larghezza di poco ridotta rispetto la navata, è rialzato di due gradini e si apre sul fianco settentrionale su di un corridoio che consente di accedere all’ambiente a piano terra dell’adiacente torre campanaria, nonché ad una piccola aula minore; sul lato opposto del presbiterio si apre l’ingresso alla sacrestia. Lungo i fianchi laterali dell’aula si aprono quattro cappelline laterali, due per lato, che ospitano altrettanti altari minori: gli altari della Madonna di Lourdes e della Vergine, a sinistra, gli altari di S. Giovanni Bosco e S. Antonio sul lato opposto. In prossimità dell’ingresso, su entrambi i lati, due cappelline con struttura emergente accolgono i confessionali. L’ingresso principale, con bussola lignea interna a cui si sovrappone la cantoria, si apre al centro della parete di facciata ed è preceduto all’esterno da un’alta scalinata; lungo il fianco meridionale dell’aula si apre l’ingresso laterale. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale del presbiterio. La chiesa si prolunga ad est, oltre il presbiterio, con alcuni ambienti di servizio, i quali sono posti in comunicazione con l’adiacente antica casa canonica che completa verso sud il complesso parrocchiale.
Facciata
Facciata a capanna rivolta ad occidente. Una scalinata a unidici gradini conduce al portale rettangolare in pietra rosa della Lessinia. Sopra di esso un oculo murato, a sua volta sovrastato da una finestra semicircolare. Al di sotto del vertice della facciata è aperta una minuscola finestrella romboidale. Sul vertice sommitale campeggia, infissa in un supporto litico, una piccola croce in ferro.
Strutture di elevazione
L’edificio si eleva verso la facciata su di un alto basamento la cui altezza si riduce progressivamente verso est in relazione alla pendenza del terreno. Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita da conci di pietra calcarea locale legati con malta di calce; in corrispondenza delle angolate sono utilizzati blocchi di pietra squadrati e di maggiori dimensioni. Sono presenti tiranti metallici trasversali di collegamento delle strutture murarie longitudinali dell’aula. I paramenti esterni ed interni si presentano intonacati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta da una sequenza di cinque volte a botte con unghie laterali, separate da costolonature trasversali a stucco sottolineate da un differente cromatismo; anche le cappelle laterali presentano semplici volte a botte con unghie laterali, che si raccordano alle vele della navata centrale con sottili costolonature. La struttura voltata è costituita da una controsoffittatura in canniccio intonacato, collegata ad un sistema di centinature lignee portanti. Il presbiterio è coperto da un’ampia volta a crociera, con presunta struttura in muratura.
Coperture
La struttura portante della copertura a due falde sovrapposta all’aula è costituita da un sistema di capriate lignee con la catena collegata ai puntoni laterali oltre la linea di imposta. L’orditura secondaria è realizzata con arcarecci e travetti lignei, cui si sovrappone il manto sottocoppo in tavelle di laterizio; manto di copertura in coppi di laterizio; la linea di gronda è realizzata in lastre di pietra locale. Il corpo di fabbrica ospitante la sacrestia presenta un manto di copertura in lastre di pietra calcarea della Lessinia.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in piastrelle rettangolari di marmo rosso Verona. Il piano del presbiterio è pavimentato a fasce oblique alternate in pietra bianca locale e nembro rosato. I piani rialzati delle cappelle laterali sono pavimentati in marmo rosso e bianco.
Prospetti interni
L’ambiente interno è caratterizzato da una sobria ed omogenea composizione architettonica e decorativa, con un impianto spaziale dell’aula articolato e interessato dalle dilatazioni trasversali dei volumi che ospitano le cappelle laterali. In particolare i prospetti interni sono scanditi da semplici lesene che sottolineano l’articolazione volumetrica; su di esse si imposta un’alta trabeazione modanata che raccorda l’intero perimetro interno. Il presbiterio, introdotto da un arco trionfale a tutto sesto modanato, riceve un’abbondante illuminazione naturale dalle finestrature che si aprono sul fianco meridionale, mentre il fianco settentrionale è interamente aperto verso l’auletta minore con un’ampia apertura scandita da una colonnina centrale in marmo rosso Verona.
Prospetti esterni
I prospetti laterali della chiesa, intonacati e tinteggiati, sono caratterizzati dall’articolazione dei volumi emergenti corrispondenti agli ambienti annessi alla navata (cappelle laterali, sacrestia); al centro del prospetto meridionale si apre l’ingresso laterale con semplici contorni in nembro rosato, a cui si sovrappone una finestratura semicircolare. Il fianco meridionale del presbiterio è interessato, nel settore inferiore, da un’ampia finestra rettangolare e, nella porzione superiore, da un’apertura centrale ad arco ribassato fiancheggiata da due finestrelle rettangolari; le aperture presentano profili in pietra calcarea locale. La linea di gronda è percorsa da lastre di pietra locale aggettanti.
Campanile
Torre campanaria adiacente al lato occidentale della chiesa. Pianta quadrata, fusto scandito in due registri da un'esile cornice marcapiano in pietra bianca della Lessinia. Nel registro superiore del lato meridionale, in una specchiatura color arancio, è inserito un orologio di forma circolare. Cella campanaria ad edicola, con un'apertura a tutto sesto su ciascun lato. Copertura a cipolla in rame poggiante su un piccolo tiburio ottagonale in pietra locale. Sul vertice sommitale è incastonata una croce in ferro.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle antiche balaustre in marmo, in parte riutilizzate per realizzare il nuovo altare rivolto verso l’aula. Si conserva l'altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1970-1975)
Nuovo altare rivolto verso l’aula, costituito da una mensa in pietra sostenuta da due colonnine in marmo provenienti dalle originarie balaustre.
sede - aggiunta arredo (1970-1975)
Sedili mobili con intelaiatura lignea collocati lungo il fianco settentrionale del presbiterio.
ambone - aggiunta arredo (1970-1975)
Leggio mobile in ferro collocato in posizione avanzata verso l'aula, a lato dell'altare.