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restauro
adeguamento liturgico
Castelcerino
Soave
Verona
chiesa
parrocchiale
S. Maria Maddalena
Parrocchia di Santa Maria Maddalena
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1970); ambone - intervento strutturale (2012)
1219 ante - 1219(origini e costruzione intero bene); 1263 - XV sec.(soggezione al monastero di S. Lorenzo carattere generale); 1460 ante - 1460(erezione in Parrocchia carattere generale); XVI sec. - XVI sec.(costruzione intero bene); XIX sec. - XIX sec.(costruzione intero bene); 1836 - 1838(erezione campanile); 2008 - 2008(restauro copertura); 2009 - 2009(restauro soffitto)
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Maddalena <Castelcerino, Soave>
Altre denominazioni S. Maria Maddalena
Autore (ruolo)
Marini, Giovanni (copertura, restauro )
Tezza, Claudio (soffitto, restauro)
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione )
architettura rinascimentale (costruzione )
architettura neoclassica (costruzione )
architettura neoclassica (campanile, erezione )
architettura contemporanea (copertura, restauro )
architettura contemporanea (soffitto, restauro)
Notizie Storiche

1219 ante - 1219 (origini e costruzione intero bene)

L’esistenza di una chiesa dedicata a S. Maria Maddalena a Castelcerino è attestata dal 1219. Essa serviva due conventi, uno di monache, l’altro di canonici dell’ordine di S. Marco di Mantova.

1263 - XV sec. (soggezione al monastero di S. Lorenzo carattere generale)

A partire dal 1263 fino all’erezione in Parrocchia, avvenuta verso la metà del XV sec., la chiesa di S. Maria Maddalena venne affiliata al monastero cittadino di S. Leonardo.

1460 ante - 1460 (erezione in Parrocchia carattere generale)

Al momento della visita pastorale del vescovo Ermolao Barbaro, a Castelcerino nel 1460, la chiesa di S. Maria Maddalena era già dotata di fonte battesimale.

XVI sec.  (costruzione intero bene)

L’originaria chiesa di S. Maria Maddalena, forse perché troppo piccola ed in cattivo stato, nel corso del XVI sec. venne sostituita da un nuovo tempio edificato in un luogo diverso da quello antico, che venne dedicato ai SS. Nicolò ed Alberto.

XIX sec.  (costruzione intero bene)

Nel corso del XIX sec. l’edificio venne riedificato nelle forme attuali e nuovamente dedicato a S. Maria Maddalena.

1836 - 1838 (erezione campanile)

La torre campanaria venne eretta tra il 1836 ed il 1838.

2008  (restauro copertura)

Risale al 2008 l’intervento di restauro della copertura finalizzato al restauro del soffitto sottostante. Progetto a cura dell’ing. Giovanni Marini.

2009  (restauro soffitto)

Risale al 2009 il progetto di restauro del soffitto e della decorazione ad affresco raffigurante S. Alberto Magno in gloria. Progetto a cura dell’arch. Claudio Tezza.
Descrizione

L’esistenza di una chiesa dedicata a S. Maria Maddalena a Castelcerino è attestata fin dal 1219. Essa serviva due conventi, uno di monache, l’altro di canonici dell’ordine di S. Marco di Mantova. A partire dal 1263 fino alla metà del XV sec., la chiesa di S. Maria Maddalena venne affiliata al monastero cittadino di S. Leonardo. L’erezione in Parrocchia avvenne prima del 1460. Nel corso del XVI sec. la chiesa, divenuta inadatta alle esigenze della comunità, venne ricostruita in un luogo diverso e dedicata ai SS. Nicolò e Alberto. Risale al XIX sec. l’edificazione nelle forme attuali e la dedicazione a S. Maria Maddalena, come in origine. L’edificio si presenta con facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento a sud-ovest. Torre campanaria posta a lato del fianco orientale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con due altari laterali, presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini, concluso con abside semicircolare. Le pareti, intonacate e tinteggiate, sono movimentate dalle archeggiature modanate che inquadrano gli altari laterali; il settore inferiore è rivestito con lastre di marmo grigio; sul lato settentrionale della navata si conserva un affresco del XIV sec. L’aula è coperta da una controsoffittatura piana in canniccio, decorata con un dipinto raffigurante “S. Alberto in Gloria”; il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera nella cui vele sono dipinti gli Evangelisti. La pavimentazione della navata è realizzata in piastrelle di cemento decorate; il piano del presbiterio è rivestito con lastre di marmo grigio venato. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, presbiterio quadrangolare, rialzato di due gradini e di ampiezza ridotta, concluso con abside semicircolare (lineare nel profilo esterno). Lungo i fianchi longitudinali dell’aula sono collocati due altari minori, uno per lato e fra loro prospicienti, inseriti all’interno di vani di ridotta profondità: l’altare di S. Antonio, sul lato settentrionale, l’altare della Madonna Pellegrina, sul lato opposto. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata; sono presenti due entrare laterali lungo i fianchi dell’aula. Due corpi edilizi minori si sviluppano lungo le pareti longitudinali della chiesa, arretrati rispetto la facciata principale; al piano inferiore del fabbricato meridionale si colloca la cappella feriale, a cui si affianca la torre campanaria.
Facciata
Facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento a sud-ovest. Due coppie di paraste di ordine ionico poggianti su altrettante zoccolature e reggenti la trabeazione, incorniciano il portale d’ingresso di forma rettangolare. Sopra il portale e tra parasta e parasta una finestra di forma quadrata e due monofore trilobate illuminano l’interno dell’edifico. Conclude verticalmente il prospetto il timpano con cornice lievemente aggettante. Sul vertice sommitale, infissa in un supporto litico, campeggia una croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composto da conci di pietra calcarea, tufo e mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce. Le strutture murarie longitudinali sono controventate dai corpi edilizi minori che vi si affiancano. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da una controsoffittatura piana in canniccio intonacato, interamente decorata con un dipinto raffigurante “S. Alberto in Gloria”, collegata ad una semplice orditura longitudinale di travetti, questi ultimi chiodati alle travature portanti della copertura. Il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera decorata con finte costolonature e con dipinti raffiguranti gli Evangelisti; nel catino absidale è dipinta l’immagine di "S. Maria Maddalena tra S. Nicola da Bari e S. Alberto Magno".
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da sette capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e saette di controventatura (di cui risultano mancanti le due capriate verso la facciata); orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in piastrelle quadrate di cemento decorate con un motivo geometrico policromo. Il piano rialzato del presbiterio è pavimentato in lastre di marmo grigio venato riquadrate con bordature in pietra calcarea bianco-rosata.
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa, dalle linee semplici ed essenziali, presenta un impianto spaziale a marcato sviluppo longitudinale, illuminato naturalmente dalle sole aperture presenti in facciata. Le pareti, intonacate e tinteggiate, sono movimentate lungo i fianchi dell’aula dalle archeggiature modanate che inquadrano gli altari laterali; il settore inferiore presenta un rivestimento in lastre di marmo grigio venato; sul lato settentrionale della navata si conserva un affresco del XIV sec. raffigurante "S. Bernardo da Chiaravalle e S. Giminiano"; dal punto di vista decorativo emergono le pitture che decorano la soffittatura dell’aula e le volte del presbiterio.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, semplicemente intonacati e tinteggiati, privi di modanature architettoniche o elementi decorativi (ad eccezione della facciata), sono interessati su entrambi i fianchi longitudinali dagli adiacenti volumi edilizi che ospitano locali e ambienti di servizio alla Parrocchia.
Campanile
Torre campanaria posta a lato del fianco orientale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare, fusto massiccio, interamente edificato in blocchi squadrati di pietra calcarea a vista. Cella campanaria ad edicola. Copertura a cupolina in pietra poggiante su un tamburo a pianta ottagonale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle antiche balaustrate in marmo, parzialmente reimpiegate nella realizzazione del nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
ambone - intervento strutturale (2012)
Nuovo ambone in marmo rosso Verona scolpito, collocato in posizione avanzata e rialzato su un basamento in pietra che sul lato settentrionale del presbiterio ne prolunga i primi due gradini verso l’aula.
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